premio fai da te agli inceneritori



dal blog di beppe grillo 8 Novembre 2006
Premio fai da te degli inceneritori


La verità sta nell'onestà delle persone che ci portano l'informazione. Secondo Repubblica una "commissione indipendente" ha premiato l'ASM di Brescia per il miglior inceneritore del mondo. Pubblico in parte una lettera aperta diretta al presidente dell'ordine dei giornalisti lombardo di un cittadino bresciano che è in leggera controtendenza...

"Le scrivo per proporLe un correttivo ad un malcostume diffuso tra i giornalisti: la pubblicazione di notizie di successi scientifici o tecnici legati a grandi interessi privati, senza che sia disponibile la relativa documentazione scientifica o tecnica. Questa prassi scorretta asseconda la diffusione di notizie false o tendenziose che favoriscono grandi interessi privati ma spesso danneggiano il pubblico; soprattutto quando si tratta di temi relativi alla salute. L’esempio più recente è quello della notizia di un premio all’inceneritore dell’ASM di Brescia." [...]
"i giornalisti dovrebbero sempre ottenere una copia del rapporto scientifico sul quale si basa la notizia che comunicano al pubblico, e conservarla in archivio." [...] "con queste notizie “scientifiche” prima si cattura la fiducia del pubblico ad authoritatem, basandosi sul prestigio della scienza e di istituzioni o personaggi pubblici - in questo caso la Columbia University e il sindaco - poi, a posteriori, con il prestigio così ottenuto si giustifica quanto affermato." [...]
"Per esempio, se invece di limitarsi a passare e amplificare comunicati stampa si fosse controllato su Internet chi ha conferito il riconoscimento, si sarebbe facilmente appreso che l’ente premiatore, la WTERT della Columbia University, annovera la Martin GmbH tra gli “Sponsors and Supporting organizatons”. La Martin GmbH è tra i costruttori dell’inceneritore premiato. Sul sito della Martin GMBH, raggiungibile da quello della WTERT, si legge, sotto una bella foto dell’ inceneritore ASM, che in Italia la Martin è in partnership con la Technip, un’altra multinazionale. Un conflitto di interessi grande quanto un inceneritore: un conflitto non potenziale ma attuale, perchè la Martin, forte delle protezioni politiche agli inceneritori, intende partecipare, come afferma nel suo sito sempre sotto la foto dell’inceneritore di Brescia, alla costruzione di altri impianti; impianti che in Italia sono già stati programmati, superando, con le tecniche di pubbliche relazioni e a volte con l’uso della forza, le opposizioni che provengono dai comitati di cittadini e da esperti qualificati. La Technip sta già partecipando ad un impopolare piano del presidente Cuffaro di costruzione e gestione di inceneritori in Sicilia."[...]
"gli interessi del business degli inceneritori, impianti poco graditi in altre nazioni, [...] sono state “sbaragliate” dall’Italia in questa gara a chi è più bravo a bruciare la mondezza." [...] "I giornalisti dovrebbero considerare di stabilire (o ribadire) il principio di non rendere pubbliche notizie di successi scientifici la cui documentazione tecnica non è stata resa pubblica in forma adeguata." [...] "Oggi i numeri hanno assunto un valore mistico: poiché nelle misure compaiono numeri, si attribuisce alle misure la certezza della matematica pura. [...] Si dimentica che “figures don’t lie, but liars can figure”." [...]
"Brescia ha ottenuto incontestabilmente i record per la produzione e lo smaltimento dei rifiuti, così come un tempo Prato era la capitale degli stracci. Brescia ha anche una mortalità generale e una mortalità per cancro tra le più elevate in Italia, [..] ma insegna agli altri come ridurre i cancerogeni ambientali." [...] "L’azienda e il Comune rifiutano la Valutazione di impatto ambientale, tanto da configurare una situazione nella quale l’assessore comunale dei Verdi viene scavalcato a sinistra dagli organi di controllo pubblici della UE, notoriamente più che rispettosa degli interessi capitalistici" [...]
"La diffusione di notizie come questa del premio è una delle due facce della manipolazione. L’altra è la soppressione delle verifiche e delle voci critiche; un autentico servizio, necessario a quelle imprese di grandi dimensioni, spesso multinazionali, che impongono prodotti eticamente sensibili." [...] "Questa rete non si tira indietro se occorre screditare, boicottare e intimidire qualche singolo che potrebbe smentire le versioni ufficiali con le sue critiche."
Francesco Pansera