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15/04 Bologna: Dibattito: "Dal farmaco al diritto dell'Altro"
- Subject: 15/04 Bologna: Dibattito: "Dal farmaco al diritto dell'Altro"
- From: Carlo Marchetti <cm7tti at virgilio.it>
- Date: Wed, 14 Apr 2004 15:25:49 +0200
ASSOCIAZIONE CULTURALE PROGETTO EMILIA ROMAGNA GIOVEDÌ 15 APRILE A BOLOGNA PRESSO LA SALA CIVICA "DELL'ANGELO", QUARTIERE SANTO STEFANO, VIA SAN MAMOLO 24 ALLE ORE 21.00 DIBATTITO DAL TITOLO: BIOLEGGE, BIOETICA, BIOCLINICA. DAL FARMACO AL DIRITTO DELL'ALTRO INTERVERRANNO: CHIARA GAZZOLA, MARIA ROSARIA D'ORONZO, CARLO MARCHETTI, SERGIO DALLA VAL, CARLO HANAU Nel corso del dibattito avverranno le presentazioni dei libri Il desiderio, il controllo, l'eresia, di Chiara Gazzola e Luisa Siddi (La Fiaccola Edizioni) e La nave dei folli (Spirali Edizioni). La questione farmaco è diventata una questione nodale non solamente per il costante invito all'uso, con il suo corollario dell'efficacia esibita, ma anche per l'aspetto economico, poiché la sperimentazione, la produzione, la commercializzazione hanno consentito uno sviluppo tale delle industrie farmaceutiche che, oggi, esse sono ai primi posti per indici di produzione e al primo posto per reddittività, nel pianeta. E per quello culturale, perché mai, come oggi, almeno nei paesi cosiddetti industrializzati, l'uso dei farmaci affianca, quasi, quello del cibo, anzi sembra quasi entrato a farne parte. A questo si aggiunge spesso quello poltico. Vi è comunque un'altra questione, a nostro parere importantissima. Quella che la ricerca del rimedio a tutti i costi (con implicazioni, anche in questo caso, rilevantissime sia per l'aspetto economico che per quello culturale) fa sì che questo preceda sempre più frequentemente l'espressione del bisogno. Oggi ci troviamo di fronte a uno dei casi più emblematici, anche se non il solo. Tra 6 mesi verrà reintrodotto in italia il RITALIN, psicofarmaco, per il trattamento del disturbo detto ADHD (deficit di attenzione e iperattività). La C.U.F. (Commissione Unica del Farmaco) ha approvato la reintroduzione di questo anfetaminico, ignorando volutamente i 2900 effetti collaterali accertati, fra cui il decesso! Il RITALIN (principio attivo METILFENILDATO) era stato messo fuori commercio in Italia nel 1989 dalla stessa casa farmaceutica. Era ed è considerato una droga; si trova infatti nella tabella 1 degli stupefacenti, assieme a Eroina, a Cocaina, agli Oppiacei, all'LSD, ecc. La reintroduzione di questo farmaco è conseguente all'espansione, anche in Italia dopo altri paesi, dell'attribuzione di diagnosi di ADHD. Tale diagnosi attiene alla cosiddetta Sindrome di ADHD. Nell'ambito della neuropsichiatria infantile si afferma, infatti, che i bambini troppo distratti e vivaci sono malati a livello organico, quindi da curare con gli psicofarmaci. Si arriva a psichiatrizzare fin dai primi anni bambini vivaci e distratti senza peraltro tenere conto dei contesti familiare, culturale, sociale in cui atteggiamenti, comportamenti, modi di essere e di pensare si sviluppano. Questi "colpevoli iperattivi" che assumeranno il RITALIN saranno, oltretutto, schedati, per essere seguiti nella loro carriera scolastica, poi lavorativa, in un registro nazionale dell'Istituto per la Sanità, a vita. Chiunque abbia problemi nella scolarizzazione, rischia di vedersi trattato come "malato", come portatore di problemi individuali intrattabili altrimenti, senza alcuna relazione con i contesti familiare, ambientale e sociale in cui è nato e vissuto e, quindi, schedato e psichiatrizzato.
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