Se l'estrema sinistra detesta il 41 bis, è perché esso
colpisce con l'isolamento anche coloro che sono tacciati di terrorismo per atti
o parole contro i vari regimo. E in questo la sinistra radicale non ha
alcuna considerazione del fatto che chiedere l'abolizione del 41 bis
finisce col favorire la mafia, i cui boss dal carcere continuano a reggere le
fila del sistema criminoso, una mafia , che, anche numericamente e dal punto di
vista della pericolosità sociale e della diffusione sul territorio conta molto
di più del pericolo eventualmente costituito da pochi brigatisti rossi o
simili.
Viceversa potremo giurare che l'abolizione del 41 bis che
già comincia a essere richiesta in sordina da membri meno noti del Pdl e che
risponde alla richieste di Provenzano a Berlusconi, arriverà alla ribalta,
magari inserita come emendamento secondario al solito carrozzone
multileges decretato e imposto alla fiducia. E potremo giurare altresì che ci
sarà una eccezione per mantenere il carcere duro e l'isolamento per tre anni a
chi è invece accusato di attentare con atti o parole al potere costituito. E, se
ciò avverrà, sarà col beneplacito di quella Comunità Europea che nel Trattato di
Lisbona arriva a sostenere che la pena di morte è lecita se applicata a chi si
ribella a un governo. Lo dice in una nota? Sia pure. Sarà l'ulteriore atto di
ipocrisia di un sistema fascio-liberista che non ha la faccia di sconfessare
pubblicamente quei principi e valori che nei fatti ormai sono messi in
catene
viviana
----- Original Message -----
Sent: Thursday, January 14, 2010 10:59
AM
Subject: R: Re: chi usa gli ultimi della
terra
Concordo sui giudizi verso la Bonino, manca
un particolare agghiacciante ( emerso nelle dichiarazioni dei pentiti) e da
verificare e chiarire: nelle elezioni europee in cui i radicali fecero il loro
massimo storico avevano chiesto il superamento del 41 bis, cosa che la mafia e
la malavita organizzata chiedeva (anche attraverso attentati) e tuttora
chiede.
L'altro elemento che nessuno vuol vedere
(ovviamente i sedicenti comunisti in questo eccellono, a magior ragione oggi
che hanno affidato ad IDV le loro speranze di essere riammessi alla corte del
bipolarismo e del "postificio" PD) è che Di pietro è uguale a Berlusca, in
tutto!!! Leggendo il Tribuno (Giostra) e di "Di pietro, la vera storia"
(Facci) c'è da farsi cadere le...braccia.
Un salutone, Nando.
----Messaggio originale---- Da: aloha1789 at gmail.com Data:
14/01/2010 10.31 A: <economia at peacelink.it> Ogg: Re: chi usa gli
ultimi della terra
Sono d'accordo con te,
Nando.
Del resto, basterebbe guardare
i numeri delle leggi che sono passate e il confronto tra i due poli
per vedere che il nostri paese sta morendo per la presenza degli avvoltoi
e degli struzzi.
Non basta a Berlusconi avere 100 deputati in
più alla Camera. La maggioranza continua a sbraitare ma non è affatto
forte come dice. Le sorti di Berlusconi sono attaccate a un filo e non c’è
sondaggio che possa salvarlo da una rovinosa caduta.
In questa legislatura, cioè in 21 mesi, il
Governo è stato battuto 35 volte e lo sarebbe stato anche di più se il Pd
non avesse graziosamente concesso le sue assenze in votazioni decisive
come lo scudo fiscale o le centrali nucleari; uno passa per 20 voti con 23
assenti nell’opposizione, l’altro vede ben 116 assenze.
Berlusconi continua ad attaccare Fini in modo
vergognoso, coi suoi giornali, o continua a rimandare il federalismo,
prendendo per il naso la Lega, e tutto quello che ormai fa è imporre leggi
per non essere processato mandando a rotoli la giustizia e annullando
centinaia di processi, o favorendo i capitali sporchi della mafia e degli
evasori, ma questo scempio non può durare all’infinito. Le assenze
dell’opposizione sono vergognose (Pd e Udc fanno veramente schifo) e il
continuo ricorso ai decreti d’urgenza e alla fiducia quando il paese va a
rotoli e l’unica urgenza visibile è quella di B di salvarsi il culo ha
stressato ormai tutti, come il suo intento di delegittimare il parlamento
o di svuotare di senso Corte dei Conti, Corte Costituzionale, Magistratura
e organi locali, ma ha anche disgustato la sequela di inciuci da D’Alema a
Veltroni, da Violante a Morando. Basta che all’ennesimo voto di fiducia le
assenze o le presenze si distribuiscano in modo diverso e
cadrà.
