Intervista a Luis Conia, Ministro del Potere Popolare per l'educazione superiore della Repubblica Bolivariana del Venezuela



Spett. Redazione,
 
In vista del referendum di domenica prossima in Venezuela, pregasi per un dovere di semplice informazione di pubblicare l'intervista in oggetto.
 
Grazie
 
Saluti.
 
Nestor Viani - Gruppo Sociale Progressista
 
"Il Progetto di Riforma della Costituzione del ´99 "Intervista con Luis Conia, Ministro del Potere Popolare per l'Educazione Superiore di Yorkman Reinoso.

Il progetto di trasformazione dell'università venezuelana viene fatto affinché i suoi cittadini pensino alle necessità del paese.
 
La Riforma Costituzionale è sinonimo di Rivoluzione. "Molta gente accusa il Presidente di volere "avvelenare" la Costituzione con una proposta di riduzione della giornata lavorativa volta ad di ingannare e con l’inserimento dell'elemento della rielezione"
In una chiacchierata col Ministro Luis Conia, titolare dell'ente di educazione superiore venezuelano, abbiamo toccato il tema del progetto di Riforma Costituzionale voluto dal Presidente Chávez. Sono stati commentati i processi di trasformazione e partecipazione del Potere Popolare nelle nostre massime case di studio e ci ha offerto la sua visione della innovazione venezuelana che sta avvenendo nelle nostre scuole, licei ed università.
Ministro. Come crede che sarà l'impatto sociale della Riforma Costituzionale?
Buono, tutta la Costituzione del 99 ha avuto un alto impatto sociale, soprattutto in materia di diritti questa costituzione è abbastanza avanzata, non solo nei diritti sociali, educativi, culturali, ma bensì nei diritti umani. Io credo che la riforma che si sta formulando nel 2007 è un processo che la renderà più perfettibile, cioè, perfeziona la Costituzione del 99; ancor più, la dirige verso una visione politica più sociale del paese, più compromessa con l'essere umano ed in cui le decisioni trascendentali saranno basate sui diritti del cittadino, dell'uomo, dell'essere sociale più che sugli elementi che gravitano attorno a lui quali il capitale o il mercato. Effettivamente questa concezione più socialista della riforma produce alcune leggi che portano necessariamente l'essere umano, ad una visione più sociale…
 Sarà una costituzione più umanista?
Effettivamente sì, il socialismo è un umanesimo al quale  sono stati aggiunti altri elementi destinati ad esservi incorporati quali i mezzi di produzione, il concetto di proprietà etc. È un umanesimo molto più avanzato.
Che opinione merita la serie di commenti da parte dell'opposizione che considera questo progetto di riforma un spazio pieno di sotterfugi per "adattarla" ai desideri del Presidente?
Non è un segreto che questa è una proposta che nasce dalla voce del Presidente e che diffonde i progetti che egli stesso ha fatto conoscere. Prima di venire rieletto nel 2006 segnalò che avrebbe promosso il socialismo in questo paese. Se è stato criticato per questo motivo, non credo si possa parlare di accusa. Il Presidente Chávez aveva segnalato che aveva quella posizione, è stato chiaro nella sua proposta.
Però l’opposizione afferma che il Presidente Chávez desidera "perpetuarsi" nel potere?
Molta gente accusa il Presidente di volere "avvelenare" la Costituzione con una proposta di riduzione della giornata lavorativa volta all’inganno e con l’inserimento dell’elemento della rielezione. Io credo che siano due temi completamente differenti, il tema della rielezione è chiaramente esposto nella Costituzione, non è nascosto in nessun articolo, non è un segreto per nessuno. Ora, il fatto che qualcuno voglia essere rieletto non costituisce affatto garanzia di rielezione, soltanto se fai un buon lavoro sarai rieletto, e questa è la paura dell'opposizione; loro sanno che Chávez si è compromesso con questo paese e le sue lotte, è un uomo che nessuno può accusare di illeciti, di corruzione o di rubare il denaro del paese. Finché i venezuelani lo scelgono come candidato, hanno la sicurezza di chi scelgono. Se questa è la paura, possiamo allora affermare che la Costituzione lancerà gli elementi affinché in un futuro colui che desidera essere scelto possa averne effettivamente l'opportunità.
Una volta approvata la Riforma Costituzionale, ci sarà maggiore impulso all'idea di un'università socialista?
Questo aspetto non ha a che vedere con la riforma, ma si intende comunque approfondire la concezione socialista del paese. Il nostro è un progetto di trasformazione dell'università venezuelana affinché i suoi cittadini pensino al paese e alle sue necessità, alla sua gente; un allineamento del pensiero del cittadino lontano dal pensiero individualista. È la concezione dell'idea di un essere solidale, compromesso col proprio paese, un essere non competitivo, un individuo che quando entra prima nell'università e poi nel mercato lavorativo, non decida di farlo solo sperando di accumulare denaro per sé, ma bensì in cui il prodotto del suo lavoro serva affinché la società avanzi, la società intera ne tragga benefici, credo che in fin dei conti questa sia un'aspirazione legittima, non credo che con ciò si intenda negare il fatto che qualcuno che possa avere l'opportunità di guadagnarsi un stipendio o di avere un'abitazione dignitosa.
Può certamente avere tutto questo, ma permette col suo lavoro che anche altri possano averlo, aspiriamo che non sarà sufficientemente egoista affinché pensi solamente a sé stesso e che i benefici del suo lavoro ricadano solo sulla sua persona, ma che tali benefici ricadano anche sull’insieme della collettività. Questo è un progetto particolare di valori, e qui sto parlando solo del valore della solidarietà, se potessi parlerei di tanti altri valori ancora.
 
Il tema della riforma genererà partecipazione nelle università?
Percepisco ad esempio che il tema del Potere Popolare nella riforma produca una specie di rivoluzione nella gestione interna delle istituzioni perché attualmente gli schemi bassi operanti nelle università, comprese quelle autonome, si traducono in livelli di partecipazione non equamente distribuiti fra tutti i partecipanti; nella compartecipazione attuale decidono solo le autorità elette, gli studenti ed i professori, ma non vi è condivisione col resto della comunità, la quale non condivide le decisioni di questa entità. Se il Potere Popolare si installa nel paese deve installarsi nelle università perché esse sono parte del paese e questo spinge tutti ad avere una partecipazione nei processi decisionali, operai ed impiegati in generale quindi. Ciò significa che questi schemi devono mutare, in quanto derivano dalla riforma di Cordova del 1918, prodotto di un'università che viene dal medioevo. Per questo motivo, ripeto che ci sarà una rivoluzione perché le case di studio devono cambiare e ciò comporterà ovviamente nuove leggi, nuovi regolamenti.
Cosa risponda a quei settori che affermano che c’è una strategia per ideologizzare le università?
L'università è un spazio di riflessione, il progetto che noi abbiamo fatto è che deve essere aperta a tutte le correnti di pensiero, tuttavia, noi crediamo che l'università deve essere al servizio degli uomini e donne che vivono in questo paese.
Di conseguenza lo sfruttamento delle nostre risorse umane sia comunque un beneficio per tutti, e non che qualcuno possa avere una moltitudine di beni. Questo è l'insegnamento basilare che noi stiamo applicando dai "simoncitos" fino al livello superiore. Ora, se c'è gente che preferisce un'altra forma di pensiero è nel suo diritto, ma noi promuoviamo la nostra idea in tutti gli spazi dove si educa. La scuola, l'università sono spazi ideologizzanti, in cui viene insegnato a vivere ed a fissare valori. A me mi insegnarono a vivere in democrazia, pertanto io sono ideologizzato nel vivere in questo sistema politico, e non certo per vivere in un regime fascista, sono ideologizzato per essere solidale, sono ideologizzato per vivere in libertà
 Crede che ci sarà l’appoggio degli studenti universitari verso il Progetto di Riforma?
E’ possibile che alcuni di essi siano indotti a non appoggiarlo, perché ideologizzati verso pensieri diversi rispetto a quelli che stiamo tentando di spingere, ma più in generale credo che i più giovani sono favorevoli a questi processi di cambiamento perché sono gente che non è legata a costrizioni. Di natura il giovane è contestatore, rivoluzionario di per sé. Per questo motivo credo che questo processo è di carattere rivoluzionario ed auspico che i giovani l’accompagnino.
 Sta sperimentando cambiamenti l'educazione in Venezuela?
Ricordiamoci che l'educazione che abbiamo in Venezuela è la stessa da moltissimi anni, ci sono molte cose da cambiare, molti dei maestri e anche dei professori che abbiamo furono formati prima dell’attuale processo rivoluzionario ed inoltre parecchi di loro sono piuttosto anziani, se vuoi cambiare l'educazione quindi devi cambiare il maestro, ed il nostro progetto è che per fare dei cambiamenti dobbiamo mettere novità in testa agli studenti. Siamo in un processo di trasformazione dove la cosa vecchia e la cosa nuova si mischiano, ed in futuro speriamo di avere una nuova generazione di professori e maestri. Cambiare il maestro e l'individuo è un processo lento.
 Ministro per concludere, come definirebbe in una frase il Progetto di Riforma promosso dal Presidente Chávez?
In una sola frase, Rivoluzione. Come cardini vi sono  i cambiamenti contenuti nella riforma in materia di proprietà, in materia di geometria del potere, in termini di geografia critica, in termini di Potere Popolare, sono cose definitivamente nuove, non solo in questo paese diciamo in tutti i confini di questa patria e del mondo. In materia di Socialismo ne stiamo costruendo uno nostro con alcune caratteristiche molto particolari, per questo motivo dico Rivoluzione nel senso che molte delle cose attualmente considerate come intoccabili, e malgrado Chavez venga definito come Satana, sono tutto ciò che il Governo bolivariano vuole stravolgere una volta per tutte.
 
Fonte: www.congresobolivariano.org


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