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(Fwd) [uma-list] BLACKOUT
- Subject: (Fwd) [uma-list] BLACKOUT
- From: "Davide Bertok" <bertok.davide at tiscali.it>
- Date: Thu, 02 Oct 2003 13:40:22 +0200
- Priority: normal
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From: <c.olivieri at agora.it>
To: "Umanisti" <iniziative at umanisti.it>,
"C37delgen" <C37delgen at yahoogroups.com>
Subject: [uma-list] BLACKOUT
Date sent: Thu, 2 Oct 2003 00:02:56 +0200
Send reply to: iniziative at umanisti.it
Partito Umanista - Comunicato
Roma, 2 ottobre 2003
dopo le chiacchiere inutili di Marzano
BLACKOUT: CHE SI FA?
C'è bisogno di una nuova strategia: non si può continuare a costruire
nuove centrali, magari nucleari. Il fatto che la caduta di un albero
in Svizzera abbia provocato un blackout di svariate ore in tutta
Italia evidenzia chiaramente la debolezza di un sistema che, ancora
una volta per gli interessi di pochi, provoca sempre più disagi alla
stragrande maggioranza dei cittadini italiani e del mondo intero.
Le dichiarazioni del ministro Marzano al Parlamento sono state inutili
e offensive. Inutili perché le proposte avanzate non risolvono per
niente, se non lo aggravano, il problema della produzione e della
distribuzione dell'energia elettrica in Italia. Offensive perché ha
giudicato "negligente" la scelta della grande maggioranza dei
cittadini italiani che nel 1987 scelsero di dire no al nucleare.
Se veramente vogliamo cercare di risolvere il problema, dobbiamo fare
i conti con il fatto che i consumi nei paesi più ricchi non sono più
sostenibili sia a livello sociale che ambientale, mentre esistono
ancora miliardi di esseri umani che non possono ancora accendere una
lampadina. E dobbiamo ancora fare i conti con un modo scellerato di
produrre energia elettrica, un modo che sta facendo impazzire il clima
del pianeta, cioè la casa di tutti gli esseri umani.
Alcune proposte che vanno, a nostro avviso, nella giusta direzione
sono:
1. Incentivazioni fiscali e tariffarie per lo sviluppo delle
fonti energetiche rinnovabili (solare, biomasse, eolico,
minidraulico).
2. Sostegno alla pianificazione energetica decentrata e
finanziamento dei Piani energetici comunali, provinciali, regionali.
3. Riduzione delle emissioni secondo gli obiettivi fissati a
Kyoto.
4. Rinnovo della rete di distribuzione al fine di ridurre a zero
i rischi per la salute riconducibili all'esposizione a campi elettrici
ed elettromagnetici generati dalla trasmissione di energia su linee ad
alta tensione (vere e proprie "autostrade" che attraversano intere
regioni e città).
Carlo Olivieri
Segreteria Stampa Nazionale
Partito Umanista
via Michele Bonelli 4c - 00168 Roma
tel. e fax 06.5500620
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