La Camera vede:
Pdl 276+Lega 60=336 seggi; Pd 217+IdV 29=246; con Udc 36
Senza l’Udc la differenza tra i due poli è di
90, con l’Udc è di soli 54 voti
(poi ci sono altri 12 sparsi)
Senato
Pdl 146 +Lega 26 =172; Pd 119+IdV 14= 103; Udc 3 e altri
11 sparsi
La differenza tra i due Poli è di soli 66 voti
Ma se Fini si arrabbia e le assenze le fanno
anche i suoi o se il Pd la smette finalmente di avere deputati e senatori
che sono dappertutto fuorché in aula, si fa presto a cambiare le
sorti.
.
E come
si dovrebbero leggere le candidature del Pd in Puglia o Lazio?
Se Vendola è stato emarginato grazie a un
D'Alema che intende ignorare chi ha il consenso popolare per gestire
un proprio candidato, nel Lazio ci troviamo di fronte una Polverini a una
Bonino? Che ha che fare la Bonino col popolo della sx? A parte che
raccatta solo l'1% del consenso e dunque è destianata a perdere, poi va
benissimo se si parla di diritti civili, ma va malissimo se si parla di
economia, di lavoro o di ambiente.
La Polverini tira su voti solo dai fascisti da
un sindacato il cui unico scopo è diventare una corporazione
filogovernativa come ai tempi del fascismo, fatta solo di yesman (besti
vedere il patto per l'Italia) ed è gestita dall'alto con criteri
antidemocratici e paternalistici. La Bonino, al di là della sua difesa di
encomiabli diritti umani, è sempre stata dalla parte del neoliberismo
anche il più efferato, è a favore di ogni sorta di privatizzazione anche
dei beni e servizi pubblici, non ha mai speso una parola a favore
dell'ambiente o delle energie alternative, né tanto meno su un controllo
di sprechi e abusi locali. Come può essere la rappresentante della
cosiddetta sx nel Lazio? E con che faccia l'attuale segreteria Pd può
negare le primarie per regioni dove non intende minimamente conto dei
suoi elettori?
Viviana
Lerner è un sionista affiliato alle
clientele PD, ma stavolta (con il calcolo delle probabilità può
succedere) ha fatto il giornalista serio e
la sua riflessione è condivisibile. Manca solo una riflessione sul perchè,
trattandosi di un "fenomeno" ultradecennale, sia amministratori locali di
centrosinistra che i governi di centrosinistra abbiano fatto gli
struzzi.
Nando.
----Messaggio originale---- Da: lonanoda at tin.it Data: 14/01/2010
6.36 A: "economia"<economia at peacelink.it> Ogg: chi usa gli
ultimi della terra
daEddyburg
Chi
usa gli ultimi della Terra Data di
pubblicazione: 09.01.2010
Autore: Lerner, Gad
Linciviltà
dei fatti di Rosarno è frutto delle politiche governative e delle
organizzazioni criminali: uguali nello sfruttamento dei più deboli. Da
la Repubblica, 9 gennaio 2010 (m.p.g.)
Viviamo a Rosarno una
pagina oscura della storia italiana. Le ronde criminali scatenate
nell´assalto agli africani, le sprangate in testa e le fucilate alle
gambe degli immigrati, rappresentano una vergogna di fronte a cui
possiamo solo sperare in un moto collettivo di ripulsa morale. Di
quale tolleranza, "troppa tolleranza", parla il ministro Maroni? Ignora
forse che da trentanni lagricoltura del Mezzogiorno dItalia si regge
economicamente sullimpiego di manodopera maschile immigrata, sospinta
al nomadismo stagionale fra Puglia, Campania, Sicilia e Calabria, con
paghe di sussistenza alla giornata, ricoveri di fortuna in edifici
fatiscenti, criteri dassunzione malavitosi, senza la minima tutela
sanitaria e sindacale?
