[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Rubòcrati di sinistra affermano: meglio salvare Bankitalia
- Subject: Rubòcrati di sinistra affermano: meglio salvare Bankitalia
- From: "Max" <max at ocdbgroup.net>
- Date: 2 Aug 2005 00:57:09 -0000
BANKITALIA: PER I DS DIMISSIONI FAZIO 'OPPORTUNE' - ANSA, 1 agosto 2005 http://www.ansa.it/main/notizie/rubriche/approfondimenti/200508012014335704 87.html ROMA - La polemica attorno ad Antonio Fazio non chiude per ferie, ma anzi vive un momento particolarmente delicato a causa delle polemiche sulle intercettazioni, per le quali si potrebbe arrivare allo scontro fra il Senato e la Procura della Repubblica di Milano, ed e' al centro di proteste bipartisan per la violazione del segreto sulle indagini. Marcello Pera questa sera ha rilanciato chiedendo al procuratore Capo di Milano e al presidente del tribunale di milano ''le informazioni in loro possesso'' affinche' ''gli organi competenti del Senato possano valutare se siano state rispettate le prerogative dell'assemblea di palazzo Madama''. Questo passo nonostante il capo dei pm milanesi Manlio Minale avesse liquidato poco prima, come ''illazioni prive di fondamento'' quelle secondo cui sarebbero stati intercettati dei parlamentari. Intanto Giovanni Crema, presidente della giunta per le immunita' del Senato, sottolinea che prima di poter prendere qualsiasi iniziativa, bisognera' aspettare di vedere gli atti giudiziari. Il confronto si concentra quindi attorno alla posizione del governatore della Banca d'Italia. Fazio mostra, infatti, di voler restare al proprio posto negando di aver fatto gravi errori, e il mondo politico cerca una soluzione per quello che resta un problema molto delicato, che induce alla prudenza. Mentre quindi Silvio Berlusconi approfitta delle contemporanee presenze in Sardegna per incontrarsi prima con Umberto Bossi e poi con Giulio Tremonti, in vista del Consiglio dei ministri di mercoledi' con l'attesa relazione del ministro Domenico Siniscalco, dai Ds arriva una presa di posizione che, per bocca di Vannino Chiti, evoca esplicitamente le dimissioni del governatore. Dimissioni, precisa Chiti, che non sono reclamate, ma che sarebbero ''opportune'' per evitare ripercussioni negative sulla banca centrale. Inoltre, per i Ds, le decisioni di Fazio non esauriscono il problema di riorganizzare il sistema dei controlli sul sistema bancario. Infatti, nota Chiti, i nodi da sciogliere riguardano le regole, e cioe' la necessita' di porre un termine al mandato del governatore, di assegnare all'antitrust poteri di controlli oggi della Banca d'Italia, e di rafforzare quelli della Consob. Considerazioni che Chiti accompagna ad una netta condanna della diffusione delle intercettazioni, per le quali il coordinatore della segreteria Ds auspica punizioni esemplari ai responsabili. Nel centrosinistra si va cosi' rafforzando una posizione, espressa ad esempio anche da Enrico Boselli, dello Sdi, di critica esplicita a Fazio, di rifiuto verso l'uso delle intercettazioni come arma di pressione, e di auspicio per un'intesa con la maggioranza per la ridefinizione delle regole del sistema. Queste posizioni hanno una certa compatibilita' con quelle espresse dal deputato di Forza Italia Giorgio Jannone, disponibile a ragionare sull'introduzione di un termine al mandato del governatore (come criterio generale e non, precisa Jannone, come misura ad personam contro Fazio) e convinto del fatto che debba essere il Parlamento, e non la magistratura ne' tanto meno una ''caccia alle streghe'' alimentata dalle intercettazioni, a decidere del futuro della Banca d'Italia. E' comunque presto per poter dire se questa potenziale convergenza di posizioni avra' una traduzione concreta, magari alla ripresa dell'attivita' parlamentare quando sara' discussa la legge sulla tutela del risparmio. I giochi nella maggioranza restano infatti aperti, mentre nell'opposizione non tutti sembrano interessati a condividere con la maggioranza la responsabilita' di gestire questa situazione. Arturo Parisi, capofila degli ulivisti della Margherita, mette apertamente in guardia dalla possibilita' che sulla Banca d'Italia si apra una trattativa politica fra maggioranza e opposizione paragonabile alle vicende della Rai, mentre per Paolo Cento, dei Verdi, le riforme necessarie, a cominciare dal mandato a termine per il governatore, dovranno aspettare la prossima legislatura, e l'attesa maggioranza di centro sinistra. In ogni caso, aggiunge Marco Rizzo, del Pdci, e' ora che la politica esca dalla posizione di ''ancella'' dell'economia e si assuma le sue responsabilita'.
- Next by Date: regalini agli amici
- Next by thread: regalini agli amici
- Indice: