I: Lettera del nuovo Sindaco di Lampedusa all'Italia e all'Europa



 

 

Da: Boninsegna Irene [mailto:boninsegnai at libero.it]
Inviato: venerdì 1 febbraio 2013 12.40
A: 'vita at vita.it'
Oggetto: I: Lettera del nuovo Sindaco di Lampedusa all'Italia e all'Europa

 

Ho letto questa lettera che mi è stata inoltrata da un’amica,

non so se questa notizia e questo appello possa essere di interesse per tutti, certo io sono indignata e sgomenta perché comprendo che qui si consuma un vero dramma: è  scandalo per la coscienza di chiunque ancora non se la sia narcotizzata. Non so nemmeno se la lettera stia girando per i giusti canali e neanche se sia autentica( mi hanno confermato oggi che lo è! e il sindaco Giusi Nicolini è stata ospite al TGR 3 settimana scorsa denunciando quanto ha scritto qui), è comunque VERA nei suoi contenuti. Come è possibile che l’Europa, l’Italia  e Lampedusa debbano assistere senza potere risolvere e spezzare le cause di questa tragedia pluriennale?

Grazie di quello che fate e di ciò che potrete fare ancora, per svegliare le coscienze intorpidite, fatela girare!

Boninsegna Irene

 

Da: Abiosi Giuliana [mailto:Giuliana.Abiosi at unipolassicurazioni.it]
Inviato: giovedì 31 gennaio 2013 16.46
A: Rossi Francesca; 'don.des at libero.it'; 'Daniela Guerini'; 'dora.4x4 at libero.it'; 'frenata at alice.it'; 'pierpaoloridolfi at alice.it'; 'maria chiesa'; 'Giancarla'; 'Pier Luigi Turrini'; 'boninsegnai at libero.it'; 'Giulia Rubicondo'
Oggetto: I: Lettera del nuovo Sindaco di Lampedusa all'Italia e all'Europa

 

 

 

 

Da:
Inviato: mercoledì 30 gennaio 2013 19.11
A:

Oggetto: Fw: Lettera del nuovo Sindaco di Lampedusa all'Italia e all'Europa

 

 

 

From:

Sent: Wednesday, January 23, 2013 3:13 PM

To:

Subject: Fw: Fw: Lettera del nuovo Sindaco di Lampedusa all'Italia e all'Europa

 

 


 (Una lettera del nuovo sindaco di Lampedusa. Se potete, fatela girare)

 

Sono il nuovo Sindaco delle isole di Lampedusa e di Linosa. Eletta a

maggio 2012, al 3 di novembre mi sono stati consegnati già 21 cadaveri di

persone annegate mentre tentavano di raggiungere Lampedusa e questa per me è

una cosa insopportabile. Per Lampedusa è un enorme fardello di dolore.

Abbiamo dovuto chiedere aiuto attraverso la Prefettura ai Sindaci della

provincia per poter dare una dignitosa sepoltura alle ultime 11 salme; il Comune non aveva più loculi disponibili. Ne faremo altri, ma rivolgo a tutti una domanda: quanto deve essere grande il cimitero della mia isola?

Non riesco a comprendere come una simile tragedia possa essere

considerata normale, come si possa rimuovere dalla vita quotidiana l'idea, per

esempio, che 11 persone, tra cui 8 giovanissime donne e due ragazzini

di 11 e 13 anni, possano morire tutti insieme, come sabato scorso, durante un viaggio

che avrebbe dovuto essere per loro l'inizio di una nuova vita. Ne sono

stati salvati 76 ma erano in 115, il numero dei morti è sempre di gran lunga

superiore al numero dei corpi che il mare restituisce.

Sono indignata dall'assuefazione che sembra avere contagiato tutti,

sono scandalizzata dal silenzio dell'Europa che ha appena ricevuto il Nobel

della Pace e che tace di fronte ad una strage che ha i numeri di una

vera e propria guerra. Sono sempre più convinta che la politica europea

sull'immigrazione consideri questo tributo di vite umane un modo per calmierare i flussi, se non un deterrente. Ma se per queste persone il viaggio sui barconi è

tuttora l'unica possibilità di sperare, io credo che la loro morte in mare

debba essere per l'Europa motivo di vergogna e disonore. In tutta questa

tristissima pagina di storia che stiamo tutti scrivendo, l'unico motivo di orgoglio

ce lo offrono quotidianamente gli uomini dello Stato italiano che salvano

vite umane a 140 miglia da Lampedusa, mentre chi era a sole 30 miglia dai naufraghi,

come è successo sabato scorso, ed avrebbe dovuto accorrere con le velocissime

motovedette che il nostro precedente governo ha regalato a Gheddafi, ha

invece ignorato la loro richiesta di aiuto. Quelle motovedette vengono

però efficacemente utilizzate pe r sequestrare i nostri pescherecci, anche

quando pescano al di fuori delle acque territoriali libiche.

Tutti devono sapere che è Lampedusa, con i suoi abitanti, con le forze

preposte al soccorso e all'accoglienza, che dà dignità di esseri umani

a queste persone, che dà dignità al nostro Paese e all'Europa intera.

Allora, se questi morti sono soltanto nostri, allora io voglio ricevere i

telegrammi di condoglianze dopo ogni annegato che mi viene consegnato.

Come se avesse la pelle bianca, come se fosse un figlio nostro annegato

durante una vacanza".

 

Giusi Nicolini



 

 

 

 



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