Ora non li vogliono più, silludono di
espellerli come un corpo estraneo dopo che li avevano convocati alla
raccolta degli agrumi. Ma è dal 1980 che le colture specializzate
meridionali non possono fare a meno delle migliaia di ragazzi africani
trattati né più né meno come bestiame. E al tramonto, se la mandria non
fa ritorno disciplinato nei recinti abusivi delle aree industriali
dismesse, non trova certo istituzioni disponibili a riconoscerne
lumanità. Gli italiani con cui entrano in contatto questi lavoratori
senza diritti sono solo di due tipi: i caporali spesso affiliati alla
criminalità organizzata; e i volontari di Libera, della Caritas e di
Medici senza frontiere. Le forze dellordine si sono limitate finora a
un blando presidio territoriale per evitare frizioni pericolose con la
popolazione locale. Ma limportante era che il ciclo produttivo non si
interrompesse: la mattina dopo il reclutamento ai bordi della strada non
subiva intralci.
Chi ha tollerato che cosa, ministro Maroni?
Rosarno era teatro da anni di una conflittualità quotidiana,
pestaggi isolati, sfide tra giovanissimi divisi dal colore della pelle
ma accomunati da una miseria culturale che li induce a viversi come
nemici. Dopo i colpi di fucile che hanno ferito due immigrati, giovedì
la furia degli immigrati ha colpito indiscriminatamente la popolazione
calabrese. Ieri, per rappresaglia, è scattata la "caccia al nero":
disordini razziali che evocano scenari di unAmerica daltri tempi. Di
nuovo sparatorie a casaccio per terrorizzare i miserabili che hanno
osato ribellarsi, insanguinando la Piana di Gioia Tauro dove governano
ben altre autorità che non lo Stato democratico.
La
riconversione legale dellagricoltura del Sud implicherebbe, accanto
agli investimenti economici, unopera di civilizzazione che mal si
concilia con loffensiva propagandistica imperniata sulla
criminalizzazione del clandestino. Non solo i mass media ma anche i
portavoce della destra governativa hanno eccitato, legittimato
sentimenti dostilità da cui oggi scaturiscono comportamenti barbari,
indegni di un paese civile. Se a Castelvolturno, nel settembre 2008,
fu la camorra a sterminare sei braccianti africani, a Rosarno assistiamo
a un degrado ulteriore: settori di cittadinanza coinvolti in unazione
di repulisti inconsulta. La chiamata alle armi contro i dannati della
terra che certo non potevano garantire con la sola forza disciplinata
delle loro braccia - il benessere di unarea rimasta povera.
Vi
sono probabilmente motivazioni sotterranee, indicibili, alla base di
questo conflitto. Non tutti i 25 euro di paga giornaliera finiscono
nelle tasche dei braccianti illegali. Pare che debbano versare due euro
e mezzo agli autisti dei pulmini che li trasportano nelle piantagioni.
Si vocifera addirittura di una odiosa "tassa di soggiorno" di 5 euro
pretesa dalla ndrangheta. Di certo non sono associazioni legali quelle
che pattuiscono le prestazioni di lavoro. Ma soprattutto è chiaro che
una relazione trasparente con la manodopera immigrata viene ostacolata,
resa pressoché impossibile dalla legislazione vigente.
Altro che
pericolo islamico: qui la religione non centra un bel nulla. LItalia
delleconomia illegale, non solo al Sud, lucra sulla farraginosità
normativa che sottomette il lavoratore immigrato a procedure arbitrarie
sia in materia contrattuale, sia nel rilascio del permesso di soggiorno.
Quando Angelo Panebianco, sul "Corriere della Sera", asserisce che
affrontare il tema della cittadinanza significherebbe "partire dalla
coda anziché dalla testa", ignora che restiamo lunico paese europeo in
cui le procedure di regolarizzazione e di naturalizzazione non
contemplano alcuna certezza di tempi e requisiti. Assecondando, di
fatto, uninformalità di relazioni per cui ai doveri non corrispondono
mai i diritti.
Sulla scia di unanaloga iniziativa francese,
circola fra gli stranieri residenti in Italia lidea di dare vita a
marzo a una iniziativa forse velleitaria ma dal forte significato
simbolico: "24h senza di noi". Che cosa succederebbe se per un giorno
tutti gli immigrati si astenessero dal lavoro? Quanto reggerebbe il
nostro sistema di vita senza il loro apporto? Farebbero bene, i
sindacati, a prendere in seria considerazione questa iniziativa,
contribuendo con la loro forza organizzativa al moto spontaneo. Ma prima
ancora è lintero arco delle forze politiche, culturali e religiose che
rifiutano la contrapposizione incivile fra italiani e stranieri a
doversi mobilitare: linciviltà dei pogrom è contagiosa.
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