[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
ANDREA AGOSTINI
- Subject: ANDREA AGOSTINI
- From: "Matteo" <zapatero00 at hotmail.it>
- Date: Tue, 4 Dec 2007 18:51:42 +0100
- Importance: Normal
Caro Andrea
mi chiamo Matteo Secchi e sono il presidente di alcune
giovani associazioni nella mia città(jesi);leggo sempre le mail che manda
attraverso pacelink e la volevo informare che nella mia città stiamo
organizzando degli incontri proprio sul tema della corenza nella legalità e che
mi batto da tanto affinchè prima di andare negli ospedali più remoti della terra
ad assistere i malati o andare in Sicilialia per vedere cosa c'è che non va, si
scopra con grande sorpresa che di malati da assistere e di fatture da
pagare ce ne siano anche nel nostro piccolo territorio.
Questo richiede, sebbene sia molto molto più difficile di una
settimana passata nei campi di Libera, un lavoro intenso continuo dentro se
stessi e nella propria realtà.
Concludendo mi chiedevo, se anche lei potrebbe portare la sua
testimonianza a riguardo nella mia città.
Credo sia molto importante che con l'aiuto di persone
(carismatiche ed esperte) si instauri un meccanismo di legalità interiore e
di senso civico.
Come ripeto gli incontri si prefiggono di sensibilizzare
ma sopratutto suscitare un processo di trasformazione individuale, cioè un punto
di partenza e
non di arrivo.
Se le interessa(cosa della quale ci renderebbe entusiasti), le potrei
mandare un programma delle persone che fino ad adesso hanno aderito:scrittori,
attori, giornalisti, giudici etc.
La ringrazio fin da subito per la disponibilità, con la speranza di
ricevere presto sue notizie
Cordialmente
Matteo Secchi From: ANDREA AGOSTINI
Sent: Tuesday, December 04, 2007 6:42 AM
To: economia
Subject: l'urbanistica imposta dall'impresa dal manifesto del 24 novembre
2007
L'urbanistica impopolare
imposta dall'impresa
Sergio Brenna* Il Ministro Rutelli, attribuendo all'incultura dei geometri la responsabilità del degrado urbano, assolve il mondanamente pervasivo diffondersi di una immagine progettuale còlta, veicolatasi in campo urbanistico-architettonico dall'ambito mass-mediatico, più affine al mondo della novità effimera della moda e del design che non ai fenomeni di lunga durata della conformazione urbana e assunta acriticamente da pubblici amministratori inclini (a destra e a sinistra) alla politica-spettacolo. La Finanziaria 2008 stanzierà 550 milioni di Euro per edilizia residenziale pubblica; blando lenimento, dopo dieci anni di carenza, al disagio sociale nello scarto tra redditi medio-bassi e costi di affitto e vendita delle abitazioni; ma dove si attueranno gli investimenti se i comuni hanno pressoché esaurito la capacità insediativa dei piani per l'edilizia economico-popolare dei lontani anni Settanta, e si sono ben guardati, per lo più, dal reperirne di nuova nelle trasformazioni urbane sempre più diffusamente contrattate con le proprietà fondiarie? Bisognerà, dunque, contrattare con esse quote edificatorie aggiuntive a quelle attese per garantirsi un'adeguata remunerazione della rendita fondiaria oppure dirottarle sull'edificazione delle aree a servizi pubblici previste nei piani regolatori e sinora inattuate (come, già un anno fa, indicava con spregiudicato pragmatismo ai proprietari di quelle aree una delibera del Comune di Milano, più o meno convintamene all'unanimità di maggioranza ed opposizione). In ambo i casi, abbassando le dotazioni pubbliche programmate, la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) disposta da una direttiva europea del 2003 per valutare la sostenibilità di lungo periodo delle attuazioni programmatico-pianificatorie si ridurrà ad un adempimento burocratico privo di efficacia reale. Non a caso, nel loro intervento del 3 ottobre scorso, Del Monaco e Ottaviano ribadivano la necessità di un programma strategico di trasformazione economico-sociale alternativo quale orizzonte imprescindibile per la sinistra per non rendere il potere di indirizzo pubblico succube dei centri di interesse economico consolidati, esemplificato appunto nei piani regolatori concepiti sulle esigenze dei grandi gruppi immobiliari. Nel 1967, dopo la lunga renitenza dei comuni a dare