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le città del futuro, non solo smart anche qualità della vita
- Subject: le città del futuro, non solo smart anche qualità della vita
- From: "ANDREA AGOSTINI" <lonanoda at tin.it>
- Date: Fri, 2 Nov 2012 06:38:45 +0100
dal corriere della sera.it
Città del futuro: non solo
smart
Al centro la qualità della
vita
Le città italiane detengono il record
per il superamento dei livelli massimi di ozono e
Pm10
Lo sviluppo di smart grid, reti intelligenti che
non si limitano al trasporto di energia, ma la gestiscono scambiando
informazioni tra chi la consuma e chi la genera. E il verde, considerato un
elemento costitutivo della progettazione e della pianificazione architettonica,
imprescindibile perché abbatte fino al 30% i consumi energetici svolgendo
l’azione di biofiltro degli inquinanti atmosferici. La città del futuro dovrà
necessariamente essere una smart city ricca di verde. Se ne è parlato a Como lo
scorso 28 settembre, durante la presentazione di Energia in città: scenari e
riflessioni sugli aspetti energetici nell’ambiente urbano, studio realizzato da
un gruppo di lavoro interdisciplinare composto da ingegneri, chimici, fisici,
ecologi, architetti paesaggisti e urbanisti, geografi, economisti ambientali
coordinati dal Centro Volta di Como insieme a Edison.
OLTRE I LIMITI - «Il Nord Italia detiene il record
per il superamento della soglia limite di ozono di 240 microgrammi (μg) al metro
cubo (m³). In Lombardia sono stati raggiunti anche i 300 μg/m³, è stato detto.
Non va meglio per il PM10 che supera i 50 μg/m³ per più dei 35 giorni all’anno
consentiti dalla normativa. Milano e Como hanno i picchi di 140 e 70 giorni di
superamento». Come intervenire?
INTERVENTI - Secondo gli autori dello studio le
città italiane potrebbero ridurre l’inquinamento atmosferico fino al 30%
nell’arco di vent'anni grazie a un programma che le renda efficienti a livello
energetico e le riqualifichi dal punto di vista urbanistico. Con interventi sul
riscaldamento e sulla mobilità, con il ricorso alle fonti rinnovabili e un
consumo intelligente di energia, con interventi di architettura verde. Oltre
alle reti intelligenti che consentirebbero ai consumatori di partecipare
fornendo energia al sistema e ricevendo in cambio un’adeguata remunerazione, il
modello di città futura presentato a Como prevede una notevole riduzione delle
emissioni inquinanti grazie al risparmio energetico in ambito edilizio.
I VALORI - Come è stato detto, William Rees,
inventore del concetto di impronta ecologica, ha definito la città «la forma di
sviluppo residenziale più costosa dal punto di vista economico, ambientale e
sociale finora inventata dall’uomo». Le grandi periferie urbane delle città
europee sono caratterizzate da blocchi residenziali a più piani, circondati
spesso da spazi vuoti costituiti da prati, strade e parcheggi. «Nella città
contemporanea stiamo assistendo alla scomparsa di due elementi ritenuti
fondamentali per una futura ricostituzione della sostenibilità: il legame tra le
persone, cioè il valore di relazione, e il legame tra le persone e lo spazio
urbano, ovvero valore di appartenenza in relazione al genius loci», hanno
spiegato i progettisti.
CITTÀ SOSTENIBILE - Per costruire una città
sostenibile è necessario prestare attenzione all’ambiente non solo inteso come
supporto naturale o ecologico, ma anche come comunità locale direttamente
coinvolta nelle decisioni progettuali. Insomma, non è sufficiente scegliere
materiali e soluzioni che riducono le emissioni inquinanti, anche se muoversi in
questa direzione significa risparmi energetici tra il 15% e il 30%. «Se di
fronte a nuove azioni che andranno a svolgersi in direzione del contenimento dei
consumi energetici, le città non dovessero in un futuro adottare innovative
strategie di programmazione e pianificazione urbanistica, queste potrebbero
essere soggette a una perdita di qualità del vivere, in termini di benessere,
inteso come qualità dello spazio esistenziale dell’uomo».
Anna Tagliacarne4 ottobre 2012 |