[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
[tradenews] [EPAs] I ricatti della bella Europa
- Subject: [tradenews] [EPAs] I ricatti della bella Europa
- From: "Roberto Meregalli" <meregalli.roberto at gmail.com>
- Date: Fri, 3 Aug 2007 18:15:46 +0200
Uno dei capitoli oscuri dei negoziati EPA è quello degli aiuti, erogati attraverso lo storico strumento del Fondo Europeo di sviluppo (FES), creato addirittura nel 1957 col trattato di Roma. I FES hanno accompagnato le varie Convenzioni di Lomé e dovrebbero accompagnare anche gli EPAs (Economic Partnership Agreements), tramite il decimo FES della serie. L'Unione Europea sinora ha avuto un atteggiameto estremamente scaltro al riguardo, parlando in termini generici dell'ammontare di questo FES e utilizzandolo in maniera più o meno velata come strumento di ricatto per costringere i paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) a negoziare gli EPA nei tempi e nelle modalità imposte dalla Commissione Europea. Ovviamente l'UE ha sempe negato di voler sfruttare lo strumento degli aiuti nell'ambito dei negoziati ma l'approssimarsi della loro scadenza, prevista a fine anno dal Commissario Mandelson, sta facendo venire alla luce in maniera esplicita anche questo aspetto. In un incontro negoziale svoltosi a Port Vila (capitale e il porto principale dello stato di Vanuatu) il 30 luglio, i ministri del commercio dell'area del Pacifico hanno rifiutato le presisoni euopee di legare l'erogazione degli aiuti agli EPA, "I ministri credono che gli EPA non debbano essere vincolati al FES. Questo è stato chiaramente espresso durante l'incontro", ha rivelato il ministro James Bule di Vanuatu. Ma la conferma delle pressioni UE è venuta da una e-mail scritta dal vice responsabile del desk relativo alle isole del Pacifico, della Direzione al Commercio UE - diffusa pubblicamente da Oxfam - in cui sono elencate in dettaglio le cifre che potrebbero essere concesse, pari a un totale di 95 milioni di euro. Ma il testo esplicita chiaramente che "no EPA significa una ri-programmazione" che si traduce in una riduzione dell'importo del 48%. Un EPA ridotto che riguarderebbe solo le merci (e non tanti altri settori tanto a cuore per l'Europa), significherebbe invece una riduzione del 26%. Dunque il messaggio è senza veli: decidere di non firmare gli EPA significa rinunciare al 48% dei 95 milioni di euro promessi a questo blocco di paesi! Complimenti Europa! Roberto Meregalli (roberto at beati.org) Campagna "L'Africa non è in vendita!" Link notizia su Islandbusiness: http://www.islandsbusiness.com/news/index_dynamic/containerNameToReplace=MiddleMiddle/focusModuleID=130/focusContentID=9547/tableName=mediaRelease/overideSkinName=newsArticle-full.tpl
- Prev by Date: 1/17 Ottobre 2007 - Facciamo insieme STAND UP con tro la povertà!
- Next by Date: Fw: acqua bene pubblico: sentenza di rinvio a giudizio di un gestore privato
- Previous by thread: 1/17 Ottobre 2007 - Facciamo insieme STAND UP con tro la povertà!
- Next by thread: Fw: acqua bene pubblico: sentenza di rinvio a giudizio di un gestore privato
- Indice: