roma gassificatore di malagrotta un varo tra le polemiche



mi scuso per alcuni salti di parole dovuti a imperfezioni tecniche contingenti
 
roma gassificatore un varo tra polemiche
 
Ma L'appuntamento è per novembre. Salvo sorprese, tra una settimana il gassiiicatore di Mala-grotta dovrebbe essere inaugura-to alla
presenza
del
presidente della Regione Piero Marrazzo e del sindaco di Roma Gianni Aleman-no.Accomunata da un taglio del nastro importante ma simbolico. L'entrata in funzione a regime della prima delle due linee di gassificazione dell'impianto è prevista infatti per l'inizio del 2009. Il condizionale sull'inaugurazione è d'obbligo. La data è già slittata una volta (in prima battuta si era parlato del 29 ottobre). E sono numerosi i riflettori accesi su questa struttura fortemente voluta da Marrazzo per chiudere il ciclo dei rifiuti, ma osteggiata dai comitati locali e malvista, per la sua ubicazione, anche da settori dell' amministrazione comunale.
Sull'impianto, inoltre, la procura di Roma ha aperto un'indagine in seguito a recenti sopralluoghi dei carabinieri del nucleo di tutela ambientale. Gli uomini del Noe avrebbero riscontrato anomalie
sul piano procedurale e dellà sicurezza, in presunta violazione delle prescrizioni del decreto commissariale del giugno20o8 che autorizzava le prove preliminari (iniziate ad agosto) di gassificazione del combustibile da rifiuti (Cdr) per produrre energia elettrica. Mentre Francesco Rando, responsabile della società E.Giovi, che gestisce la discarica di Malagrotta,è ap-pena stato condannato (mai legali annunciano ricorso) a un anno di carcere e mila euro di multa per smaltimento di rifiuti pericolosi
È soprattutto sul rischio diossina che si concentrano i timori della popolazione locale. «Servono controlli efficaci - dice Sergio Apollonio, presidente del comitato Malagrotta - per questo abbia-mo chiesto una missione di esperti internazionali indipendenti, che verifichi il corretto funzionamento del sistema installato di monitoraggio delle diossina Comunque sarebbe inconcepibile concedere, il nulla osta finale, ossia l'autorizzazione integrata ambientale, senza un'accurata mappatura della quali-tà dell'aria nella zona».Sui controlli insiste anche il Wwf («Devono essere effettuati su acqua, aria e terreno», dice Giovanni Iudicone, responsabile rifiuti regionale) e Legambiente Lazio («Serve una trasparenza sui dati che finorà è mancata.
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Posso solo dire che sulla carta il progetto è buono e utilizza una tecnologia che consente di abbattere i livelli degli inquinanti ben al di sotto delle soglie previste».
Intanto, a fine anno potrebbero iniziare anche i lavori del gassifica-tore di Albano, il quarto impianto previsto nel Lazio per la combustione dei rifiuti. Sarà realizzato dal consorzio Coema ( Acea, Ama e Pontina ambiente, società quest'ultima del gruppo Sorain Cecchini di Manlio Cerroni). Il via libera definitivo è arrivato a metà ottobre con la positiva valutazione di impatto ambientale, dopo un primo diniego a fine marzo. «Il consorzio ha presentato convincenti controdeduzioni rispetto ai rilievi critici sollevati in prima bat-tuta sul rischio idrogeologico e sul monitoraggio delle emissioni inquinanti - spiega Mario Di Carlo assessore regionale alla casa, con delega di fatto sui rifiuti-.Il mio auspicio è Che il gassiiicatore a questo punto rientri negli impianti in regola per usufruire degli incentivi statali (il cosiddetto Cip6, ndr)».
Intanto il sindaco di Albano, Enrico Mattei, alla guida di una coalizione di centrodestra, chiede nella zona (in località Roncigliano) dove sorgerà la struttura un monitoraggio da affidare «ad esperti del ministero della Sanita' e dell'Istitu-to superiore di Sanità», per verificare «i livelli di mquinamento attuali e la loro compatibilità con l'impianto». E attacca: «Non è stato neppure convocato un tavolo per discutere di eventuali indennizzi per la popolazione locale».
 
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di una centralina fissa, l'Arpa (Agenzia regionale per la protezio-ne dell'ambiente) ha iniziato a giu-gno, con una centralina mobile, il monitoraggio atmosferico nel quartiere limitrofo di Massimilla. Insultati finora non destano allar-me.«Non sono diversi da quelll re-gistrati in altre zone della città -spiega Roberto Sozzi, responsabile della divisione atmosfera dell'Arpa - anzi il livello di polveri sottili è al di sotto di quello del centro storico. Al più si è notato qualche picco di acido solfidrico, sostanza non dannosa per la salute ma all'origine della puzza proveniente dalla discarica. Siamo pron-ti comunque a estendere le analisi, alla Pisana e ad effettuare verifiche periodiche delle emissioni del gassiiicatore». ¦
Sull'affidabilità di quest'ultimo la Regione non sembra avere dubbi «È il più moderno degli impianti dell'area - ha dichiarato Marrazzo - e quando entrerà a regime sa-rà il più controllato».Ottimista anche Roberto Gavasci, ordinario di ingegneria sanitaria all'Università diTor Vergata, alla guida del team incaricato di eseguire il collaudo tecnico dell'impianto. «Ci vorranno alcuni mesi prima di completare la verifica di tutte le prescrizioni, compresi i parametri sulle emissioni, che la legge regionale laziale......