Caro Paolo D'Arpini e cari lettori,
iersera ho assistito ad una parte del tg3 (poi ho spento e
fra un po' vi spiegherò perché). Ad un certo punto la
giornalista in studio ha annunciato un servizio su un
convegno organizzato "dal nostro mai dimenticato (così o con
una frase simile l'ha definito) onorevole Domenico
Scilipoti" sul signoraggio bancario. Dopo di che inizia il
servizio: il giornalista si avvicina all'ingresso della sede
del convegno ed intervista un anziano signore: "Buongiorno,
lei sta andando al convegno sul signoraggio bancario?" Il
signore, un po' intimidito quasi a doversi scusare risponde
"Si", mostrando un volantino che ha in mano. Giornalista:
"Ma lei sa cos'é il signoraggio bancario?" Signore
anziano, sorridendo : "No!" E giù risate divertite dei
due....
A quel punto il giornalista entra
nel luogo dell'incontro e approccia Scilipoti. Non si può dire che lo intervisti,
non gli fa nessuna seria domanda, anzi, chiede: "Ma, dove
sono i relatori?" Scilipoti evidentemente imbarazzato della
scarsa organizzazione: "Mah, devono arrivare, stanno
arrivando...". Poi arriva una giovane e avvenente donna
bionda e il giornalista "Scusi, lei é una relatrice?" Lei,
imbarazzata ma orgogliosa: "No, sono l'assistente
dell'onorevole Scilipoti", poi arriva un distinto signore
dall'aria professorale e il giornalista: "E lei...?" Lui:
"Sono il relatore, prof. Tal dei Tali, docente di...bla bla
bla", e il giornalista gli indica la direzione della sala a
mo' di usciere, poi arriva un'altra giovane
donna elegante e dall'aria distinta. Giornalista:
"Scusi, e lei chi é?" Lei: "Sono una relatrice, laureata
alla Bocconi e bla bla bla. e parlerò del signoraggio
bancario". Sembrava di vedere Striscia la notizia o
peggio... e si capiva che con questo servizio
volessero mettere in ridicolo Scilipoti e con lui.... il
signoraggio bancario.
Non é affatto venuto in mente al
giornalista (la prossima volta che lo vedo mi segno nome e
cognome) di chiedere ai relatori qualcosa su questo
signoraggio bancario sul quale bisognerebbe fare servizi su
servizi, se la tv di stato fosse una televisione al servizio
dei cittadini. I soldi pubblici (tra cui i miei visto che il
canone é stato appena pagato) preferirei che fossero
impiegati in servizi altri da quello a cui ho assistito
stasera, fatto per ridicolizzare Scilipoti e l'argomento da
lui giustamente -poi non so in che modo e
maniera - sollevato. Mi sono sentita io presa per il .... e,
disgustata, ho spento la tv.
Caterina Regazzi
…….
Cara Caterina Regazzi.
Cosa è il signoraggio bancario?
Rispondo in poche parole. E’ la più grande truffa mai
inventata. E’ la rinuncia alla sovranità popolare e dello
stato di emettere i propri valori di scambio delegando
l’operazione ad una banca privata, come è la Banca d’Italia
o la BCE, e pagando a detta banca congrui interessi. La
carta moneta emessa dalla banca, senza alcun controvalore in
garanzia, viene ripagata dallo stato con l’emissione di
buoni del tesoro ed altri titoli, posti in vendita presso le
banche stesse, e per cui lo stato paga un ulteriore
interesse. Questo processo perverso è alla radice della
formazione del cosidetto “debito pubblico” che non è altro
che l’indebitarsi da parte dello stato, ovvero del popolo,
nei confronti di un privato, che è la banca.
Allora potresti chiedermi: “Perché
lo stato si assoggetta a questo salasso, perché non recupera
la sua sovranità monetaria?” Ed io ti
rispondo: Perché il processo di commistione e di sudditanza
è andato troppo avanti in questo sistema, dominato dal
controllo finanziario di enti privati internazionali. Allorchè
la politica non sarà più soggetta alla corruzione e potrà
recuperare la sua funzione primaria, che è quella di servire
gli interessi del popolo e non dei potentati finanziari, che
sono la causa prima della corruzione, avrà recuperato la sua
indipendenza ed autonomia operativa…
Per quel che riguarda la falsità
dell’informazione sul signoraggio bancario e la volontà di
mantenere il popolo in ignoranza totale su questa triste
verità, vale la stessa risposta, ovvero chi detiene
il potere finanziario, e di conseguenza quello economico ed
amministrativo, è in grado di controllare
l’informazione in tutte le sue forme ed è quindi capace di
far credere al popolo qualsiasi menzogna, pur
di mantenere il suo potere acquisito. Spiace dirlo ma
in Italia e nel mondo non esiste alcuna libertà e verità
d’informazione, se non quella “falsata ed
ipocrita” foraggiata dal potere finanziario mondiale.
Però puoi star tranquilla che
infine la legge karmica universale (causa effetto) prevarrà
sulla menzogna e coloro che l’hanno sparsa saranno
costretti a “raccogliere la propria immondizia”. E
ciò averrà quando nella società umana trionferà la
consapevolezza di un mondo concreto e collettivo, in cui
tutti siamo compartecipi, in cui le forze e le cose
manifeste corrispondono all’insieme del vivente e del non
vivente, in cui uno star bene della mano non comporta un
danneggiamento del piede, che è l’attuale
meccanismo causato dall’ignoranza sull’unitarietà della
esistenza.
La necessità di un bene comune deve
affermarsi nella società, coincidendo col
bene personale, ed a qual punto sarà chiaro
che non possonno più risaltare (nelle scelte
sociali e di governo ambientale) interessi rivolti
a soddisfare una parte a scapito dell’altra. Questo
mondo presente di attrazioni e repulsioni, di scale di
valori, di motivi personalistici e di incentivi egoici,
insomma il mondo della competizione, lascerà quindi il posto
al mondo comune a tutti, sia dal punto di vista biologico
che del pensiero.
Paolo D’Arpini
Ma dai!