terra futura schede in vista del grande appuntamento di firenze



da terrafutura.it
giovedi 31 marzo 2005 
 
GOVERNARE - Governi locali per prospettive globali 

Terra Futura pone l'accento sul governare locale in quanto gestione partecipata del territorio e delle relazioni
sociali, ma inserita in una visione della sostenibilità ambientale ed equità sociale a livello globale. Un
governo locale che deve saper difendere e valorizzare il suo ruolo pubblico di tutela delle istanze collettive
sia di fronte alle logiche di mercato che rispetto alle stesse logiche maggioritarie.
In questa prospettiva Terra Futura accoglie le esperienze pilota (con i loro esiti più o meno efficaci) realizzate
da enti e istituzioni per farne esperienza e patrimonio della futura politica.
Si tratta di un argomento sicuramente complesso su cui ci permettiamo solo di indicare alcune riflessioni
tra le tante possibili:
1. Il cambiamento globale avviene anche attraverso le forme di governo locale: agende 21, urbanistica,
mobilità, recupero delle economie e del consumo locali.
2. Occorre sperimentare funzioni di indirizzo ed incentivazione delle buone pratiche e di disincetivazione
di pratiche non sostenibili ambientalmente e socialmente anche attraverso gli appalti pubblici.
3. Proporre un modello locale di governo della globalizzazione che non allontani i problemi del territorio,
ma li affronti anche in un confronto critico con le istituzioni nazionali e sovranazionali.
4. Favorire il locale come luogo di partecipazione attiva, incontro, di relazione, di confronto tra persone e culture diverse esaltando al tempo stesso la rivitalizzazzione della biodiversità storica, geografica ed ecologica, tramandata in forma viva e non museale. 
   
COLTIVARE - Il futuro del cibo 

L'agricoltura ci avvicina in modo semplice con il senso profondo dei beni comuni, perché il contatto diretto con la natura ci costringe ad avere a che fare allo stesso tempo con la generosità e con la fragilità dell'ecosistema che consente la vita sulla Terra. Storicamente sono state le pratiche agricole che hanno dato vita e strutturazione giuridica ai beni comuni. Oggi occorre riscoprire tale approccio dato che la gran parte dell'umanità vive di agricoltura e la salvaguardia della fertilità, della biodiversità, della stabilità climatica necessitano di nuove regoli globali.

Riteniamo che il coltivare nella sua accezione più ampia di gestione del territorio come patrimonio comune
e di mezzo di sussistenza dell'umanità meriti un'attenzione particolare.
Gli spunti di riflessione che proponiamo possono essere sintetizzati nei seguenti punti:
. la centralità dell'agricoltura locale come identità e presidio dei luoghi;
. la sussidiarietà del commercio internazionale laddove le produzioni locali non siano sufficienti;
. il rispetto dei cicli e dei limiti biologici ed ecologici nel coltivare;
. il rispetto prioritario della fertilità del suolo e della specificità del paesaggio;
. la rivitalizzazione delle comunità rurali;
. la riduzione delle distanze fra il piatto e la terra;
. la tutela e la valorizzazione della biodiversità. 
   
PRODURRE - Economie leggere 

Come evolvere i nostri sistemi produttivi verso un'economia leggera? Verso un'economia che dia una risposta
alle crescenti disparità socio economiche?
Come innovare le imprese in modo da ripensare il nostro modo di produrre?
Terra Futura propone quattro spunti di riflessione:
1. Gestire l'abbondanza della natura
Se si progettano i cicli produttivi in consonanza con la natura, ossia inserendosi nei cicli di rinnovabilità
naturale, la natura non costituisce un limite, ma un'enorme risorsa.
2. Rendere visibile l'invisibile
Ogni prodotto ha alle spalle uno Zaino ecologico dato da tutte le risorse necessarie a produrlo. Ridurre
questo zaino significa progettare tenendo conto della produttività delle risorse attraverso i cicli che si
chiudono, l'ecoefficienza, la sostituzione dell'acquisto di beni con servizi.
3. Coniugare ambiente e giustizia
Un sistema di produzione che intenda affrontare in modo positivo le crisi del nostro tempo deve saper
coniugare ambiente e giustizia: passando dalla produttività del lavoro a quella delle risorse, dalla
crescita dei consumi alla distribuzione di benessere, dalla dislocazione del lavoro all'affermazione
globale dei diritti.
4. Interagire con la società civile
La eco ed equo tracciabilità dei cicli produttivi rende più trasparenti le filiere produttive e spinge da un
lato le imprese verso una maggiore responsabilità sociale e ambientale, dall'altro i cittadini a scelte più
consapevoli. I vari meccanismi di certificazione sono un primo importante passo
per una miglior gestione delle problematiche ambientali e sociali. 
   
