Re: Re: R: Re: chi usa gli ultimi della terra
- Subject: Re: Re: R: Re: chi usa gli ultimi della terra
- From: "Viviana" <aloha1789 at gmail.com>
- Date: Sat, 16 Jan 2010 10:37:25 +0100
Seguo le belle trasmissioni Rai3 prima delle ore 13:
Agri3, cifre in chiaro, Shukran o ‘Le storie’ di Augias che presenta un libro al
giorno; sono il meglio della Rai, ben superiori a quei talk show miserevoli con
l'immancabile Sgarbi o ai
polpettoni di Mediaset, e vorrei che fossero in replica in prima
serata al posto dei quiz o delle telenovele che ci
ammaniscono.
Ascolto le ragioni dei migranti e quelle degli
agricoltori.
Per i migranti la questione è di una chiarezza
impressionante: la Bossi-Fini
andrebbe abbattuta: è una legge impraticabile, farraginosa e punitiva, non risolve il
problema e sembra creata da sadici per infliggere una forte sofferenza a gente
che già è in una situazione di
dolore, una legge che pretende in modo idiota che un datore di lavoro
chiami un lavoratore sconosciuto dal terzo mondo sostenendo una trafila
ignobile, pesantissima, costosa e dai tempi infiniti. Ma chi, avendo bisogno di
una badante, di un muratore, di un operaio, di un bracciante, si sottoporrebbe
veramente a un iter così astruso, che riguarda un lavoratore che non ha mai
visto, aspettando 2 anni o anche 3?
Follia pura! La Bossi-Fini non risolve il problema dei migranti e Rosarno lo
dimostra chiaramente. Deve essere rifatta!
C'è poi il gravissimo problema degli agricoltori,
costretti a usare lavoro nero e a chiedere sussidi europei, perché i loro ricavi
sono scesi sotto il minimo sotto il maglio spaventoso e fuori controllo di una
filiera in cui la speculazione dei mediatori ha raggiunti livelli intollerabili,
nell'assenza di qualunque intervento governativo (e non mi si venga a dire che
Zaia è bravo!), sotto l'intenzione perversa di "non perturbare il libero gioco
del mercato". Lo abbiamo visto a cosa porta "il libero gioco del mercato"! A una
moltiplicazione di ingiustizie e di sofferenze.
I contadini hanno ricavi al minimo e sono sempre più
angariati dai grossisti che pagano loro prezzi al di sotto dei costi in una
filiera spaventosa e priva di qualsiasi controllo. Sono decenni che questo aspro
problema provoca rimostranze, proteste e manifestazioni degli agricoltori, ma lo
scempio continua, raggiungendo punte di esasperazione che allontanano i più
dall'agricoltura, ma di questo non si sente parlare mai dai ministro competenti,
né si vedono istituzioni del settore riunirsi per prendere provvedimenti e
ridurre lo scempio degli speculatori per sostenere i giusti prezzi al comparto
agricolo della produzione, né se ne sente parlare ad Annozero o a Ballarò o
negli sciocchi talk show. I denari rubati dei mediatori non si toccano! Anzi il
problema proprio non esiste, esiste solo la cacciata dei lavoratori stagionali,
come se un problema non si dovesse misurare nel contesto e potesse ridursi solo
alla "intolleranza" di migliaia di infelici. Eppure tutto si tiene: l'avidità
famelica dei mediatori e grossisti, lasciati indisturbati dallo Stato e mai
controllati nei loro spaventosi ricarichi o nelle speculazioni (si vedano i
ricarichi dolosi di pane e pasta a fronte di un calo del prezzo delle farine), i
prezzi più alti d’Europa di ogni cosa, dagli alimentari ai farmaci ai vestiti,
le truffe dei coltivatori, che per avere sussidi o esenzioni fiscali denunciano
il falso, la connivenza dei partiti che per avere voti fingono di non vedere e
non sapere, la mano pesante della mafia che sfrutta tutto quello che lo stato
lascia deserto, l'assenza delle istituzioni e dei controlli, il vuoto dei
sindacati che garantiscono solo (e ormai poco anche quello) chi dei diritti già
ce l'ha, il silenzio colpevole della chiesa che parla troppo spesso in astratto
e troppo poco in concreto, una legge Bossi-Fini che viola se stessa in quanto
chiama migliaia di braccia senza
garantire loro un minimo di assistenza, accoglienza e integrazione.., senza
nemmeno controllare se le condizioni che ha posto sono osservate.
