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Re: le cittą dietro la speculazione
- Subject: Re: le cittą dietro la speculazione
- From: Lorenzo Dellacorte <l_coortis at yahoo.it>
- Date: Mon, 13 Feb 2006 13:54:42 +0100 (CET)
L'urbanistica non è fai-da-te, ma è pilotata dalle giunte, che nel caso delle grandi città sono gestite dai diesse, compresa Roma. Ed ecco che si chiude il cerchio Riccucci-Fiorani-Consorte con spiegazione delle misteriose consulenze! --- ANDREA AGOSTINI <lonanoda at tin.it> ha scritto: > da Eddyburg > > Ricucci style. La città dietro la speculazione > Data di pubblicazione: 09.02.2006 > > Autore: Berdini, Paolo > > Intrecci tra vicende finanziarie e speculazione > sulla città, in un articolo sul n. 2 (febbraio 2006) > del mensile Carta > > Il coinvolgimento del vertice Unipol nella > speculazione finanziaria del 2005 sta provocando un > salutare ragionamento sul mantenimento di un profilo > etico da parte della sinistra nei suoi rapporti con > il mondo economico e dell’impresa. Speriamo che in > tempi brevi anche l’atteggiamento culturale sui > problemi delle nostre città sia analogamente > sottoposto ad un severo giudizio critico al fine di > ritrovare un profilo pubblico nelle trasformazioni > delle città non condizionato dalla rendita fondiaria > e ricostruire così una cultura riformatrice nuova. > Sono due le motivazioni che impongono questa > revisione critica. La prima è di carattere > strutturale, poiché la grande saga dell’estate > finita in questi giorni sotto il vaglio della > magistratura vede protagonisti e alleati > spregiudicati finanzieri e operatori del mercato > edilizio. Una volta sarebbero stati chiamati > speculatori; oggi si chiamano immobiliaristi. Non > deve essere un caso che in quest’ultimo periodo si > siano crete enormi plusvalenze economiche nel > comparto edilizio. Il sistema Italia è come noto > caratterizzato da gravi segni di perdita di > competitività dei comparti produttivi mentre si > riduce la quota di mercato delle aziende incapaci > per dimensione e caratteristiche a collocarsi nel > segmento dell’innovazione tecnologica. > In questo quadro sconfortante, il comparto del > mattone non solo resiste, ma ha fatto incamerare > ricchezze così gigantesche da consentire ad alcuni > di questi speculatori di ambire a delineare una > nuova classe dirigente del paese. E, ricordiamo, è > stato solo per un caso che non è riuscita nella > scalata al cielo. Chiediamoci dunque quali siano i > motivi che hanno consentito alla speculazione > edilizia di guadagnare somme vertiginose. > Il primo gruppo di cause risiede nei sistematici > provvedimenti legislativi varati dal governo > Berlusconi cu cui Carta si è più volte occupata. > Riprendiamone solo i titoli, rinviando ai precedenti > articoli per gli approfondimenti. Con il > provvedimento a favore del rientro dei capitali > illegalmente esportati sono stati fatti rientrare > oltre 70.000 milioni di euro, un quinto del prodotto > interno lordo del sistema italia! Il successivo > provvedimento di vendita del patrimonio immobiliare > pubblico ha creato una linea di investimento > privilegiato a quegli ingenti capitali. Il condono > edilizio ha ulteriormente dirottato verso il > comparto edilizio le attenzioni degli investitori. > Il taglio della finanza locale ha infine > irreversibilmente spinto le attenzioni delle > amministrazioni locali verso la valorizzazione > immobiliare. E’ infatti noto che la legge sulla > cartolarizzazione degli immobili pubblici prevedeva > espressamente che una parte delle plusvalenze > realizzate nel comparto urbano tornassero nelle > esangui casse dei comuni. > Ma è il secondo gruppo di cause a preoccupare > ulteriormente e a rendere indispensabile l’apertura > di una fase di riflessione critica. Insieme al > disegno d’insieme delineato dal governo Berlusconi, > a livello locale –e la maggior parte dei comuni sono > governati dalla sinistra- nel campo del governo del > territorio è andata avanti la sostanziale > cancellazione dell’urbanistica lasciando spazio al > trionfo della iniziativa privata. A parte alcune > regioni più rigorose, sono sempre meno i comuni che > disegnano il futuro urbano attraverso lo strumento > del piano regolatore. La maggior parte ha dato il > via ad una vertiginosa fase di contrattazione > urbanistica che si basa su una millantata e > inesistente impresa privata. > Di quali ingredienti fosse costituita questa impresa > ce lo dicono i verbali della Guardia di Finanza che > ha indagato sui rapporti tra “l’immobiliarista” > Ricucci e il presidente della potentissima > Confcommercio Sergio Billè. > La Guardia di Finanza scopre che l’edificio di via > Lima a Roma viene valutato il 29 dicembre 2004 12,4 > milioni di euro, quando passa dall’Immobiliare Il > Corso di proprietà di Fiorani alla Magiste Real > Estate di Ricucci. Il valore è basso per la zona, > una dei quartieri più signorili della capitale, e > viene motivato con il fatto che l’edificio è abitato > da inquilini e per averne piena disponibilità > bisogna liberarlo. Niente paura, la liberalizzazione > selvaggia del mercato dell’affitto ha spianato la > strada alla proprietà immobiliare e tempo qualche > mese e l’intraprendente e ben introdotto Ricucci > riesce a liberare l’immobile. Gli inquilini vengono > allontanati il 26 gennaio 2005. Appena due mesi dopo > la Magiste R.E vende l’intero edificio alla Magiste > Real Estate Property per un valore di 35 milioni. A > suggello della spericolata conduzione sempre nel > 2005 la Confcommercio firma un contratto di acquisto > dell’immobile per un importo (comprensivo del costo > di ristrutturazione) di 60 milioni di euro. > Con l’urbanistica fai-da-te la proprietà immobiliare > decide la migliore destinazione d’uso a prescindere > dai piani regolatori; può cacciare di casa famiglie > di residenti in pochi mesi. E in questo modo i > trafficanti di immobili possono dunque realizzare in > pochi mesi plusvalenze pari a 50 milioni di euro. > Plusvalenze di importo simile a quelle guadagnate > con la speculazione finanziaria e –come essa- non > producono un posto di lavoro aggiuntivo. Durante i > cinque anni del governo delle destre l’Italia si è > affermata come il paradiso della speculazione. Tocca > al fronte progressista dimostrare che c’è un altro > futuro. ___________________________________ Yahoo! Mail: gratis 1GB per i messaggi e allegati da 10MB http://mail.yahoo.it
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- le città dietro la speculazione
- From: "ANDREA AGOSTINI" <lonanoda at tin.it>
- le città dietro la speculazione
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