RE: SALVIAMO 'IL MANIFESTO': UNA VOCE LIBERA DALLA PARTE DI CHI LAVORA





> SALVIAMO 'IL MANIFESTO': UNA VOCE LIBERA DALLA PARTE DI CHI LAVORA

>I TAGLI GOVERNATIVI ALLA STAMPA 'NO PROFIT' STANNO DETERMINANDO IL RISCHIO DELLA SCOMPARSA DI
>CENTINAIA DI PICCOLE TESTATE, PUBBLICATE DA COOPERATIVE, ASSOCIAZIONI, PARROCCHIE, ECC.






Comprendo che ogni fine è brutta e la tristezza non può che prenderci tutti in situazioni simili.

Tuttavia consola molto pensare che, a denunciare che le nostre Istituzioni sono ancora oggi organizzate come ai tempi del fascismo, a spiegare che la pratica dell'assunzione a vita nei pubblici poteri di una minoranza della popolazione al fine di fare ciò che si vuole della restante parte a beneficio delle Elite, a dire che proprio questa estraniazione del popolo dalla sua stessa res publica ha causato lo strapotere del capitale, non è stato il Manifesto, mbhè, questo pensiero fa dire piuttosto tranquillamente: Norma Rangeri, questo è esattamente quello che meritate.

E' proprio per colpa di gente come questa, che per decenni ha riempito la testa di noi cittadini di chiacchiere a non finire senza mai andare al punto delle cose: in una società democratica non c'è posto per gli statali, per gli assunti a vita in posti che appartengono alla collettività, bensì i pubblici poteri vanno periodicamente restitutiti al popolo, per permettere la democratica partecipazione di chiunque abbia i necessari requisiti ed un continuo rimodellamento della società, è proprio per colpa di gente così che ci troviamo in una situazione disperata, con una società immobilizzata e messa alle corde.

Poiché ogni fine è un nuovo inizio, ben chiudano allora tutti coloro i quali hanno bloccato la nostra evoluzione culturale, sociale, politica ed economica. Può darsi che, tacendo la folla degli inconcludenti, di coloro che, teorizzando di sinistra hanno praticato di destra, la flebile voce di coloro i quali hanno pregne verità da raccontare potrà essere udita più chiaramente.

Danilo D'Antonio