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ABRUZZO SOCIAL FORUM... i fiumi non sono in vendita... sospesa la concessione dell'acqua.
- Subject: ABRUZZO SOCIAL FORUM... i fiumi non sono in vendita... sospesa la concessione dell'acqua.
- From: "Justice" <obleo at tiscali.it>
- Date: Sun, 31 Aug 2003 18:13:35 +0200
L'affare "Acqua alla Puglia" per il momento è sospeso, respinto per il tentativo della multinazionale anglo-statunitense Balck and Veatch capofila nella ricostruzione in Iraq di avere in concessione attraverso una società aquilana AMP l'acqua dei fiumi abruzzesi.... la lotta continua.... FERMIAMO CANCUN.... ACQUA BENE COMUNE DELL'UMANITA' NON SI PRIVATIZZA .... altre info su <http://www.abruzzosocialforum.org>www.abruzzosocialforum.org COMUNICATO STAMPA DEL 29/07/2003 VENDITA DEI FIUMI ABRUZZESI: LA MOBILITAZIONE DEI CITTADINI CHIAVE DI VOLTA PER FAR FALLIRE QUESTO AFFARE In merito alla sospensione del procedimento di assegnazione della concessione alla società AMP di almeno 200 milioni di mc di acqua annui dei fiumi abruzzesi interviene Renato Di Nicola, portavoce dell'Abruzzo Social Forum "Oggi a L'Aquila, in una torrida giornata feriale di fine Luglio, siamo riusciti a mobilitare con un lavoro svolto in pochi giorni 500 cittadini giustamente disgustati per il progetto di privatizzazione dei fiumi abruzzesi. Un progetto fatto a misura della multinazionale di turno che aveva messo gli occhi sulle risorse idriche della nostra regione. La decisione di sospendere la seduta e rinviare il tutto ai ministeri è frutto dell'allarme sociale suscitato in Abruzzo da questo progetto, allarme che ha portato la Regione Abruzzo, tramite i suoi funzionari e con l'assenza completa dei suoi dirigenti politici, a fare marcia indietro e a chiedere la sospensione del procedimento. La stessa Regione Puglia ha fatto dietrofront, probabilmente perché letteralmente esautorata dal governo nazionale. Pensiamo però che se non ci fosse stata questa mobilitazione che ha portato a esercitare un controllo democratico sulle procedure e sulle scelte compiute da politici e tecnici non avremmo ottenuto questo stop. Ora continueremo ad esercitare la nostra pressione affinché questo progetto venga accantonato per sempre. E' comunque un segnale chiaro per chi ancora pensa che la nostra regione possa essere immune dalle derive antidemocratiche della globalizzazione neoliberista, in cui si rompe qualsiasi contratto sociale e qualsiasi regola ambientale pur di far valere gli interessi delle grandi società. E' anche un segnale per chi vuole privatizzare gli acquedotti abruzzesi esponendo la nostra popolazione al rischio concreto che le risorse ambientali fondamentali per la vita diventino merce in mano a pochi potentati economici." www.abruzzosocialforum.org
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