la piaga dei farmaci contraffatti



da repubblica di venerdi 23 febbraio 2007

Un business in espansione. E ora si falsificano anche le medicine comuni. Così l´Occidente corre ai ripari
La piaga dei farmaci contraffatti nel mondo 200mila morti l´anno
Allarme Oms: prime vittime i paesi poveri. Epicentro in Cina

Parte dei laboratori che producono le sostanze sono ancora artigianali, ma molti hanno ormai raggiunto dimensioni industriali
FEDERICO RAMPINI

dal nostro corrispondente
PECHINO - Prima hanno invaso il mercato di finti Viagra, steroidi, terapie ormonali. Poi sono arrivati, ancora più micidiali, i farmaci salvavita contraffatti: cure per il cancro, l´Aids e la tubercolosi, medicine antimalaria, vaccini per le malattie infantili. Tutti prodotti da una crescente industria del falso. Ora l´Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lancia l´allarme contro quelle che definisce come delle vere e proprie epidemie da medicinali-pirata. Molti sono "made in China", tra cui una partita di artemisinina (il principio attivo usato contro la malaria) che gli inquirenti sono riusciti a far risalire a un´azienda di Guilin nella Cina meridionale. Ogni anno secondo le stime dell´Oms almeno 200mila malati muoiono di malaria per essere stati curati inavvertitamente con farmaci falsi, scadenti e inefficaci. Nel Niger 50.000 bambini sono morti dopo avere ricevuto una vaccinazione anti-meningite che poi è risultata contraffatta.
Secondo il professor Howard A. Zucker, esperto dell´Oms, il 10% del mercato mondiale dei farmaci è fatto di medicine fasulle, con punte del 50% in alcuni paesi poveri. Il business mondiale di questa nuova forma di criminalità raggiunge un fatturato di 75 miliardi di dollari all´anno e l´Oms avverte: «È altamente redditizio per chi lo pratica, a causa dei bassi costi di produzione e dell´assenza di una normativa deterrente in molti paesi». È una piaga in crescita esponenziale, che fa strage in tanti modi. A volte i finti farmaci non contengono alcun principio attivo ma chi li somministra lo ignora, chi li prende crede di essere curato, e così si perde un tempo fatale nella lotta contro la malattia. Altre volte i pirati che confezionano questi prodotti vi introducono minime dosi del farmaco vero; l´effetto può essere ugualmente pernicioso, per esempio nel caso della malaria ha dato origine a parassiti resistenti alla medicina autentica, rendendo così ancora più difficili le successive cure.
«Fino a un passato recente - sostiene l´esperto dell´Oms - il business delle contraffazioni riguardava soprattutto dei medicinali di lusso, i cosiddetti farmaci "da stile di vita", prodotti costosi fatti prevalentemente per i bisogni dei paesi ricchi». Della lista stilata dall´Oms delle prime medicine-bersaglio della pirateria fanno parte gli steroidi, gli anti-istaminici. C´è naturalmente il Viagra. C´è anche il Tamiflu della Roche, che all´apice della psicosi per la febbre aviaria molti si precipitarono ad accaparrare nelle nostre farmacie, quando apparve come l´unica difesa contro il virus dei polli. Questi prodotti restano tuttora ben piazzati nella famigerata hit-parade dei falsi, e sul suo sito ufficiale l´Oms lancia un monito a tutti i pazienti e consumatori: diffidate dall´acquistare medicinali su Internet, è uno degli strumenti favoriti per la commercializzazione dei falsi nei paesi ricchi.
Ora però è esploso un nuovo fenomeno. «La pirateria dilaga nei paesi in via di sviluppo - avverte l´Oms - approfittando di controlli ancora più deboli, nonché della scarsità di approvvigionamenti e quindi delle penurie di medicinali salvavita». Di recente una organizzazione umanitaria che aveva acquistato 100.000 confezioni di artemisinina da distribuire nel Myanmar (ex Birmania) per una campagna contro la malaria, ha scoperto che l´intera partita di farmaci era falsa. Una delle cause che alimentano questo nuovo traffico verso le nazioni più povere, paradossalmente, è proprio l´attivismo umanitario. Gli aiuti finanziari convogliati dai paesi ricchi per la lotta alle malattie nell´emisfero Sud (sia attraverso istituzioni governative, sia attraverso organismi filantropici privati come la Fondazione Bill e Melinda Gates, o le Ong del volontariato) rappresentano un "tesoro" attraente su cui la pirateria ha allungato gli occhi. Gli esperti considerano che il business della contraffazione farmaceutica è diventato un traffico analogo e parallelo a quello della droga - talvolta usa gli stessi canali che fanno capo alla criminalità organizzata - ma con rischi molto minori perché le legislazioni del mondo intero prevedono sanzioni meno pesanti per un venditore di farmaci falsi, rispetto a un narcotrafficante. In quanto alla produzione delle medicine false, secondo l´Oms a volte avviene su scala ridotta in botteghe artigianali, laboratori improvvisati, altre volte invece ha raggiunto una dimensione industriale. Un epicentro è in Cina, dove alcuni scandali sono stati rivelati anche dalle autorità locali. Zheng Xiaoyu, l´ex direttore dell´agenzia governativa cinese incaricata dei controlli sull´igiene alimentare e la salute pubblica, è stato dimissionato all´improvviso nel 2005, con l´accusa di avere accettato tangenti per approvare la commercializzazione di alcuni medicinali per bambini dagli effetti mortali (gli sono imputate decine di vittime). Nonostante il provvedimento contro Zheng, resta l´impressione che la lotta del governo cinese alla contraffazione delle medicine sia inefficace e blanda, soprattutto quando i prodotti falsificati sono destinati all´esportazione.
L´Oms rivela anche alcune contromisure che i paesi più avanzati stanno mettendo in campo. A Berlino il German Pharma Health Fund produce un "minilab" a basso costo, un "kit" portatile con gli strumenti per effettuare test di autenticità di diversi farmaci. I tedeschi lo stanno diffondendo gratuitamente in diversi paesi del Terzo mondo. Negli Usa la Food and Drug Administration incoraggia la diffusione tra le aziende farmaceutiche della "radio frequency identification technology" (Rfit), per controllare via radio satellitare tutti i movimenti delle partite di farmaci dalla produzione alla distribuzione. Altri dispositivi che si stanno affermando nell´industria farmaceutica sono gli ologrammi e gli inchiostri speciali, per contraddistinguere i farmaci autentici e consentire una più rapida identificazione dei falsi. Purtroppo alcune partite di medicine-pirata provenienti dalla Cina rivelano che anche l´industria della contraffazione fa dei progressi: la riproduzione dei codici a barre è già una pratica diffusa, e anche inchiostri speciali e ologrammi a volte vengono copiati.