Re: strategia europea sull'ambiente urbano



Dietro questa sequela di belle paroline si cela un grosso pericolo: obbligare i Comuni che amministrano le città a percorrere processi decisi dalle grandi società finanziarie che vogliono mettere le mani sulle città nascondendosi dietro una apparente "sostenibilità". Si tratta di processi di distruzione forzosa di beni già sperimentato con successo nel campo degli autoveicoli, con effetti sull'ambiente risibili, anzi l'introduzione del benzene ha se si vuole aggravato la situazione! Questi processi sono autoritari, imposti da ristretti gruppi di esperti condizionati dalle multinazionali e non possono essere accettati passivamente. Solo quando una reale democrazia che renda partecipi tutti i cittadini allora le "vane" parole potranno riacquistare senso. Del resto il frutto di questa politica è sotto gli occhi di tutti: morte, malattie, sfruttamento ottocentesco, fame e miseria crescente sono il prodotto di quegli stessi centri studi che con l'aiuto dei vari Prodi & C. ci prendono per
 i fondelli!

Andrea Agostini <lonanoda at tin.it> wrote:da eco dalle città
martedi 16 marzo 2004

La strategia UE sull'ambiente urbano
Piano di gestione ambientale, la Comunicazione della Commissione europea
(documento integrale in italiano)

di Alessandra Mazzotta

Le città europee del futuro? Sostenibili, sotto tutti i punti di vista: dal
trasporto all'edilizia, dalla gestione alla progettazione urbane. E' questo
l'orientamento della Commissione Europea in tema di ambiente urbano
sintetizzato nella Comunicazione "Verso una strategia tematica sull'ambiente
urbano".
Il documento è il primo passo per l'attuazione dell'impegno della
Commissione in seguito all'approvazione del 6° Programma di Azione
Ambientale nel 2002, con cui il Parlamento aveva chiesto che venisse
sviluppata una "Strategia Tematica per l'Ambiente Urbano", per costruire un
approccio integrato (il testo definitivo sarà proposto a metà del 2005, dopo
ulteriori consultazioni).

Obiettivo globale della strategia: "Migliorare la qualità dell'aria e le
prestazioni ambientali delle aree urbane e assicurare agli abitanti delle
città europee un ambiente di vita sano, rafforzando il contributo ambientale
allo sviluppo urbano sostenibile e tenendo conto nel contempo dei connessi
aspetti economici e sociali", si legge nel documento.

Quattro i temi su cui la strategia tematica sull'ambiente urbano sarà
incentrata: gestione urbana sostenibile, trasporto urbano sostenibile,
edilizia sostenibile e progettazione urbana sostenibile. Tutti fondamentali
per la sostenibilità a lungo termine delle città.

Primo capitolo, gestione urbana sostenibile. Il documento recita: "Tutte le
capitali e le altre città con popolazione superiore a 100 000 abitanti
dovranno adottare un piano di gestione ambientale per l'intera area urbana,
insieme ad alcuni obiettivi relativi ai principali impatti ambientali, e
dovranno introdurre un sistema di gestione ambientale per gestire questo
processo e conseguire tali obiettivi".

In materia di trasporto urbano sostenibile, la Commissione sta invece
elaborando, tra le altre, una proposta di direttiva riguardante gli appalti
per l'acquisizione di autoveicoli a basso consumo energetico e a basso
livello di emissioni da parte delle amministrazioni pubbliche. Ma promuoverà
anche la diffusione sul mercato di carburanti alternativi, come l'idrogeno e
il gas naturale, proseguendo inoltre l'attività promozionale della giornata
europea senz'auto e della settimana della mobilità.
Consigliate, ma non imposte con strumenti normativi, soluzioni alternative
all'automobile nelle città ("Andare in bicicletta per trenta minuti al
giorno - si legge - può ridurre del 50% il rischio di malattie
cardiovascolari; ciononostante più della metà degli spostamenti inferiori ai
5 km è effettuata in automobile").

Per quanto riguarda l'edilizia sostenibile, il documento anticipa che "Gli
stati membri saranno incoraggiati ad elaborare e attuare programmi nazionali
di edilizia sostenibili, fissando elavati requisiti di efficienza". Inoltre
la Commissione metterà a punto una metodologia comune per valutare la
sostenibilità complessiva degli edifici e dell'ambiente costruito (da
applicare sia alla costruzione di nuovi edifici sia alla ristrutturazione di
quelli vecchi) e proporrà l'etichettatura ambientale dei materiali da
costruzione e un ecolabel per gli edifici e/o per i relativi impianti
tecnici.

Ultima sezione, la progettazione urbana sostenibile, in cui gli stati membri
vengono invitati a garantire che i propri sistemi di pianificazione
territoriale assicurino modelli sostenibili di insediamento urbano (tenendo
conto dei rischi ambientali) e a valutare le conseguenze che i cambiamenti
climatici avranno sulle città per evitare progetti inopportuni. Affinché le
città europee del fututo siano, insomma, davvero sostenibili.

chi volesse il testo ( sono 58 pagine ) può richiedermelo.






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