Ci possiamo mettere anche la debolezza delle
associazioni dei consumatori e il divieto di fatto di una class action come
esiste negli USA e la sordità delle istituzioni a tante richieste, a tanti
appelli.
E' tutto un intreccio di cose malfatte che discendono
dal malgoverno e dalle carenze di uno Stato debole e pasticciato, in bilico su
tanti squilibri. Uno Stato in cui rifarsi solo sull'anello più debole della
catena aumenta solo ingiustizia a ingiustizia.
L'agricoltore vende un kg di arance a 6 centesimi e,
se sono da succo, addirittura a 3 (perché non esiste l'obbligo del made in Italy
e ormai si importa di tutto), noi lo compriamo a 1 €. I ricarichi medi dalla
produzione al consumo oscillano attorno al 500%. E' troppo! Le carote hanno
avuto un ricarico addirittura del 1100 %!
Sono ricavi insostenibili su cui speculano mediatori
e larga distribuzione, grossisti e
supermarket, che si fregano tutto il guadagno dei produttori e spesso
senza alcun controllo fiscale, senza regole e in modo del tutto arbitrario in
una vera azione di strozzinaggio.
Chi fa qualcosa contro i reati di costoro? Nessuno!
(Il mio blog è http://masadaweb.org)
ciao a tutti
viviana
>
> grazie per il resoconto non conformista su Bologna. Io ho
> sempre avuto stima per Cofferati (cioè per l'immagine di lui che mi arrivava).
> Ora avrò qualche sana riserva sul mio giudizio in merito a Cofferati e non
> solo...
>
> Cari saluti
>
> Sauro
>
> o originale----
>>Da: aloha1789 at gmail.com
>>Data:
> 16/01/2010 7.15
>>A: <economia at peacelink.it>
>>Ogg: Re: R: Re: chi usa gli ultimi
> della terra
>>
>>Siamo messi proprio male. Agli italiani piacciono i
> decisionisti, ma le
>>amministrazioni delle città, sia che siano dirette da
> decisionisti o
>>attendisti, continuano a peggiorare, sembra proprio che ci sia
> mancanza di
>>materia umana e quando emergono personalità forti, come Vendola o
> Rienzi,
>>sono in genere contro la segreteria che cerca di far loro le scarpe.
>
>>Io sto a Bologna da 20 anni. Favoleggiano di sindaci bravissimi, come il
>
>>mitico Zanardi, 1° sindaco comunista di Bologna, eletto nel 1914 col motto
>>"
> pane e alfabeto", ancora ricordato come il sindaco del pane che alleviò le
>
>>pene dei più poveri e fece molte scuole. Nel 1921 divenne deputato e i
>
>>fascisti cercarono più volte di farlo fuori, alla fine lo allontanarono da
>
>>Bologna e gli ammazzarono anche un figlio. Poi lo confinarono e, dopo la
>
>>guerra nel 46 partecipò all'Assemblea Costituente e fu fatto senatore a
>
>>vita.
>>Poi vennero altre persone perbene: Dozza (dal 45 al 66)... Zangheri
> (dal 70
>>all'83)
>>Bologna era nota in Italia come la città rossa e avrebbe
> dovuto essere il
>>fiore all'occhiello del PCI. E per molti anni lo fu, poi
> venne la
>>degradazione. Oggi è una città vecchia fatta di vecchi dove non si è
> nemmeno
>>in grado di fare una manifestazione di protesta e tutto pare
> imbalsamato.
>>Dozza fu un grande sindaco per 21 anni amato da tutti ed eletto
> per 5 volte.