ABITARE - Quotidiano sostenibile 

Abitare è inteso da Terra Futura nel suo senso ampio di vita quotidiana fatta di abitazioni, acquisti, mobilità,
gestione del tempo libero e dei servizi.
È quell'insieme di azioni che costituisce nei fatti una rete di socialità da cui dipende anche la qualità della vita: un vero e proprio bene comune da rigenerare.
È un "saper fare" che presuppone una domanda di senso prima che una risposta.

Ecco alcuni spunti di riflessione sull'uso di prodotti e servizi nella vita quotidiana:
1. Utilizzare prodotti che riducono i consumi quotidiani
Ricercare la produttività delle risorse rispetto al consumo attraverso il risparmio energetico (negli edifici
e con gli elettrodomestici), l'attenzione all'uso dell'acqua (depuratori casalinghi, riuso e trattamento
delle acque), la sostituzione dell'usa e getta (oggetti e vestiti usati, uso di beni durevoli).
2. Valorizzare le economie di flusso e di servizio
Acquistare servizi e non beni: ossia il benessere slegato dal possesso. Questo si verifica con il noleggio
di materiali e strumentazioni che può essere esteso anche ai servizi (riscaldamento e raffreddamento,
lavaggi, necessità per uffici...) ed alla mobilità (car sharing, trasporto pubblico...).
3. Cercare beni a basso Zaino ecologico
Utilizzare prodotti realizzati impiegando basse quantità di natura in termini di energia, acqua, risorse,
trasporti o che sono prodotti a partire da materiali riciclati.
4. Acqustare prodotti equi
Utilizzare prodotti e servizi che rispettano i diritti dei lavoratori e garantiscono un equa distribuzione delle
ricchezze. Favorire i prodotti con filiere trasparenti e attivamente orientati all'equità (commercio equo e
solidale, finanza etica, cooperazione sociale...), prodotti di imprese che garantiscono responsabilità
sociale e ambientale attraverso la trasparenza, le certificazioni, la ricerca di un buon rapporto con lavoratori
e clienti. 
   
Abitare, produrre, coltivare, agire, governare 
Sono state individuate 5 aree tematiche che riguardano gli ambiti in cui si sta
operando per il cambiamento nonviolento verso una società più equa e sostenibile:

Abitare: il nostro vivere e consumare quotidiano (mobilità, abitazioni, medicina
non convenzionale, vita comunitaria, interculturalità, turismo responsabile.)

Produrre: la convenienza per le imprese di indirizzarsi oggi ad un uso più efficiente
delle risorse e la valorizzazione della responsabilità nelle filiere produttive
(finanza etica, commercio equo, responsabilità sociale d'impresa, energie
rinnovabili, bioedilizia, ecoefficienza, cooperazione, economia di comunione,
botteghe del mondo e della solidarietà.)

Coltivare: il nostro rapporto con la natura e i suoi prodotti (agricoltura biologica
e biodinamica, agricoltura integrata, slowfood, chimica verde.)

Agire: l'essere in prima persona promotori di un'attenzione quotidiana, critica e
propositiva, alle grandi priorità ambientali e sociali del nostro tempo (campagne
di opinione, partecipazione, associazionismo, cooperazione internazionale, solidarietà,
diritti umani.).

Governare: l'attenzione, soprattutto degli enti locali, ai meccanismi che possano
innescare il necessario cambiamento (agende 21 locali, enti locali per la
pace, politiche sociali, educazione ambientale, democrazia partecipata, regolamenti
e incentivi, tutela del territorio, parchi naturali.).