Illustri Signori,
Maurilio Orione, Dimitri
Ruggeri, S. Caputo, Dott. Caterina Regazzi,
Oggetto: Speculazione
Finanziaria e Produzione del nostro Pane quotidiano.
Carissimi,
Dopo aver girato il mondo per lungo e
per largo per
lavoro in posizioni Manageriali, da quando sono rientrato in
Italia, mi sembra
di trovarmi nei banchi delle elementari, senza capire il
perché di una Nazione
un tempo prospera e ben voluta nel mondo, oggi a causa di
capre elette al
comando del Paese, la situazione si è completamente ribaltata
a tal punto che
tutti gli errori e i furti commessi nel tempo dalla Politica,
sono stati addebitati
ai cittadini.
La mia curiosità maggiore, facendo le
mie scuse, tento di
capire e Vi sarei grato di sapere i motivi del Vostro ritiro
dalla rubrica
e-mail “ECONOMIA” dopo l’articolo della
Dottoressa Caterina Regazzi su un tema
importantissimo che abbraccia l’agricoltura,
ma in modo particolare la
sicurezza alimentare del nostro Paese in un mondo dove la
Globalizzazione continua
a farsi strada al ferreo Monopolismo, per ripiegare i
cittadini del mondo con
nuovi sistemi di sottomissione.
Attualmente, gran parte del nostro grano
è importato dall’Australia
e dal Canada considerati i granai del mondo.
Se ben ricordate la campagna di rivolta
in Africa
Occidentale, nasce proprio dall’improvviso aumento dei costi
delle sementi,
e poi le
ragioni vennero depistate ad arte dall’informazione.
Con questo articolo la Dottoressa tenta
di intavolare un
discorso che riguarda il nostro Paese in modo più che serio.
Ritornando indietro in un flash della
storia, quando
Mussolini conquistò una parte della Libia, la Società delle
Nazioni
impose forti
restrizioni all’Italia, in modo che nulla entra e nulla esce
dal Paese.
Allora come oggi l’Italia importava il
grano dall’estero
ed improvvisamente dovette fare a meno.
Mussolini diede ordine che ogni metro
quadro abbandonato di campagna dovesse servire per piantumare
il grano.
Per il
nostro Paese fu un periodo molto sofferto, non soltanto per la
farina che venne
tesserata, ma anche per i Gerarchi
che si comportavano esattamente come i
Politici attuali. A loro non mancava nulla come oggi, dove la
popolazione
soffre
sino al suicidio, e ve ne sono
tantissimi soffocati dall’informazione.
Allora la Germania rappresentata da
Hitler salvò l’Italia
dalla carestia e dovremmo essere grati al popolo Tedesco.
Se poi i Tedeschi durante
la seconda guerra mondiale fecero quel che fecero, lo dobbiamo
al tradimento.
Vorrei citare un altro inconveniente che
accadde dopo la
guerra, esattamente al tempo di Craxi, quando si rifiutò di
consegnare agli
Americani un delinquente criminale che operava per conto della
Politica
Italiana, e per ritorsione gli Americani chiusero 27
Stabilimenti in Italia,
mandando per strada oltre 35 mila famiglie.
Ritornando al problema parzialmente
intavolato dalla
Dottoressa Caterina, la parte più importante dell’agricoltura
è
condizionata dal
monopolio delle sementi fra cui il grano.
Se per una ragione fortuita i
Monopolisti delle sementi rifiutassero di fornire il prodotto
al nostro Paese, Hitler non c’è più,
l’Europa non vede l’ora
di disfarsi del nostro Paese di Latin Lovers, inclini alla
bella vita, con un
debito pubblico
continuamente in salita, dove i
Professori chiamati a
raddrizzare o meglio eliminare l’incoscienza dei nostri
Politici,
hanno finito
per unirsi alle capre.
La domanda è scontata, partiamo tutti
per il Mali a
difendere l’Africa dall’avanzata dell’Islamismo succubi della
prepotenza Occidentale,
o
eventualmente ci aggreghiamo a Maometto per sopravvivere?
Ci vogliamo rendere indipendenti dalla
Globalizzazione? Il Paese è già quasi tutto venduto agli
stranieri, e non ci è rimasto
neanche
un globulo di nazionalismo che i nostri avi avevano tanto
lottato per il nostro
futuro.
Cordialmente,
Anthony Ceresa.
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----Messaggio originale----
Da: maurilio.orione at gmail.com
Data: 23/01/2013 10.36
A: <economia at peacelink.it>
Ogg: Re: Cancellazione
Evidentemente alcune riflessioni semplici danno
fastidio ai colti!