>>Era stato in esilio e grande amico di Togliatti. Caduto il
> fascismo era
>>stato uno dei membri del CLN. Fu il sindaco della Liberazione ed
> ebbe sempre
>>contro la DC di Dossetti. La città era per il 70% distrutta dalla
> guerra, la
>>ricostruì e ne fece una città modello studiata da tutta Europa,
> fece case
>>popolari, scuole, asili, mezzi pubblici, la tangenziale...fu il
> sindaco
>>della ricostruzione e ancor oggi parlano di lui con amore. Nella
> gestione
>>dei servizi preferì il pubblico al privato attingendo alle migliori
> risorse
>>dell'università e colpendo rendite parassitarie ed evasione. Ebbe
> accanto un
>>grande cardinale (i successivi furono penosi) come Lercaro e i
> due
>>lavorarono insieme con grande amicizia.
>>Zangheri era uno storico, risanò
> il centro storico, mise fasce orarie
>>gratuite sui mezzi pubblici e le corsie
> preferenziali.
>>Dopo, la segreteria cominciò a nominare persone che a Bologna
> non hanno dato
>>niente e cominciò la crisi della città.
>>Imbeni ancora si
> salva, almeno era un signore
>>Ma nel 93 arriva Vitali, un burocrate scelto
> dalle burocrazia, e questo
>>purtroppo l'ho visto. Non solo antipatico e
> asociale, ma mescolato in affari
>>torbidi. Impose i SERT, ambulatori per la
> distribuzione dei metadone a
>>fianco alle scuole sollevando l'ira delle
> famiglie, nel mio quartiere che
>>confina col depuratore era dentro alcuni
> sporchi affari, per cui comprò i
>>terreni limitrofi e voleva farci una
> speculazione usandoli come discarica
>>per scorie tossiche a 400 m dai palazzi
> con un traffici previsto di 700
>>camion al giorno. Con Vitali cominciano le
> privatizzazioni. Ebbe accuse
>>pesantissime: peculato, abuso d'ufficio,
> occultamento di atti, fu indagato
>>per discussi salvataggi di una azienda di
> stoccaggio dei rifiuti (metà
>>pubblica, metà privata), al centro di un
> colossale buco finanziario che per
>>due volte il comune aveva ripianato con
> una cascata di miliardi di lire,
>>c'era dentro la protezione di coop rosse e
> una pasticcio sulla
>>costitituzione della società, dunque affari e solo
> affari, mentre Bologna
>>andava a rotoli. Vitali era un intrallazzatore ma i Ds
> lo fecero ugualmente
>>senatore.
>>Era ovvio che alle elezioni seguenti il
> partito perdesse con grande
>>scandalo, dopo 54 anni di governo della città, ma
> ciò era indicativo di
>>quali mani ormai fosse la direzione (D'Alema e soci).
> I Ds avevano
>>candidatoo una supponente ragazzetta di 38 anni incapace, che
> aveva l'unico
>>merito di essere parente di qualcuno. Così i DS persero. E
> venne Guazzaloca,
>>presidente dei macellai, che non andò mai a Palazzo
> D'Accursio e passò il
>>mandato al bar della piazza grande, affidando alcune
> concessioni ai fascisti
>>di Ordine nuovo.
>>Dopo, tutti pensarono che a Bologna
> avrebbero candidato un sindaco valente e
>>le persone non mancavano e invece
> D'Alema usò Bologna come discarica per chi
>>non serviva più. Cofferati era
> uscito dalla direzione della CGIl e era lì
>>alla Pirelli e fare niente, a
> Milano aveva chiesto alla segreteria di
>>entrare in politica a Roma, ma
> D'Alema rifiutò perché ne temeva la
>>concorrenza (era l'uomo dei 3 milioni di
> persone a Roma)e così lo rifilarono
>>a Bologna, come uno di cui ci si vuole
> disfare. Cofferati non sapeva nulla
>>di Bologna e noi non sapevamo nulla di
> Cofferati, preceduto da una fama di
>>grande uomo che qui si sfarinò come neve
> al sole. Arrivò come un marziano e
>>ci fece una conferenza su Bologna sulla
> via della seta (?), Si capiva che
>>non ne sapeva unaa cippa. Quello che non
> sapevamo era che anche non gliene
>>importava una cippa.
>>Ma l'equivoco fu che
> nel buio iniziale ci disse che ogni quartiere poteva
>>collaborare a costruire
> il suo programma. E questo aprì grandi speranze e
>>fece sperare in una
> democrazia partecipata stile Port Alegre.
>>Bologna è divisa in 9 quartieri.
