Amref: 20 LITRI DI SOLIDARIETA'!



Roma, 18 marzo 2003        
Comunicato stampa

20 LITRI DI SOLIDARIETA'!


IL 22 MARZO, COLLABORATORI, AMICI E SOSTENITORI DI AMREF
A CASA O AL LAVORO CON LA TANICA DA 20 LITRI.


In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, AMREF lancia una sfida
agli italiani:
"Per un giorno, consumate tanta acqua quanta ne consuma un contadino
africano!".
Un gesto di solidarietà attiva con 1.500.000.000 di persone che non hanno
accesso all'acqua.

Per un bagno in vasca consumiamo fra i 120 ed i 160 litri d'acqua, per una
doccia di 3 minuti 30 litri, per un carico di lavatrice 80-120 litri, per
lavare i piatti a mano 20 litri, per bere e cucinare 6 litri, per lavarci i
denti senza lasciare scorrere l'acqua 2 litri. Ogni volta che ci laviamo le
mani, poi, usiamo in media 1,4 litri d'acqua, mentre quando tiriamo lo
sciacquone buttiamo letteralmente nel "water" tra i 10 e i 16 litri
d'acqua. Fatti i debiti conti, un italiano consuma quotidianamente oltre
200 litri d'acqua: dieci volte il quantitativo medio a disposizione di un
abitante di un'area rurale dell'Africa sub-sahariana. Un ammontare misero
che è a sua volta meno della metà del fabbisogno minimo giornaliero di 50
litri indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per garantire
igiene e salute.
Per dire no agli sprechi dello stile di vita occidentale e per esprimere
solidarietà a un miliardo e mezzo di persone costrette ogni giorno a
soffrire la sete, il 22 marzo, in occasione della Giornata mondiale
dell'acqua, AMREF lancia la campagna "20 litri di solidarietà", invitando
gli italiani a consumare, durante tutto il giorno, appena 20 litri d'acqua.
Una sfida di solidarietà che potrà essere vinta seguendo le indicazioni al
risparmio disponibili sul sito di AMREF http://www.amref.it o rifornendosi
d'acqua esclusivamente da una tanica di 20 litri che gli aderenti
all'iniziativa dovranno tenere a casa o portarsi dietro al lavoro. Una
sfida che sarà lanciata al Forum Alternativo sull'Acqua in programma a
Firenze dal 21 al 22 marzo, e che comincerà negli uffici di AMREF, tra i 30
mila amici e sostenitori della Fondazione Africana per la Medicina e la
Ricerca, i suoi testimonial, e nelle scuole dove AMREF opera con progetti
di educazione allo sviluppo.
Per capire l'importanza dell'acqua, una risorsa preziosa e irriproducibile
alla quale in Italia e nei paesi del benessere si tende a non dare più
valore, basta pensare che ogni giorno nel mondo muoiono circa 9.300 persone
(di cui 5.000 bambini) per malattie trasmesse dall'acqua contaminata. Negli
ultimi due anni AMREF Italia, grazie al contributo di migliaia di italiani
chiamati a raccolta anche in questa occasione, ha costruito oltre 700 pozzi
nelle aree rurali più svantaggiate di Kenya, Uganda e Tanzania. Progetti
idrici che insieme al liquido vitale, offrono occasioni di sviluppo, di
crescita e autogestione delle comunità locali, corsi di educazione igienico
- sanitaria e alimentare, oltre ad attività generatrici di reddito.

L'Ufficio Stampa
Tel. 06.320.22.22 / 02.541.075.66


"20 LITRI DI SOLIDARIETA'":

LE REGOLE DEL GIOCO.
COSE DA FARE E COSE DA EVITARE IL 22 MARZO

L'unica regola, da rispettare senza se e senza ma, è il divieto di
consumare più di venti litri d'acqua a testa per i propri bisogni
domestici: igiene, bere, mangiare, pulizie, eccetera. Quanto al resto, il
22 marzo, gli amici dell'Africa, dell'AMREF e dell'acqua possono aderire in
modi e forme diverse all'iniziativa "20 litri di solidarietà".
L'opzione numero uno, la scelta più africana e più (condi)visibile, prevede
l'uso di una tanica da 20 litri, una di quelle taniche che le donne
africane portano ogni giorno sulle spalle, camminando per chilometri e
chilometri sotto il sole infuocato. Chi ricorre alla tanica, magari
portandosela dietro in ufficio o al cinema, può controllare ogni momento il
consumo effettivo d'acqua ed è quindi certo di non oltrepassare il limite
dei 20 litri. La tanica costa circa 4 euro e si può acquistare dai
ferramenta o dai negozi di casalinghi.
Chi non ha la tanica, non può o non vuole acquistarla, può usare a casa due
catini da 10 litri, oppure due o più pentole per la pasta. In alternativa è
possibile riempire la vasca da bagno con venti litri d'acqua. In entrambi i
casi, quando si esce da casa è consigliabile portarsi dietro una bottiglia
d'acqua per le proprie necessità, e di scalare questa quota dal deposito di
20 litri.
La terza opzione è quella di limitarsi a un risparmio responsabile
dell'acqua domestica, consultando la scheda dei consumi che trovate qui in
basso.
In altre parole, chi aderisce all'iniziativa "20 litri di solidarietà" il
22 marzo NON può:
-fare un bagno in vasca;
- fare una doccia;
- lavarsi i denti lasciando scorrere l'acqua;
- usare lavastoviglie e la lavatrice.
- Chi tira lo sciacquone, poi, deve sapere che consuma in un colpo solo
circa metà della sua riserva quotidiana.
Si è condannati allora a rimanere sporchi? No. Come accade in Africa
bisogna dosare attentamente la poca acqua di cui si dispone, senza sprecare
nulla.
- E' possibile ad esempio farsi una doccia utilizzando un secchio da 5
litri, e un bicchiere con il quale versarsi l'acqua sul corpo per le varie
operazioni (insaponare e sciacquare).
- E' possibile lavarsi i denti con un bicchiere d'acqua.
- E' possibile utilizzare l'acqua sporca dei piatti o dei panni per
evacuare il water.
Risparmiare l'acqua non deve essere solo il gioco di un giorno, ma può e
deve diventare una buona abitudine. L'acqua è un bene prezioso e
irriproducibile anche in Italia: già oggi il 27% del territorio è
minacciato dall'inaridimento, mentre un italiano su tre non può aprire i
rubinetti con tranquillità. Per risparmiare basta fare un po' di attenzione
e utilizzare qualche accorgimento:
- Fare la doccia, non il bagno: per fare un bagno ci vuole più del doppio
dell'acqua e dell'energia elettrica necessarie per una doccia.
- Diminuire la capienza dello scarico mettendo alcuni mattoni all'interno
dello sciacquone;
- Chiudere il rubinetto e non fare scorrere l'acqua mentre ci si lava denti
e mani;
- Aggiustare le perdite: un rubinetto che gocciola consuma circa 5 litri al
giorno. Se a perdere è il rubinetto dell'acqua calda, si spreca la stessa
quantità di energia necessaria a riempire una vasca di acqua calda;
- Utilizzare lavatrici e lavapiatti solo a pieno carico, e evitare il
prelavaggio.




Federica Serra
AMREF Italia Onlus
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