Re: R: il belpaese in svendita






>Il belpaese in svendita 

>Procede a marce forzate la Grande Festa dello smantellamento dello Stato
>in favore del profitto privato. Qualche esempio. Da anni è in corso la
>vendita del patrimonio immobiliare pubblico




C'è solo da rimanere sdegnati di fronte a tali fatti. Gentilmente permettetemi allora di tornare ad invocare l'uso della parola COLLETTIVITA' al posto della parola Stato. Il patrimonio immobiliare pubblico appartiene infatti al popolo italiano. Il popolo italiano è il possessore primo ed ultimo di quei beni. Il patrimonio immobiliare pubblico è parte di quella Repubblica, di quella Cosa Pubblica, di cui non s'è mai guadagnata bene coscienza. Anche se Enti pubblici posseggono quei beni, il loro possessore primo ed ultimo è e rimane il popolo italiano tutto. Almeno fintantoché vi sarà uno straccio di ordinamento repubblicano.


Fintantoché attribuiremo allo Stato, o semplicemente useremo l'equivoco termine "pubblico", piuttosto che evidenziare la Collettività come primario ed ultimo soggetto proprietario, com'è in effetti giusto, non vi sarà piena coscienza dell'assurdità contenuta in fatti come quello appena riportato.


Leggo da qualche parte:

>Le concessioni radiotelevisive costano al presidente del Consiglio Silvio
>Berlusconi l’uno per cento del fatturato che ne ottiene. Avete letto bene.
>Lo Stato italiano regala da anni alla Mediaset, attraverso RTI, il 99%
>degli introiti che ne ottiene. Solo l’uno per cento rimane allo Stato.

Ebbene: le frequenze appartengono al popolo italiano. E' al popolo italiano, alla collettività, alla Repubblica che dobbiamo riferirci e non ad un fantomatico Stato che tutt'al più non sarebbe altro che un mezzo attraverso cui fare l'interesse del legittimo proprietario della Cosa Pubblica, il popolo.



Se davvero vogliamo il progresso, se mai vi sarà un progresso, passerà dall'estromissione di parole come Stato e statali dal nostro vocabolario. Con conseguente maggiore ricorso a termini come condivisione, partecipazione, collettività.

Ognuno di noi può far molto semplicemente usando la parola giusta al posto di quella sbagliata: il patrimonio immobiliare e le frequenze sono nostre, del popolo italiano, della collettività. Non appartengono a nessuno Stato e tantomeno ad alcuno statale.

Questo possiamo evidenziarlo facilmente anche noi gente comune e saremmo dei veri gonzi a non farlo.


Ciao!

Danilo