> Ognuno fece una assemblea tumultuosa dove
>>gli abitanti del quartiere elessero
> i loro rappresentanti. Io, apartitica e
>>rappresentante no global, fui eletta.
> Gli eletti si divisero in tanti gruppi
>>quanto gli assessorati, ogni gruppo
> doveva discutere per un anno sulla
>>materia di sua competenza (il mio aveva
> edilizia e viabilità) relativamente
>>al proprio quartiere e stilare delle
> proposte.
>>La prima cosa che feci fu di prendere gli indirizzi email di tutti
> quelli
>>che erano eletti nel mio quartiere per fare una rete informativa
> comune.
>>Per un anno lavorammo allo stremo per raccogliere dalla gente le
> proposte e
>>le richieste, mettere ordine tra le divergenze interne, e stilare
> la nostra
>>parte di programma. Su quello che emergeva dalla città Cofferati
> avrebbe
>>costruito il suo programma elettorale.
>>Un anno di lavoro e non fu
> una cosa facile.
>>Dopodiché Cofferati prese tutte le nostre proposte e le buttò
> nel cestino.
>>
>>Nulla di quello che la città aveva chiesto fu realizzato.
> Nemmeno la
>>ridivisione dei quartieri. Anzi il nuovo sindaco cercò di fare
> proprio le
>>cose che i bolognesi avevano rifiutato, come un km e mezzo di
> metropolitana
>>per la zona Fiera che era coperto da pulmini agili in 5 minuti.
>
>>Cofferati governò con supponenza in modo dittatoriale e ostico. Si mise
>
>>subito in urto con la curia rifiutando di presenziare le messe ufficiali. Fu
>
>>sempre assente alle grandi commemorazioni. Non usò mai collaboratori. fece
>
>>sempre di testa sua senza ascoltare nessuno. Ignorò le proposte dell'estrema
>
>>sx cion Rifondazione che più volte minacciò di uscire. Chiuse alcune scuole.
>
>>Continuò le privatizzazioni. Si mise in urto con gli impiegati del comune,
>
>>la CGIL, gli studenti, gli operai, i negozianti, gli insegnanti. Per due
>
>>volte negò la manifestazione antiproibizionista. Chiuse le porte delle
>
>>riunioni del consiglio e fece malmenare alcuni studenti. Per due volte mandò
>
>>all'alba le ruspe senza avvertire nessuno a distruggere gli insediamenti dei
>
>>romeni sul Reno. Fece sgomberare delle case che servivano da riparo a
>
>>poveracci. Attaccò i lavavetri. Fece un'ordinanza contro il piercing e fece
>
>>multare un pasticcere che aveva fatto delle statuette di cioccolata di
>
>>figurine maschili nude. Insomma fu pietoso. Anticipò la chiusura dei locali
>
>>notturni e vieto di vendere alcoolici, anche birra dopo le 22. Se si pensa a
>
>>quello che fecero i primi sindaci di Bologna e per cosa passerà alla storia
>
>>costui viene da vergognarsi. Tanto per dirne una che può sembrare buffa ma
>
>>questa è una piccola città (370.000 abitanti): non andò nemmeno mai alle
>
>>partite più importanti del Bologna. Io non sono tifosa ma posso capire.
>>I
> bolognesi erano abituati a vedere i loro sindaci nelle strade e a parlare
>>con
> loro. Io ho visto più volte Prodi sotto i portici o in bicicletta e
>>senza
> scorta. Ma Cofferati non lo vedeva nessuno, stava chiuso nei suoi
>>palazzi e
> si circondava di una guardia del corpo. Si capiva che non amava
>>Bologna e che
> la usava solo come trampolino per Roma. Era autoritario,
>>dittatoriale,
> repressivo e idiota. Alla fine non lo sopportava nessuno. Poi
>>andava in
> televisione e rilasciava interviste di fantasia dove si restava
>>trasecolati
> da quante bugie diceva e da come risultava convincente e pieno
>>di bonomia. Un
> eccellente attore.
>>Alla fine la città lo accusò di fascismo. Il massimo
> dell'impudenza fu nel
>>2007 il patto di legalità con il fascista Raisi per
> ripristinare l'ordine.
