taranto confermate in cassazione le condanne ad emilio riva



da repubblica ed bari di venerdi 30 settembre 2005

La Cassazione intanto ha restituito i parchi minerari
Lavoro e sicurezza all´Ilva Taranto, cinquemila in corteo

Oltre cinquemila persone sono scese in piazza a Taranto per aderire allo sciopero generale proclamato da Cgil, Cisl e Uil sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei metalmeccanici. Il capoluogo ionico è stato scelto quale città simbolo del malessere della categoria, perché sempre più spesso teatro di tragiche morti e incidenti gravissimi proprio negli stabilimenti siderurgici dell´Ilva. A chiudere la manifestazione delle tute blu è stato il segretario nazionale della Fiom Cgil, Giorgio Cremaschi, che per il 20 ottobre ha annunciato una nuova protesta unitaria «per lanciare la vertenza sicurezza».
Intanto mercoledì la Cassazione ha rimesso nella piena disponibilità dell´Ilva i parchi minerari confiscati un anno fa. A deciderlo è stata la terza sezione penale della Suprema Corte, che ha annullato la sentenza di appello emessa il 10 giugno 2004, nei confronti dell´azienda nella parte in cui prevedeva la confisca dei parchi in relazione al processo per inquinamento atmosferico provocato dalle polveri sparse sulla città. La Cassazione ha annullato anche la sentenza di secondo grado nella parte in cui prevedeva il risarcimento dei danni a Legambiente, unica parte civile rimasta in giudizio. Confermate invece le condanne al patron dell´Ilva, Emilio Riva, e al direttore dello stabilimento siderurgico di Taranto, Luigi Capogrosso, condannati in appello a sette mesi di arresto (convertiti in una pena pecuniaria di 7.980 euro a testa).
(il. fi.)