AIDS: GLOBAL FUND, ITALIA MISTIFICA REALTA'



Comunicato stampa di Vittorio Agnoletto

AIDS: FONDO GLOBALE, ITALIA MISTIFICA REALTA’
Il governo non ha ancora versato i 100 milioni promessi per il 2004 e per
il 2005 sono previsti 20 milioni in meno rispetto l’impegno del G8 di Evian

Roma, 20 giugno 2005 – A seguire il commento dell’on. Vittorio Agnoletto,
ex presidente della Lega italiana per la lotta all’AIDS, alle dichiarazioni
del direttore della Cooperazione allo sviluppo, Giuseppe Deodato, che oggi
ha presentato lo spot sul Fondo Globale per la lotta contro l’AIDS, la
tubercolosi e la malaria:

“Si è parlato di un contributo italiano di 180 milioni di euro per il 2005,
100 milioni già stanziati e 80 in arrivo. In realtà i 100 milioni approvati
il 16 marzo scorso (ma non ancora inseriti nel bilancio statale) non sono
altro che i 100 milioni dovuti dall’Italia per l’anno 2004, che dovevano
essere versati entro il settembre scorso e che hanno comportato anche la
riduzione della quota USA al fondo. Gli 80 milioni indicati da Deodato come
risorse aggiuntive sono addirittura inferiori di 20 milioni rispetto
all’impegno di altri 100 milioni per il 2005 già preso al vertice G8 di
Evian (Canada) due anni fa .

Non ho ovviamente nulla contro il  lancio di una campagna TV e stampa per
sensibilizzare i cittadini italiani sulle attività del Fondo globale ma non
posso accettare alcuna mistificazione della realtà che riguarda milioni di
malati nel Sud del mondo.

Nel 2001 i Paesi del G7 si erano impegnati a raggiungere entro il 2005 un
finanziamento “a regime” di 10 miliardi di dollari all’anno tramite il
Fondo, ma finora sono stati materialmente raccolti poco più di 3 miliardi
di dollari e pochi altri sono quelli che i sette grandi si sono impegnati a
versare.

Viste le cifre in questione, nonostante l’innovazione da esso
rappresentata, il Fondo Globale si può quindi considerare nulla di più che
un’arma spuntata nella lotta al virus HIV/AIDS, alla tubercolosi e malaria.
I risultati raggiunti ne sono una riprova: le 200 mila persone che ricevono
cure anti-AIDS tramite i progetti del Fondo rappresentano infatti solo il
3,3% di quelle stimate come aventi bisogno dall’OMS, Organizzazione
mondiale della sanità.

Oltre la questione fondamentale dei brevetti farmaceutici e del WTO, il
motivo di questo fallimento internazionale risiede proprio nella continua
disattesa delle promesse di finanziamento fatte dai G7 e dagli altri Paesi
cosiddetti sviluppati. Si va avanti a colpi di spot e quello di oggi è
stato l’ennesimo atto.

Stiamo assistendo a un vero e proprio gioco delle tre carte in cui questi
100 milioni vengono annunciati ogni sei mesi e poi immancabilmente
tagliati. Di taglio in taglio l’Italia, con lo 0,15% del PIL, è arrivata
all’ultimo posto nella classifica degli Aiuti allo sviluppo. Ma questo
nessuno spot governativo si azzarda a dirlo”.