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rapporto sulla mobilità in 50 città nel mondo
- Subject: rapporto sulla mobilità in 50 città nel mondo
- From: "ANDREA AGOSTINI" <lonanoda at tin.it>
- Date: Sat, 2 Jul 2005 22:21:09 +0200
da ecodallecittà.it
sabato 28 maggio 2005 congresso a roma dell' Unione Internazionale Trasporto Pubblico Il progetto Mobility in Cities Database (MCD), è una raccolta di indicatori della mobilità urbana relativi a 50 città del mondo con riferimento all'anno 2001, che scatta un'istantanea della mobilità di oggi. L'analisi dei dati ha permesso di studiare in modo approfondito i legami che esistono tra urbanistica, uso dei vari modi di trasporto e performance del sistema trasporti. MCD è un'importantissima fonte di informazioni per le organizzazioni interessate alle problematiche legate alla mobilità e per i responsabili delle politiche urbanistiche e in materia di trasporto. Questo progetto è un'iniziativa UITP ed è stato realizzato con il sostegno di numerosi operatori e autorità del trasporto pubblico. I principali risultati del progetto: 1. Il contesto del trasporto urbano Grazie ai dati raccolti, possiamo innanzitutto avere un'idea chiara di quelle che sono le principali tendenze della mobilità e le principali trasformazioni urbane che incidono sulla nostra mobilità. - Il tasso di motorizzazione sta crescendo - Il tasso di motorizzazione nelle aree urbane è aumentato dell'11% (da 400 a 445 auto ogni 1000 persone) tra il 1995 e il 2001. - Ad un insieme di fattori economici, culturali e politici sono imputabili le significative variazioni del tasso di motorizzazione da città a città. L'Italia presenta alcuni dei tassi di motorizzazione più alti del mondo con circa 690 auto ogni 1000 persone a Roma. D'altro canto, il tasso di motorizzazione è basso a Copenhagen e Singapore, dove le tasse a carico dei veicoli sono alte, e a Berlino e Newcastle per ragioni economiche. Il tasso di motorizzazione ha continuato a crescere nelle città dell'est europeo, ma ad un ritmo più basso rispetto a quello registrato negli anni Ottanta. A Bruxelles il tasso di motorizzazione è leggermente al di sopra della media con 500 auto ogni 1000 persone. - L'aumento del tasso di motorizzazione rappresenta ovviamente una sfida per il trasporto pubblico, ma vale la pena sottolineare che città come Roma o Praga sono riuscite a mantenere alti livelli di utilizzo dei mezzi pubblici nonostante l'alto tasso di motorizzazione. - Le tendenze in atto in materia di destinazione del territorio e modalità di spostamento rappresentano delle sfide per il trasporto pubblico - L'urbanizzazione selvaggia è in aumento: la popolazione si sta espandendo verso le periferie, in aree a bassa densità abitativa. Di conseguenza, la densità urbana in Europa è passata da 50 a 47 abitanti per ettaro tra il 1995 e il 2001 (un calo del 6% in 6 anni). Città scandinave, come Oslo e Helsinki, e svizzere, come Zurigo e Berna, sono riuscite a mantenere livelli di densità constanti soprattutto grazie ad un'adeguata integrazione delle politiche di pianificazione dei trasporti e di destinazione del territorio. L'urbanizzazione selvaggia rappresenta un'altra sfida per il trasporto pubblico che deve adattare l'offerta di servizi per gestire le aree a bassa densità abitativa. - I motivi e gli orari degli spostamenti si stanno diversificando e richiedono un approccio ad hoc. Oltre agli spostamenti casa-lavoro, è aumentato il numero degli spostamenti legati al tempo libero e ciò richiede una copertura geografica più estesa e fasce orarie appropriate. - Le reti del trasporto pubblico continuano ad espandersi - In media, gli investimenti nelle reti del trasporto collettivo urbano sono rimasti costanti nel periodo 1991-2001 ovvero pari allo 0,45% del PIL urbano. Gli investimenti sono aumentati di un massimo dell'1,2% del PIL urbano nelle città in cui sono stati avviati importanti progetti di ferrovia urbana. - Una parte significativa delle somme investite nel trasporto pubblico negli anni 1997-2001 è stata destinata all'ampliamento delle reti ferroviarie urbane. L'estensione della rete metropolitana di Madrid (50 km in 6 anni) è particolarmente rimarchevole. Altri importanti progetti sono stati realizzati a Singapore, Vienna, Helsinki, Copenhagen, Roma, Londra, Parigi e Lille per quanto riguarda la metro, e a Lione, Nantes e Ginevra per quanto riguarda la ferrovia leggera. Vale la pena notare che in città come Marsiglia, Bologna o Oslo, dove gli investimenti sono stati relativamente esigui negli anni 1997-2001, dopo di allora sono stati avviati o programmati importanti progetti. - In varie città, quali Madrid, Vienna, Budapest e Singapore, le somme investite nel trasporto pubblico sono state superiori a quelle spese per l'ampliamento e la manutenzione della rete stradale negli anni 1997-2001. 2. La quota di mercato del trasporto urbano - La quota di mercato del trasporto urbano è rimasta stabile - Nonostante il difficile contesto descritto in precedenza, il trasporto pubblico è riuscito ad incrementare la propria clientela di circa il 4,5% e a mantenere la propria quota di mercato intorno al 27% degli spostamenti con mezzi meccanici e a motore. 1995 2001 Numero di spostamenti con mezzi pubblici/persona* 325340 Quota modale del TP (spostamenti con mezzi meccanici e a motore)27,626,8 *inclusi i non residenti - Contemporaneamente, la quota di mercato delle auto private è leggermente aumentata e il numero delle persone che si spostano a piedi o in bicicletta è diminuito. - A Bruxelles e Roma, gli spostamenti con i mezzi pubblici hanno rappresentato rispettivamente il 18,6% e il 26,3% degli spostamenti con mezzi meccanici e a motore nel 2001. - Più trasporto pubblico significa costi ridotti e minore consumo energetico - Nelle città con una quota maggiore di trasporto pubblico e di spostamenti a piedi e in bici, il costo del trasporto per la comunità (in % del PIL) e il consumo energetico per il trasporto passeggeri sono più bassi. Il costo del trasporto per la comunità è il risultato della somma del costo di esercizio del trasporto pubblico, degli investimenti nel trasporto pubblico, delle spese per la rete stradale e del costo legato all'uso delle auto private. Quota modale di TP,
