ecco la classica risposta di chi non conosce il problema italiano
(ma non solo) delle "grandi opere inutili" o l'alibi con cui i
cementificatori d'Italia giustificano lo scempio cui è sottoposto il
nostro paese.
"Le grandi Opere fanno parte del progresso e creano lavoro"
questa è la frase tipica in bocca a gente come il signor Esposito,
fanatico sitav; peccato che non significhino nulla.
Non ho voglia di entrare nel merito di capire cosa dobbiamo
intendere per "progresso", ma dire che creano lavoro è una cosa
assolutamente smentita dai fatti. Le "grandi opere inutili"
richiedono una grande concentrazione di capitali, macchinari, ma
poca manodopera; grandi opere come la messa in sicurezza del
territorio avrebbero a parità di capitale investito necessità di
lavoratori molto più numerosi, anche 3 o 4 volte.
Spesso i sostenitori del cemento si trincerano dietro le politiche
keinesiane del new deal, ma è proprio confrontando le opere
realizzate negli USA degli anni 30 e in Europa degli anni 50 e 60
con quelle realizzate oggi in Italia che salta agli occhi la
funzione recessiva dell'ipertrofia del cemento odierno.
Le dighe di Roosvelt crearono lavoro nel realizzarle, crearono
occasione di produzione di energia elettrica che fu usata per lo
sviluppo della siderurgia che generò uno sviluppo incredibile di
vari comparti industriali (compreso quello bellico).
Oggi queste grandi opere non hanno senso perché il sistema
produttivo è in crisi da sovrapproduzione: le grandi opere inutili
sono, come le privatizzazioni, uno strumento per mettere a rendita
il capitale che non trova remunerazione nella produzione di merci e
servizi, ma semplicemente nel controllare il flusso di capitali
pubblici verso gruppi finanziari privati (potremmo definirlo il
sistema industriale bancario politico) garantito da questi progetti
assurdi.
Se non ci credete prendete uno ad uno i progetti di "grandi opere"
odierne e vedrete che ci sono alcune caratteristiche incredibili,
vistosissime, ma nascoste ai cittadini:
- sono inutili: esempio massimo è il ponte di Messina, ma
progetti di ferrovie, autostrade, rigassificatori, inceneritori,
eccetera sono identici nelle dinamiche
- sono mal progettati: questo comporta varianti in corso d'opera
che permettono la lievitazione dei costi in maniera
impressionante; la TAV italiana è costata almeno 5 volte quanto
preventivato
- non risolvono i problemi che promettono di sciogliere: ed
esempio una ferrovia come TAV senza sviluppo del trasporto merci
garantisce ai cementificatori che occorreranno anche autostrade,
soprattutto attorno ai nodi cittadini, ma nemmeno questi
serviranno perché è la pianificazione che manca
- manca appunto una normativa decente dietro le grandi opere
inutili; la TAV è stata realizzata senza un piano nazionale dei
trasporti; le normative contrattuali che stanno dietro la figura
del general contractor o i project financing sono tali da
garantire in ogni senso il privato e per far ricadere ogni costo
sul pubblico, generando debito pubblico spaventoso
- le anomalie normative introdotte garantiscono l'ingresso di
capitali mafiosi in sinergia con quelli "puliti"; all'ombra
delle grandi opere è nato un sistema politico imprenditoriale
mafioso che ha distrutto anche la democrazia nel nostro paese
- ogni problema ambientale è un vantaggio per i costruttori
perché sono sempre loro ad essere chiamati a rimediare ai
disastri fatti, garantendo loro altro profitto a scapito del
pubblico, cioè dei cittadini
Insomma argomenti per dibattere sulle grandi opere inutili e sulle
alternative ce ne sono e la scarsa informazione, anche tra gli
attivisti, crediamo renda importante questo appuntamento che
proponiamo a Firenze il 3 e 4 Marzo.
