A San Francisco una tassa sui mozziconi



A San Francisco una tassa sui mozziconi
 
Il sindaco della città nord californiana ha annunciato una proposta al consiglio comunale. Un aumento di 33 centesimi sul prezzo dei pacchetti di sigarette, per ripagare i milioni di dollari spesi ogni anno per rimuovere i filtri dai marciapiedi, dalla grondaie e dai tombini
San Francisco dichiara la guerra ai mozziconi di sigarette, dai filtri non biodegradabili, che inquinano le strade della città costando ogni anno oltre 10 milioni di dollari alla collettività. Per la prima volta, la lotta contro il tabacco insegue i fumatori dopo l'ultimo tiro di sigaretta. Il sindaco della città nord californiana Gavin Newsom ha infatti annunciato una tassa per sanzionare una vecchia abitudine dei suoi concittadini: il lancio dei mozziconi spenti in strada. La proposta, che sarà presentata il prossimo mese al consiglio comunale, consisterà in un aumento di 33 centesimi sul prezzo dei pacchetti di sigarette, sufficiente a ripagare i milioni di dollari spesi ogni anno per rimuovere i filtri dai marciapiedi, dalla grondaie e dai tombini.
Secondo Newsom, "la tassa contribuirà a ridurre l'uso del tabacco, quindi avremo anche un beneficio per la salute pubblica". San Francisco già ha dimostrato in passato un approccio severo nei confronti dei fumatori. La città ha imposto di recente un bando alla vendita di tabacco nei drugstore, le farmacie-supermecato, e ha vietato l'accensione delle sigarette in molti luoghi pubblici all'aperto. I produttori di tabacco hanno già fatto sentire la loro voce. Frank Lester, portavoce della Reynolds American, secondo produttore di sigarette negli Usa, ha spiegato che "anche se pensiamo che le persone non dovrebbero gettare i mozziconi in strada, ci opponiamo all'idea di una tassa addizionale".
Lester sostiene che i fumatori pagano già abbastanza, riferendosi alla tassa federale sul tabacco aumentata in aprile di 39 centesimi, aggiungendosi alle tasse locali, particolarmente alte nelle città californiane. Più prudente è stata la Philip Morris, che preferisce attendere la presentazione formale della proposta prima di prendere posizione, pur avendo già annunciato la propria contrarietà ai nuovo aumento. Il sindaco ha giustificato la sua decisione ricordando che nell'ultima verifica sulle spese sostenute per tenere le strade pulite è risultato che "i mozziconi costituiscono un quarto di tutta la spazzatura raccolta a terra". Newsom si è ovviamente guadagnato l'approvazione delle associazioni che si battono contro la diffusione del fumo. Sorena Chen, responsabile locale di una organizzazione anti-tabacco, è stata molto chiara: "Ogni aumento del prezzo delle sigarette è benvenuto, perché convince gli aspiranti fumatori a non cominciare e rafforza le motivazioni di chi intende smettere".