CEIS Roma - News n. 039 del 22/06/2004

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Newsletter n.39 del 22/06/2004

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SOMMARIO

===== Le Notizie Flash =====
- La Giornata Internazionale contro la Droga, il CeIS e l'Argentina
- L'istituto Nazionale per la Prevenzione delle Tossicomanie
  dell'Ungheria ed il CeIS

----- Gli Approfondimenti -----
dal Delfino n.2 marzo/aprile 2004 :
- Intervista con don Mario Picchi
  PAROLE E FATTI
  di Enzo Caffarelli

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===== LE NOTIZIE FLASH =====
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===== La Giornata Internazionale contro la Droga, il CeIS e
      l'Argentina =====

La città costiera di Mar Del Plata, una delle più popolose
dell'Argentina (a 4 ore di auto da Buenos Aires) ha deciso di
insignire del premio "El Faro" il Centro Italiano di Solidarietà di
Roma.
La cerimonia si svolgerà il giorno 26 Luglio in occasione della
"Giornata Internazionale contro la Droga" promossa dall'ONU.
La motivazione principale del premio è il riconoscimento della
collaborazione e dell'influenza che il CeIS di Roma ha avuto sui
programmi e i progetti sociali in quella regione argentina.
"I principi di Progetto Uomo e la sua visione dell'uomo come persona
ferita dall'abuso di droga, hanno segnato in modo indelebile la
politica e l'azione sociale di questa zona dell'Argentina..."

Per informazioni telefonare al 06/54195240 (Andrea De Dominicis)

<http://www.ceis.it/notizie/news62.htm>http://www.ceis.it/notizie/news62.htm


===== L'Istituto Nazionale per la Prevenzione delle Tossicomanie
      dell'Ungheria ed il CeIS =====

Il governo ungherese ha organizzato un incontro di presentazione
della Comunità Terapeutica del modello "San Carlo" per politici,
tecnici, studiosi e specialisti magiari che si terrà a Budapest il
24 giugno 2004.
Questo incontro segue la visita alla Comunità di CastelGandolfo,
avvenuta il 22 novembre 2003, dei rappresentanti del Dipartimento
Nazionale per le Politiche sulla Droga dei 25 stati membri
dell'Unione Europea.
La filosofia e la metologia del "Progetto Uomo", applicata nei
programmi terapeutici dal Centro Italiano di Solidarietà, esiste dal
1979 ed è diventata un "caposaldo" delle comunità terapeutiche
italiane degli ultimi venticinque anni.

<http://www.ceis.it/notizie/news63.htm>http://www.ceis.it/notizie/news63.htm

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----- GLI APPROFONDIMENTI -----
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----- PAROLE E FATTI -----

di Enzo Caffarelli
Delfino n.2 marzo/aprile 2004

Intervista con Don Mario Picchi

*** Don Mario, alcuni intellettuali si sono posti la questione del
cosiddetto “buonismo” e, richiamandosi ai personaggi di “Cuore” di
De Amicis, hanno detto che bisogna farla finita con l’elogio di
Franti, lo scolaro cattivo, perché è ora di tornare a elogiare
Garrone, lo scolaro buono. Cosa ne pensi? ***
L’argomento è interessante, perché coinvolge tutta la società.
Vorrei distinguere due livelli dell’analisi. È certo che, nella
letteratura come nella vita, capita che personaggi negativi,
tormentati, trasgressivi, problematici, sofferenti attraggono di
più, e siano visti anche come più simpatici di quelli sempre bravi,
sempre buoni, perfettini, che seguono tutte le norme a puntino.
Anche il Vangelo, del resto, è un continuo richiamarsi agli ultimi,
agli emarginati, agli esclusi, ai peccatori. Il fariseo che si
vanta di seguire ogni legge non è migliore, anzi, del pubblicano che
ammette le proprie mancanze. L’adultera colta in flagrante o il cieco
nato, che la cultura del tempo considerava frutto del peccato, sono
tra i protagonisti del Vangelo. “Ladri e prostitute vi passeranno
avanti nel regno dei cieli”, dice Gesù. E, ancora, “non sono venuto
per i sani, ma per gli ammalati”. Il mio lavoro, da 40 anni, si
svolge in mezzo a persone che soffrono e che hanno compiuto, molti di
loro, azioni deplorevoli. Ecco perché i tanti “Franti” meritano
attenzione e ascolto e non condanne a priori.

*** E il secondo livello di analisi? ***
Riguarda il concetto di bene e di male. Qui non possiamo fare
confusione. Dobbiamo distinguere l’azione negativa da chi la commette,
il peccato dal peccatore, in termini cristiani. Ma avere le idee ben
chiare su ciò che è bene e ciò che è male. Si parla qualche volta di
“buonismo”, come se si dicesse “cose da tonti, da fessi”...

Per approfondire l'argomento cliccare su
<http://www.ceis.it/delfino/2004/02/art02.htm>www.ceis.it/delfino/2004/02/art02.htm

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