spostamenti a piedi e in bici> 55%tra 40 e 55 %tra 25 e 40%< 25% Costo del trasporto per la comunità (in % del PIL)6,3%8,8%10,2%12,5% Consumo energetico per persona all'anno (MJoules)11.90014.60019.10055.000 - Nelle città dove la quota del trasporto pubblico è maggiore, come Helsinki o Singapore, il costo del trasporto per la comunità è pari alla metà rispetto a quello registrato a Newcastle o Chicago, dove la quota modale dell'auto privata è molto più alta. Questa differenza corrisponde ad un risparmio di 2.000 euro all'anno per abitante. - Analogamente, il risparmio energetico nel confronto tra le città con un forte quota modale di trasporto pubblico e le città dove l'uso dell'auto privata è preponderante è pari a circa 400-500 kg di benzina all'anno per abitante. - A ciò si aggiunge che le città che sono riuscite a mantenere o ad incrementare la quota modale di trasporto pubblico tra il 1995 e il 2001 hanno sperimentato un calo del costo del trasporto per la comunità (in % del PIL). Quota modale di trasporto pubblico (spostamenti con mezzi meccanici e a motore)Costo del trasporto per la Comunità (in % del PIL) 1995200119952001 Ginevra18,821,710,29,37 Helsinki34,534,66,275,61 Londra23,926,88,517,52 Madrid23,429,112,210,4 Vienna43,246,66,886,55 - Misure adeguate contribuiscono a mantenere e ad incrementare la quota modale di trasporto pubblico - L'attrattiva del trasporto pubblico è influenzata in modo determinante dalla sua capillarità (v. veicoli/km per ettaro nella tabella che segue). - Un altro fattore fondamentale in questo senso è la velocità relativa dei mezzi pubblici. Mentre nelle città dove la velocità dei mezzi pubblici è maggiore rispetto a quella delle auto private lo split modale è generalmente superiore al 30%, nelle città dove la velocità delle auto è superiore del 75% rispetto a quella del trasporto pubblico, lo split cala a meno del 10%. Il ricorso a corsie riservate o preferenziali per il trasporto pubblico si è rivelato una misura essenziale per incrementare la velocità commerciale dei mezzi pubblici (v. lunghezza delle corsie riservate e velocità commerciale nella tabella che segue). - Una tariffazione e un controllo adeguati dell'offerta di parcheggi nei centri urbani rappresentano un altro modo efficace per incentivare i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici (v. numero dei parcheggi / 1000 posti di lavoro nel CBD nella tabella che segue). RomaLondraParigiMadridBerlinoHelsinki SingaporeViennaPraga Quota modale TP*26,526,827,529,133,634,645,346,654,2 Veicoli/km TP per ettaro4430863034104730675055201150071205960 Velocità commerciale TP (km/h)27,734,630,930,729,132,928,627,028,6 Corsie riservate TP (km/milione abitanti)1191761529319810230185235 Parcheggi ogni 1000 posti di lavoro nel CBD18085185(185)n.a.38518022545 * % degli spostamenti con mezzi meccanici e a motore 2. Altre considerazioni di carattere socio-economico - Per ogni passeggero/km, il trasporto pubblico consuma 2,2 volte meno energia delle modalità di trasporto private (consumo energetico alla fonte) ed è 1,5 volte meno costoso. Questo dato include soltanto i costi diretti. Se si prendono in considerazione altri effetti esterni (costo della congestione, incidenti, inquinamento, ecc.), l'efficienza del trasporto pubblico appare ancora più alta. - Il settore del trasporto pubblico è riuscito a controllare i costi di produzione nel periodo 1995-2001, nonostante il difficile contesto descritto sopra. Valore nel 2001 (0,01 EUR)Variazione Annua (%) tra il 1995 e il 2001 Costo dei veicoli/km366+ 1,0% Costo dei passeggeri/km20,1+0,5% Costo della corsa105+1,3% Ricavi da traffico a corsa*54,7+2,3% *escluso il rimborso delle tariffe agevolate - Le città dove è minore il costo del trasporto per la comunità sono spesso quelle dove gli investimenti nel trasporto pubblico sono stati più ingenti. Singapore e Vienna ne sono un chiaro esempio. 4. Raccomandazioni - Controllo dell'urbanizzazione selvaggia mediante un'adeguata politica di pianificazione, integrazione di urbanistica e trasporto pubblico, rivitalizzazione dei centri urbani e misure restrittive in materia di parcheggi. - Migliore equilibrio nell'uso dei modi di trasporto attraverso la destinazione di spazio urbano al trasporto pubblico e ai modi di minore impatto, sistemi per il controllo dell'accesso al centro quali la tassa sull'ingresso al centro storico, e le politiche in materia di parcheggi. - Sostegno al trasporto pubblico mediante investimenti costanti, creazione di autorità organizzatrici con più ampie responsabilità, istituzione di corsie riservate e preferenziali per il trasporto pubblico. |
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