[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Liguria Ponente, l´ultima cementopoli Incendi dolosi, buste con proiettili e le speculazioni trionfano
- Subject: Liguria Ponente, l´ultima cementopoli Incendi dolosi, buste con proiettili e le speculazioni trionfano
- From: "ANDREA AGOSTINI" <lonanoda at tin.it>
- Date: Fri, 19 Jan 2007 06:29:34 +0100
DA La Repubblica del 16 gennaio 2007 Ponente, l´ultima cementopoli Incendi dolosi, buste con proiettili e le speculazioni trionfano In un clima da far west, con legami d´affari più forti di quelli politici, la sinistra non cavalca la battaglia ambientale A Ospedaletti il caso di Villa Sultano: il rogo misterioso dove nacque il primo casinò italiano Vicino a Bordighera un lembo di paradiso a due metri dal mare diventerà una palazzina per vip MARCO PREVE BORDIGHERA - Incendi dolosi - a volte pure
intelligenti -, proiettili dentro buste anonime, colpi di pistola esplosi in piena notte contro attività commerciali, prestanome, legami affaristici assai più forti dei vincoli dell´ideologia. Benvenuti del ponente ligure. Anzi, benvenuti nel selvaggio west, perché questo è ormai diventato l´estremo ponente della provincia di Imperia. E al centro di tutto, come i pozzi di petrolio nel far west, c´è il cemento. Mentre il mondo si interroga e si preoccupa sull´innalzamento del livello degli oceani, qui, a due metri dal mare ci si costruiscono palazzine per vip. A levante di Bordighera c´è una baia bellissima detta di Bagnabraghe. Sulla scogliera quasi bianca sorgevano i resti di un ex macello, punto di raccolta, durante la guerra, delle famiglie ebree in fuga. Proprio per questa ragione il luogo, grazie ad un co - finanziamento della Ue è stato inserito in un progetto culturale chiamato "La memoria delle Alpi". Dalla diaspora alla colata, il passo è stato breve. La società Lagest, con amministratore un anziano giornalista prestanome per amicizia - come ha dichiarato al pm Antonella Politi della procura di Sanremo che ha in corso un´indagine per presunti abusi edilizi - e titolari di quote Bernardo Devia e Giuseppe Bianchi, ha iniziato i lavori per la realizzazione di una palazzina per dodici esclusivi alloggi, prezzo 10-12mila euro al metro quadro. Quasi tutti sono già stati venduti, ancora libero l´attico. Devia è un immobiliarista con partecipazioni in 30 società. Nel 2004 qualcuno sparò contro la saracinesca della sua agenzia, la Domus. La stessa che fu vittima di un insolito furto di documenti, nelle ore successive al clamoroso arresto dell´allora sindaco Flavio Parrini (il 25 gennaio la sentenza del processo che lo vede accusato assieme ad altri imputati). Due valigie di carte, rubate da ladri che poi le abbandonarono in un cassonetto dei rifiuti. Socio di Devia nella Lagest, è Giuseppe Bianchi ex presidente della Camera di commercio, potentissimo costruttore di Taggia finito in carcere con politici e professionisti nel corso di un´inchiesta per corruzione. Il caso Bagnabraghe («la procedura è regolare, se hanno commesso abusi sarà la magistratura a dirlo» spiega il sindaco Giovanni Bosio) non sarebbe forse mai esistito, se non fosse stato per le segnalazioni del blog su internet della Cgil di Imperia. E nonostante poco lontano, nel residence Grand Hotel, abbia casa un paladino dell´ambiente come Adriano Celentano. Il fatto è che, nel west di casa nostra, la sinistra non è che sia molto selvaggia. La questione morale è senz´altro servita ai tempi delle inchieste che spodestarono, a Sanremo, la giunta di Giovenale Bottini (prosciolto in sede di udienza preliminare), poi è passata di moda. E fino ad oggi, si è sentita poco anche Legambiente, altrove bellicosa e qui cooptata nel progetto di recupero delle aree ferroviarie della società Area 24, di cui è diventato consigliere Claudio Vaniglia, esponente dell´associazione. Eppure, le suggestioni non mancherebbero. Ad esempio, l´abbattimento dello storico ex teatro Zeni di Bordighera. Acquistato da una società di Piergiorgio Parodi - imprenditore che con la figlia Beatrice è a capo di un impero con il vento in poppa grazie alla realizzazione in serie di mega porti turistici - era soggetto a vincoli di Soprintendenza, che bloccavano un progetto per appartamenti e due sale cinematografiche. Un incendio dalle cause mai chiarite devastò il poco che era rimasto, semplificando la pratica edilizia. Oggi lo Zeni non esiste più, resteranno solo alcuni fregi che la Soprintendenza ha chiesto ai costruttori di rimontare all´interno della struttura. Un altro incendio (altrettanto misterioso e forse "intelligente" come lo definì Oscar Marchisio, intellettuale e candidato sconfitto, lo scorso anno, alle primarie per le provinciali), questo autunno ha semidistrutto Villa Sultana a Ospedaletti, una palazzina che ospitò il primo casinò italiano ed è anch´essa vincolata dalla Soprintendenza. La proprietà è di una società di Parodi, la Sapeco, in cui è amministratore anche Fausto Moreno, consulente del Casinò. Il consiglio comunale dell´epoca Parrini decise che doveva trasformarsi in struttura turistica ma il Prusst del ponente approvato dalla Regione, ha benevolmente concesso l´utilizzo a fini residenziali. La nuova amministrazione guidata da Eraldo Crespi, sta cercando di forzare la proprietà a scegliere la soluzione alberghiera, ma il parere regionale rema contro. E poi ci sono quei 10mila metri cubi aggiuntivi, oro colato per il Comune, «perché serviranno ai costruttori a pagare la sistemazione di un movimento franoso in quella zona che per le nostre casse è troppo oneroso». Sembra un contrappasso che queste colline ipercostruite, per essere difese abbiano bisogno di altro cemento. Ma il partito del mattone tende continui agguati alla giunta Crespi. Il sindaco ha denunciato alla magistratura i presunti tentativi di trasformare in appartamenti le strutture turistiche che dovranno sorgere assieme al nuovo porto di Baia Verde, mentre i ricorsi di un comitato di cittadini hanno bloccato al Tar un altro ambizioso progetto, i "Pieds dans l´eau", una palazzina appiccicata alla spiaggia pubblica. Il progettista era quell´architetto Sergio Maiga che ha firmato anche Bagnabraghe. Il professionista, tra i migliori della zona ha ottime entrature a destra come a sinistra nel sanremese, e lo stesso dicasi per i Parodi padre e figlia. Nessuno, infatti, ha mai speculato, politicamente, sul fatto che Parodi sia tra gli imputati (tentato favoreggiamento) del processo contro Flavio Parrini. D´altronde, nel west imperiese, chi non ha qualche vertenza da definire con la giustizia? Carlo Ghilardi, il re delle discariche, è indagato per usura nell´inchiesta su politica e mattoni del pm Marco Zocco. E tanto per confermare gli usi e costumi di queste latitudini, nei giorni scorsi il figlio Massimo, ha ricevuto un inquietante messaggio: otto pallottole. Se poi si condisce il tutto con altre inchieste in corso su varie pubbliche amministrazioni, con un delicato filone d´indagine dei finanzieri di Sanremo sui rapporti tra Nordiconad e imprenditori locali che fu alla base della nascita del centro commerciale Shopville di Taggia, con la mezza dozzina di roghi dolosi che hanno distrutto bagni marini e bar, ecco che sembrano scritte ieri, e non due anni fa, le parole di Anna Canepa, già pm dell´antimafia: «Le vicende in cui sono coinvolti gli amministratori di quest´area sono preoccupanti; stanno evidenziando il sopravanzare di gruppi imprenditoriali-politico-affaristici inclini ad abusare del potere pubblico per conseguire profitti illeciti». |
- Prev by Date: usa in somalia il gendarme planetario
- Next by Date: perchè bisognerebbe ripubblicizzare le autostrade
- Previous by thread: usa in somalia il gendarme planetario
- Next by thread: perchè bisognerebbe ripubblicizzare le autostrade
- Indice: