Re: 2005: Facciamoci le vacanze a spese di Bankitalia e della BCE!!!



Caro Stefano Piantoni,
certo che è possibile. Più gente lo farà e
più diventa una cosa seria. Per esempio,
siamo stati noi di "sovranità monetaria"

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a preparare la citazione che l'ADUSBEF ha
fatto alla Banca d'Italia (vedi copia sotto).

Io ho presentato una denuncia a OLAF, la polizia
europea antifrode [perché attualmente tutti gli
euro in circolazione sono da considerarsi
contraffatti e tutte le banche che operano in
regime di riserva frazionaria sono in bancarotta
tecnica].

Buon divertimento,

Marco
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UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE DI LECCE
ATTO DI CITAZIONE

Il signor DE GAETANIS Giovanni, associato ADUSBEF Onlus  , (...), nato a 
(...) e residente in (...) alla via (...), rappresentato e difeso, giusta 
procura a margine del presente atto, congiuntamente e disgiuntamente 
dall’avv. Antonio Tanza e dall’avv. Domenico De Simone, ed elettivamente 
domiciliato in Lecce alla via Martiri d’Otranto n. 4 presso e nello Studio 
dell’avv. Antonio Tanza
PREMESSO
- che l’esponente è Cittadino Italiano, ed è altresì, facente parte 
dell'Unione Europea;
- attualmente, l'emissione dell'Euro, nuova Moneta del circuito 
comunitario, è stata affidata alla Banca Centrale Europea, della quale le 
singole Banche Centrali dei Paesi Membri sono divenute articolazione su 
base nazionale, munite di legittimazione processuale passiva;
- ciò posto, la mera funzione di emissione va distinta da quella del 
prestito di denaro, sul decisivo rilievo che la prima ha finalità meramente 
tipografica e di conio, mentre la seconda presuppone la qualità di 
proprietario del bene, oggetto del prestito;
- pertanto, prestare denaro è prerogativa esclusiva del proprietario;
- che la BCE emette denaro prestandolo, recte addebitandolo alla 
collettività comunitaria, in assenza di alcuna norma che la riconosca 
proprietaria del bene giuridico moneta;
- che l'emissione della Moneta, attraverso il prestito, poteva ritenersi 
legittima quando la Moneta era concepita come Titolo di Credito 
Rappresentativo della Riserva, e, per ciò stesso, convertibile in oro, a 
richiesta del portatore della banconota;
- infatti, solo in detta ipotesi, la Banca Centrale poteva affermarsi 
proprietaria della Moneta, in quanto titolare della Riserva Aurea;
- tuttavia, una volta abolita la convertibilità e la stessa Riserva -  
anche nelle transazioni delle Banche Centrali - avvenuta con la fine degli 
accordi di Bretton Woods il 15 agosto 1971, la Banca di Emissione non è più 
proprietaria della Moneta, ma, ciònonostante, continua a comportarsi come 
se lo fosse, in quanto persevera nell'emettere Moneta, prestandola;
- al contrario, attualmente, il valore della Moneta nasce solo per 
convenzione sociale della Collettività, analogamente a quello che avviene 
per il francobollo di antiquariato, che ha valore per convenzione, e senza 
Riserve auree;
- infatti, la Moneta è misura del valore, ed è necessariamente anche valore 
della misura, in quanto ogni unità di misura ha la qualità corrispondente a 
quella dell'oggetto misurato, ed è creata dalla convenzione sociale;
- per tanto, la Moneta è un bene di Proprietà della Collettività, che 
accettandola, ed a causa della sola accettazione, crea il valore indotto, 
incorporandolo nel simbolo Monetario;
- è evidente che il predetto valore Monetario nasce a costo nullo, per 
convenzione, ad eccezione delle sole spese di stampa;
- peraltro, la Moneta deve avere la qualità della rarità, perché ogni unità 
di misura deve avere la qualità corrispondente a quella dell'oggetto 
misurato (ecco perché anche la Moneta come misura del valore, e valore 
della misura dei beni economici, è un bene economico);
- l'attuale sistema è affetto da una gravissima patologia, con gravissimi 