attuazione al compito pianificatorio-conformativo loro attribuito dalla Legge Urbanistica del 1942, e a seguito della clamorosa frana di Agrigento in cui si materializzarono simbolicamente le diseconomie della mancata pianificazione nello sviluppo urbano, la fase di più attivo riformismo del centro-sinistra originario tentò di dare alla valorizzazione fondiario-immobiliare un miglior e più stabile orizzonte anticongiunturale e di efficacia economico-sociale, a partire dalla cosiddetta Legge Ponte del 1967, in cui si obbligavano i Comuni a subordinare le trattative coi privati almeno alla redazione di un piano insediativo generale e ponendo a carico degli attuatori immobiliari i costi urbanizzativi (poi via via erosi dall'accondiscendente inerzia di gran parte dei comuni ad adeguarli alla dinamica inflazionistica) giungendo con la Legge Bucalossi del 1977 a chiudere la prassi viziosa di finanziare le spese correnti dei comuni con gli oneri urbanizzativi e introducendo un contributo concessorio (circa il 4% del costo medio di costruzione) destinato al risanamento dei centri storici degradati e al contenimento del costo abitativo. Un patrimonio di conquiste di un riformismo non imbelle, dispersosi dal 1977 in poi, in nome della rapidità attuativa e delle contingenti necessità economiche, in una serie di provvedimenti deregolatòri (Accordi di Programma, Patti Territoriali, Contratti di quartiere, Programmi Integrati di Intervento), che - consentendo agli Enti locali il sempre più pervasivo ricorso alla sommatoria di interventi per lo più proposti direttamente dagli operatori privati in deroga a qualunque obiettivo generale di assetto sostenibile pubblicamente individuato e il ritorno al dirottamento di oneri urbanizzativi e contributo concessorio a sostegno di bilanci correnti sempre più zoppicanti - non solo ne svia l'effetto di investimento anticongiunturale a livello locale, ma condiziona le stesse priorità di pianificazione strategica. Una condizione, nonostante le accampate pretese di inusitata flessibile innovatività, del tutto analoga a quella praticata dal dopoguerra al 1967. All'indomani dell'insediamento del Governo Prodi, la rivista specialistica Edilizia e Territorio chiedeva: «nello 'spacchettamento" tra Infrastrutture e Trasporti, chi controllerà FS?» Arguta osservazione: ha senso discutere le priorità del Quadro Strategico Nazionale in Lombardia (ad esempio: Gronda ferroviaria Malpensa-Orio al Serio e collegamenti al progetto elvetico del San Gottardo) se il Comune di Milano da solo è in grado di concordare con FS la destinazione di 900 milioni di Euro di rendite fondiarie con un protocollo d'intesa che massimizza la rendita fondiaria degli scali ferroviari purché la si reinvesta nel Secondo Passante Ferroviario? E gli investimenti per Expo' 2015 saranno decisi dal Tavolo per Milano o visti in ottica metropolitano-regionale? Occorrerà una nuova frana di Agrigento (questa volta forse non edilizia ma territoriale, ambientale ed economica) perché il centro-sinistra si renda conto della strada su cui ci si è tornati a mettere? * urbanista - Politecnico di
Milano
Pubblicità VIAGGI ricerca voli e vacanze in tutto il mondo Decine di migliaia di aziende italiane hanno scelto le soluzioni gestionali Passepartout Ricerca Hotel: alberghi e hotel nelle principali località italiane. Pacchetti vacanza e Last Minute Trova la tua casa fra i 130.000 immobili in affitto e in vendita su Casa.it www.abcfiere: eventi Fiera di Rimini, Fiera Bologna e informazioni sulle principali fiere in Italia. Riparti alla grande! Fino a 5.000 Eur a rate ancora più basse Parti con Opodo: migliaia di Voli a prezzi incredibili, pacchetti e case vacanza. Migliora il tuo inglese e la tua carriera con EF!Clicca qui! Scegli BarclayCard - la Carta di Credito leader in Europa + 10% sconto assicurazione moto. Fai subito il preventivo on line |
- References:
- l'urbanistica imposta dall'impresa
- From: "ANDREA AGOSTINI" <lonanoda at tin.it>
- l'urbanistica imposta dall'impresa
- Prev by Date: sospensione delle uscite
- Next by Date: Re:ANDREA AGOSTINI
- Previous by thread: l'urbanistica imposta dall'impresa
- Next by thread: sospensione delle uscite
- Indice: