----- Original Message -----
Sent: Saturday, September 08, 2007 11:31
PM
Subject: Lettera aperta a Beppe
Grillo
Spett. Redazione,
La preghiamo di pubblicare la seguente lettera aperta a Beppe Grillo,
relativamente al "Vaff...Day".
Grazie fin d'ora e distinti saluti.
Yvan Rettore
Gruppo Sociale Progressista
"Lettera aperta a Beppe Grillo
Oggi, siamo venuti ad uno dei tanti tavolini allestiti in occasione del
"Vaff...day".
Riteniamo che, pur essendoci sicuramente buona fede ed impegno nello
svolgere simili attività, queste risultanto assolutamente inutili sul piano
politico e sociale.
Infatti, al di fuori di un certo impatto mediatico e di una certa
sensibilizzazione (comunque marginale) nei confronti di alcune tematiche del
nostro tempo, non provoca, né potrà mai provocare quei cambiamenti
politici e sociali che la gente comune richiede in silenzio da tanto, troppo
tempo.
Passata la giornata odierna, fatta di tante chiacchiere, cosa resterà?!
Una bella esperienza e nulla più!
Lo stesso dicasi della raccolta firme relativa alla vostra proposta di
legge, i cui contenuti sono senz'altro condivisibili, ma che oltre a non
provocare un radicale miglioramento delle condizioni di vita delle gente
comune, non sarà manco considerata da questa classe politica. Ammesso e non
concesso che riuscirete a raggiungere il fatidico traguardo delle firme
necessarie alla sua presentazione, cosa crede che succederà poi? Una bella
kermesse mediatica davanti ai palazzi del potere (cosa peraltro nemmeno
scontata!) e poi questa bella proposta finirà ad ammuffire negli archivi
sotterranei dell'ente preposto, col disinteresse totale di coloro che
dovrebbero rappresentare il popolo sovrano.
Un esempio? La proposta di legge sulla responsabilità politica presentata
dal Partito Umanista nel secolo scorso è finita dimenticata in uno di questi
archivi. E se non lo sa già, ve lo diciamo noi, che si tratta di una
proposta che andrebbe a modificare in senso sicuramente più profondo e
rivoluzionario il modo stesso di fare politica in questo paese per il solo
fatto che permetterebbe al popolo sovrano di licenziare i propri
rappresentanti in caso di mancato rispetto dei propri impegni assunti in
campagna elettorale o di inadempienza nel proprio operato.
Lei fu invitato già in quel periodo ad adoperarsi per incitare la classe
politica ad avviare quantomeno una discussione su questa proposta di legge e
come lei anche diversi altri esponenti del mondo della cultura e dello
spettacolo, Quale fu la risposta? Silenzio assoluto!
Al di là di tutto questo, ribadiamo che ciò che state facendo, non è fare
politica, perché il tutto si risolve in un puro fenomeno mediatico senza
alcuna ripercussione sul piano sociale e politico.
Fare politica, Signor Grillo, è attivarsi concretamente in un
gruppo costituito da persone di buona volontà, partendo dalla gente
comune (quella che lavora, che fa sacrifici ogni giorno e che fatica a far
quadrare i conti ogni mese!), lavorando sulle loro problematiche reali e
cercando di unire le loro singole aspirazioni in un movimento fatto di
azioni forti e coinvolgenti che permettano di cominciare a dare una svolta ed
una tendenza diverse in questa società in cui il precariato e l'eliminazione
crescente dei diritti di ognuno di noi stanno diventando una regola oltre che
una pratica costante ed apparentemente inarrestabile.
Perciò, se vuole fare davvero politica, la invitiamo Signor Grillo a
contattarci quanto prima, perché noi è proprio in questa direzione che
vogliamo andare.
Altrimenti, tutto ciò che avrà realizzato finora e che continuerà a fare
in futuro, pur se in buona fede, rischierà non soltanto di rimanere effimero,
ma anche di diventare un elemento di folclore mediatico e nulla più. Ne vale
la pena secondo lei?
Auguri di ogni bene.
Yvan Rettore
Gruppo Sociale Progressista
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