danni per tutte le collettività nazionali, in quanto la Banca Centrale 
Europea dovrebbe emettere la Moneta, accreditandola, mentre ha 
illecitamente trasformato la Collettività da proprietaria in debitrice del 
proprio denaro, in un ammontare del debito non dovuto, pari a tutto il 
denaro in circolazione;
- in conseguenza di tale illecito comportamento, il costo del denaro per la 
Collettività, è pari al 200%, oltre agli interessi, e agli accessori tutti, 
così da configurare l'aggressione della grande usura delle Banche Centrali, 
in danno delle Collettività Nazionali;
- il nocumento, subito dal singolo Cittadino, è pari alla quota di Debito 
Pubblico indicata come gravante sul singolo componente della Collettività, 
mentre questi è creditore di tale somma, in conseguenza della perdita della 
Proprietà della Moneta, e dell'equivalente debito dovuto. 
Pertanto, l'esponente - come in Atti rappresentato, domiciliato, e difeso
C I T A 
la Banca Centrale Europea, e, per essa, la locale articolazione, 
individuata nella Banca Centrale d'Italia S.p.A., in persona del 
Governatore legale rappresentante p. t. corr. per la Carica presso la Sede 
della Società in Roma alla Via Nazionale, 91, a comparire innanzi al 
designando Giudice di Pace di Lecce, via Brenta, all’udienza che si terrà 
il giorno 25.10.2004, ore 9.30 c.c., con l’invito a costituirsi nei modi e 
termini di legge con espresso avvertimento che non costituendosi 
incorreranno nelle decadenze si procederà in loro contumacia, per ivi 
sentire accogliere le seguenti
CONCLUSIONI
Piaccia all'illustrissimo Giudice di Pace di Lecce, contrariis reiectis, in 
accoglimento della domanda, così provvedere: 
accertare e dichiarare che la Proprietà della Moneta è della Collettività 
Nazionale ed Europea, mentre la Banca Centrale ha unicamente il compito di 
provvedere alla stampa. 
In conseguenza di ciò, dichiarare che l'intera Massa Monetaria in 
circolazione è di proprietà dei componenti dell'Unione Europea, e che, per 
l'effetto, il Debito Pubblico non esiste, dovendosi, al contrario, 
ritenerlo Credito Pubblico. 
In conseguenza di ciò, condannare l'Istituto di Emissione al risarcimento 
della somma, forfettariamente indicata, di Euro 1.100,00, con espressa 
rinuncia al sovrappiù, prudenzialmente indicata quale danno per le causali 
di cui in narrativa, ovvero in quella somma maggiore o minore che sarà 
ritenuta di giustizia, nei limiti della competenza del Giudice adito. 
Condannare, altresì, il convenuto al pagamento delle spese, diritti ed 
onorari di causa.
Si dichiara ai sensi delle vigenti norme che il valore della causa è 
contenuto in euro 1.100,00.
In via istruttoria:
Si producono: 
1)	Copia della Carta d’Identità del Sig. Giovanni DE GAETANIS e 
Certificato di Residenza, con l'attestazione della Nazionalità e della 
Cittadinanza.
2)	G. Auriti “Applicazione di una teoria dell’utilità ad una teoria 
del diritto e delle persone giuridiche” estratto dagli atti del 2° 
Congresso Nazionale di Filosofia del Diritto (Sassari, 2 giugno 1955 ), 
Milano, Giuffrè, 1956;
3)	G. Auriti “L’ordinamento internazionale del sistema monetari”, 
Teramo, Edigrafital, 1996;
4)	G. Auriti “ Il valore del Diritto”, Teramo, Edigrafital, 1996;
5)	G. Auriti “Il paese dell’utopia”, Chieti, Tabula Fati, 2002;
riservati i mezzi di prova.
Lecce, ………………………, 
Avv. Antonio Tanza 

Avv. Domenico De Simone


RELATA DI NOTIFICA
A distanza, come in Atti, Io, sottoscritto, Messo Notificatore presso il 
Giudice di Pace di Lecce, ho notificato copia del su esteso Atto di 
Citazione, conforme all'originale, alla Banca Centrale Europea, presso la 
sua articolazione della Banca Centrale Italiana S.p.A., in persona del 
Governatore Leg. Rapp. P. T. Corr. per la carica, presso la Sede in Roma, 
alla Via Nazionale, n. 91, e ciò ho fatto mercè spedizione in plico 
raccomandato come per legge, oggi