Mettetevi in contatto con noi, siamo a disposizione per informazioni
e per avere consigli: questo meeting lo possiamo solo costruire
insieme.
Saluti da Firenze
Comitato Notav Firenze
Il 27/12/2011 14.47, a.ceresa2002 at libero.it ha scritto:
Un tizio si è sempre opposto
alle grandi opere considerando che mangiare era ed é l'opera più
grande dell'uomo.
Sosteneva che é inutile
mangiare se poi bisogna defecare ciò che si é mangiato.
Le grandi Opere fanno parte
del progresso e creano lavoro.
Se andiamo in Giappone o in
Canada possiamo incantarci sulle grandi Opere eseguite
dall'uomo.
Per l'Italia invece, l'opera
più grande sarebbe di avere politici capaci e onesti da meritare
il rispetto degli Italiani.
Anthony Ceresa
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----Messaggio originale----
Da: tiziano.cardosi at gmail.com
Data: 27/12/2011 12.08
A: <economia at peacelink.it>, <ECOLOGIA at peacelink.it>
Ogg: invito al meeting contro le grandi opere inutili a Firenze,
3 e 4 marzo 2012
Ai comitati e gruppi che si pongono a tutela dell'ambiente, della società contro l'invasione
delle “GRANDI OPERE
INUTILI” e considerano
il “TERRITORIO UN
BENE COMUNE”
PROPOSTA DI MEETING
Il Comitato fiorentino che si
oppone alla realizzazione dell'inutile tratto urbano di linea
AV a Firenze sente il forte bisogno di avere un momento di
confronto sulla situazione attuale di proliferazione di grandi
infrastrutture in tutta Europa.
Le dimensioni di questo problema
sono enormi e interessano parecchi punti di PIL dei paesi
interessati, soprattutto dell'Italia.
Avvertiamo chiaramente la
necessità di lanciare le nostre lotte in una dimensione più
vasta, di collegarle alle altre perché unico è il motore
malato che le genera.
Per questo proponiamo un
MEETING
DALLE GRANDI OPERE
INUTILI
ALLA PROGETTAZIONE SOCIALE DIFFUSA
il 3 e 4 MARZO 2012
a Firenze.
Abbiamo pensato di articolare
l'incontro in quattro momenti
- Sabato 3 marzo, mattino:
Le “Grandi Opere Inutili” causa e/o effetto della crisi
economica
- Sabato 3 marzo,
pomeriggio: Le “Grandi Opere Inutili”, la truffa del
modello TAV e della Legge Obiettivo, un quadro normativo
da rivoluzionare
- Domenica 4 mattino: Le
“Grandi Opere Inutili” e la crisi della rappresentanza;
la “progettazione alternativa diffusa” come modello di
ricostruzione democratica
- Domenica 4 pomeriggio:
una iniziativa in città
Stiamo progettando di invitare
esperti nelle varie discipline perché possano essere stimolo
per il dibattito.
Crediamo sia indispensabile
soprattutto la presenza di comitati e gruppi che lottano
contro le “Grandi Opere Inutili” e propongono una diversa
progettazione del territorio e della convivenza civile.
Il mondo della politica partitica
e istituzionale è ormai lontanissimo dai cittadini e dai loro
bisogni; è il momento di togliere dalle mani degli apprendisti
stregoni che ci stanno portando al tracollo ambientale e
sociale le sorti del pianeta e di chi ci vive.
Per questo vi aspettiamo al
nostro
MEETING
“DALLE GRANDI OPERE INUTILI
ALLA PROGETTAZIONE SOCIALE
DIFFUSA”
Firenze, 3 e 4 MARZO 2012
Riceveremo volentieri da tutti gli interessati consigli,
suggerimenti per costruire questo che deve essere un nostro
momento di rilancio.
Comitato
contro il Sottoattraversamento TAV di Firenze
notavfirenze at gmail.com
http://notavfirenze.blogspot.com/
338 3092948
335 1246551
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