>>Per questo lo chiamarono lo 'sceriffo' come Gentilini.
> Ma nel resto d'Italia
>>nessuno capiva nulla e credevano che Bologna avesse un
> bravo sindaco. Invece
>>Bologna cadeva sempre più in basso. Nel 2007 Rc, verdi,
> Sinistra democratica
>>una lista civica escono dalla maggioranza. E' chiaro che
> Cofferati non può
>>ripresentarsi alle elezioni o la sconfitta sarebbe
> schiacciante. Eppure la
>>stronzissima segreteria diretta dal solito D'Alema
> tenta lo stesso di
>>ricandidarlo, forse con lo scopo di levarselo
> completamente di torno, senza
>>il minimo rispetto per la città, ma per
> continuare i giochini perversi di
>>D'Alema.
>>Casini definì Cofferati "Il
> peggior sindaco della storia di Bologna" e per
>>una volta devo dargli ragione.
>
>>Nel 2009 ancora la maggioranza del Pd a Roma vuole candidare Cofferati,
>
>>rifiutando sia altre persone sia di fare le primarie. Il 9 ottobre Cofferati
>
>>rinuncia con una scusa ridicola, che la sua seconda moglie è di Genova e
>
>>preferisce stare a Genova, così lui se restasse a Bologna vedrebbe poco il
>
>>suo bambino. Il Pd a malincuore decide di candidarlo in Europa. Lui
>
>>protesta: "Mi hanno proprio rotto le scatole con questa storia dell'Europa",
>
>>poi, obtorto collo, accetta e ora è a Bruxelles (che credo sia un po' più
>
>>lontana da Genova).
>>Adesso abbiamo del Bono. Chi era costui? L'uomo
> invisibile, pare.
>>
>>viviana
>>
>>
>>----- Original Message -----
>>From: "tiziano
> cardosi" <tcardosi at indire.it>
>>To: <economia at peacelink.it>
>>Sent: Friday,
> January 15, 2010 7:54 PM
>>Subject: Re: R: Re: chi usa gli ultimi della terra
>>
>
>>
>>> scusate i messaggi che dovevano essere privati con Viviana
>>> Renzi non dà
> molto affidamento, almeno a chi ha un po' di spirito critico.
>>> Viene dalla
> Margherita, dicono sia vicino all'Opus Dei, non è del comitato
>>> di affari
> degli ex DS e per questo ha dei conflitti con l'attuale
>>> dirigenza PD. In
> questi giorni si discute di TAV a Firenze dove le
>>> cooperative rosse hanno
> fatto un patto con Matteoli: le coop fanno due
>>> tunnel tav sotto Firenze
> (gara a 700 milioni, sono già diventati 1
>>> miliardo e mezzo, finirà a 3
> miliardi) Matteoli e il suo comitato di
>>> affari faranno l'autostrada
> Tirrenica.
>>> Renzi ha provato a smarcarsi dal progetto di tunnel che sarà
> devastante e
>>> difficile da gestire, proprio ieri a Roma gli hanno dato tanti
> soldi per 2
>>> tranvie (contestatissime anche quelle) e imposto di ingoiare i
> tunnel.
>>> Tunnel e tranvie, progetti sbagliati e economicamente folli, li
>>>
> ingoieranno i Fiorentini.
>>> Questo Matteo Renzi è un trentenne a metà tra un
> boyscout e uno yuppino.
>>> In molti lo chiamano il Berluschino.
>>> Saluti da
> Firenze
>>> TC
>>>
>>> saurobetti at libero.it ha scritto:
>>>>
>>>> Gentile Viviana,
>
>>>>
>>>> Rienzi si chiama Matteo Renzi, è un trentenne sveglio assai, che ha
> vinto
>>>> le primarie del PD (lui ex Magherita!) e poi è stato eletto sindaco
> al 1°
>>>> turno. I fiorentini ci sperano (quorum ego).
>>>>
>>>> Sauro
>>>>
>>>>
>
>>>
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> ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
>>>
> Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/economia
>>> Si sottintende
> l'accettazione della Policy Generale:
>>> http://web.peacelink.it/policy.html
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>>Per
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>>Archivio
> messaggi: http://lists.peacelink.it/economia
>>Si sottintende l'accettazione
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