C'è posto per l'energia nucleare
?
A mio modesto parere un aspetto importante delle improponibilità del nucleare
in Italia sta nella impossibilità di trovare una localizzazione accettabile ai
sensi delle norme di sicurezza.
Un problema di geografia e geologia,
quindi, una revisione critica dei caratteri dei "siti" proposti in passato per
la localizzione sia delle centrali, sia dei depositi di scorie, alla luce dei
vincoli indicati dal comma 1, articolo 8, del decreto legislativo 22-12-2009
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 55 del 08-03-2010, in relazione
a:
a) popolazione e fattori socio-economici;
b) idrologia e risorse
idriche;
c) fattori meteorologici;
d) biodiversità;
e) geofisica e
geologia;
f) valore paesaggistico;
g) valore architettonico-storico;
h)
accessibilità;
i) sismo-tettonica;
l) distanza da aree abitate e da
infrastrutture di trasporto;
m) strategicità dell'area per il sistema
energetico e caratteristiche della rete elettrica;
n) rischi potenziali
indotti da attività umane nel territorio circostante."
Negli anni
settanta e ottanta fu possibile sventare varie localizzazioni proprio mostrando
la inadeguatezza dei caratteri geografici e geologici dei siti proposti (Puglia,
Molise, Mantovano), andando a spiegare, paese per paese, che di lì passava una
strada, che lì vicino c'era una fabbrica a rischio o un deposito militare, che
si trattava di una golena, che la zona era esposta a frane, che non c'era
sufficiente acqua di raffreddamento, eccetera. Nelle fondazioni della stessa
centrale di Caorso, nella zona golenale del Po, ci sono sempre state
infiltrazioni di acqua del fiume. Lo stesso sito di Montalto è a pochi
chilometri dalla statale Aurelia e dalla linea ferroviaria che collega il
centro-sud con Genova, Torino, la Francia, percorsa dal traffico passeggeri e
merci, anche pericolose.
Giorgio
Nebbia