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mobilità ritardi insostenibili
- Subject: mobilità ritardi insostenibili
- From: "Andrea Agostini" <lonanoda at tin.it>
- Date: Wed, 2 Mar 2005 20:07:16 +0100
da lanuovaecologia.it
Sabato 26 Febbraio 2005 SMOG|Presentato il rapporto Euromobility-Agenda 21 Mobilità, ritardi insostenibili Ecomobilità a rilento. Anche se non mancano esempi virtuosi, soprattutto nei piccoli centri. E i Comuni intervengono su orari, trasporto merci, ciclabilità e combustibili verdi. Edo Ronchi, ex ministro dell'Ambiente: «Servono risorse di dimensioni corrispondenti al problema» Freno ancora tirato sul fronte delle azioni attuate sulla mobilità sostenibile nelle città italiane, anche se gli esempi virtuosi non mancano e sono in aumento. Premiati in operatività i piccoli e medi centri mentre le grandi città risultano ancora "bestie" indomabili. Interventi su orari, trasporto merci, ciclabilità, combustibili verdi le principali armi di lotta messe in campo dai Comuni. In azione anche i mobility-manager: 47 quelli di area (Comuni e Province) già nominati e 600 quelli aziendali (da nominare nelle imprese da 300 dipendenti in su). È quanto emerso nel corso della presentazione del rapporto "Agenda 21 e mobilità sostenibile: strumenti di governance" realizzata dall'associazione dei mobility-manager, Euromobility, e dal Coordinamento Agende 21 locali. L'Agenda 21 locale è lo strumento per attuare lo sviluppo sostenibile delle città, riguarda tutto l'ambiente e prevede 7 passaggi: adesione, organizzazione del processo, forum, relazione sullo stato dell'ambiente, piano d'azione, attuazione del piano, monitoraggio degli interventi. Dal rapporto risulta che il 52% dei 50 Comuni esaminati ha redatto la relazione sullo stato dell'ambiente: base scientifica per individuare gli obiettivi prioritari delle eco-politiche e misurarne gli effetti. Nei rapporti la mobilità è al quarto posto con l'energia e dopo acque, rifiuti e uso del territorio. Per quanto riguarda il passaggio successivo, il 36% dei Comuni analizzati (19) hanno redatto il piano d'azione. Di questi, 14 prevedono interventi di mobilità: potenziamento del trasporto pubblico locale, car-sharing, car-pooling e mobilità ciclo-pedonale. E ancora, incentivazione di motori e carburanti meno inquinanti (elettrico, metano e Gpl), stop alle auto private, parcheggi e mobility-manager. «Sono tanti gli esempi virtuosi per lo sviluppo sostenibile soprattutto in materia di rifiuti e risparmio energetico - ha detto il presidente del Coordinamento delle Agende 21 locali, Alessandro Bratti - ma c'è ancora tanto da fare se si pensa che sono ancora 400 le città che hanno aderito al Coordinamento». Tra gli interventi più progettati per la mobilità, quelli a favore delle bici: potenziamento e diffusione di mappe per le piste ciclabili, interventi per la sicurezza, servizi di noleggio (come a Ferrara e Reggio Emilia), integrazione dell'uso della due ruote con quello dei mezzi pubblici (Modena), percorsi ad hoc per la ciclomobilità (La Spezia). Inoltre, in almeno 2 città (Pavia e Reggio Emilia) è stata proposta la nomina del mobility-manager di area per migliorare la gestione della mobilità. Aosta ha proposto un Osservatorio permanente sul mobility management. Per la diffusione dei mezzi verdi le città puntano sul pubblico: dal rinnovo del parco auto comunale con mezzi elettrici e a Gpl all'uso di soli veicoli elettrici per l'assistenza anziani e disabili agli scuolabus elettrici (Reggio Emilia). C'è anche chi ha puntato alla revisione degli orari della città (Parma). «Gli strumenti adottati per una mobilità sostenibile - ha detto Riccardo Canesi di Euromobility - non sono ancora molto numerosi e spesso mancano di supporto istituzionale e aziendale. Per esempio un mobility-manager d'azienda se ben assistito può produrre in 2-3 anni anche una riduzione dell'uso dell'auto del 10% in un'azienda di 300 dipendenti». Un problema quello della mobilità e dell'inquinamento verso il quale non bisogna abbassare la guardia. Edo Ronchi, ex ministro dell'Ambiente, ha chiesto «certezza di risorse di dimensioni corrispondenti al problema». |
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