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Amref: 20 LITRI DI SOLIDARIETA'!
- Subject: Amref: 20 LITRI DI SOLIDARIETA'!
- From: adv <adv at amref.it>
- Date: Thu, 20 Mar 2003 03:27:41 +0100
Roma, 18 marzo 2003 Comunicato stampa 20 LITRI DI SOLIDARIETA'! IL 22 MARZO, COLLABORATORI, AMICI E SOSTENITORI DI AMREF A CASA O AL LAVORO CON LA TANICA DA 20 LITRI. In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, AMREF lancia una sfida agli italiani: "Per un giorno, consumate tanta acqua quanta ne consuma un contadino africano!". Un gesto di solidarietà attiva con 1.500.000.000 di persone che non hanno accesso all'acqua. Per un bagno in vasca consumiamo fra i 120 ed i 160 litri d'acqua, per una doccia di 3 minuti 30 litri, per un carico di lavatrice 80-120 litri, per lavare i piatti a mano 20 litri, per bere e cucinare 6 litri, per lavarci i denti senza lasciare scorrere l'acqua 2 litri. Ogni volta che ci laviamo le mani, poi, usiamo in media 1,4 litri d'acqua, mentre quando tiriamo lo sciacquone buttiamo letteralmente nel "water" tra i 10 e i 16 litri d'acqua. Fatti i debiti conti, un italiano consuma quotidianamente oltre 200 litri d'acqua: dieci volte il quantitativo medio a disposizione di un abitante di un'area rurale dell'Africa sub-sahariana. Un ammontare misero che è a sua volta meno della metà del fabbisogno minimo giornaliero di 50 litri indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per garantire igiene e salute. Per dire no agli sprechi dello stile di vita occidentale e per esprimere solidarietà a un miliardo e mezzo di persone costrette ogni giorno a soffrire la sete, il 22 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell'acqua, AMREF lancia la campagna "20 litri di solidarietà", invitando gli italiani a consumare, durante tutto il giorno, appena 20 litri d'acqua. Una sfida di solidarietà che potrà essere vinta seguendo le indicazioni al risparmio disponibili sul sito di AMREF http://www.amref.it o rifornendosi d'acqua esclusivamente da una tanica di 20 litri che gli aderenti all'iniziativa dovranno tenere a casa o portarsi dietro al lavoro. Una sfida che sarà lanciata al Forum Alternativo sull'Acqua in programma a Firenze dal 21 al 22 marzo, e che comincerà negli uffici di AMREF, tra i 30 mila amici e sostenitori della Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca, i suoi testimonial, e nelle scuole dove AMREF opera con progetti di educazione allo sviluppo. Per capire l'importanza dell'acqua, una risorsa preziosa e irriproducibile alla quale in Italia e nei paesi del benessere si tende a non dare più valore, basta pensare che ogni giorno nel mondo muoiono circa 9.300 persone (di cui 5.000 bambini) per malattie trasmesse dall'acqua contaminata. Negli ultimi due anni AMREF Italia, grazie al contributo di migliaia di italiani chiamati a raccolta anche in questa occasione, ha costruito oltre 700 pozzi nelle aree rurali più svantaggiate di Kenya, Uganda e Tanzania. Progetti idrici che insieme al liquido vitale, offrono occasioni di sviluppo, di crescita e autogestione delle comunità locali, corsi di educazione igienico - sanitaria e alimentare, oltre ad attività generatrici di reddito. L'Ufficio Stampa Tel. 06.320.22.22 / 02.541.075.66 "20 LITRI DI SOLIDARIETA'": LE REGOLE DEL GIOCO. COSE DA FARE E COSE DA EVITARE IL 22 MARZO L'unica regola, da rispettare senza se e senza ma, è il divieto di consumare più di venti litri d'acqua a testa per i propri bisogni domestici: igiene, bere, mangiare, pulizie, eccetera. Quanto al resto, il 22 marzo, gli amici dell'Africa, dell'AMREF e dell'acqua possono aderire in modi e forme diverse all'iniziativa "20 litri di solidarietà". L'opzione numero uno, la scelta più africana e più (condi)visibile, prevede l'uso di una tanica da 20 litri, una di quelle taniche che le donne africane portano ogni giorno sulle spalle, camminando per chilometri e chilometri sotto il sole infuocato. Chi ricorre alla tanica, magari portandosela dietro in ufficio o al cinema, può controllare ogni momento il consumo effettivo d'acqua ed è quindi certo di non oltrepassare il limite dei 20 litri. La tanica costa circa 4 euro e si può acquistare dai ferramenta o dai negozi di casalinghi. Chi non ha la tanica, non può o non vuole acquistarla, può usare a casa due catini da 10 litri, oppure due o più pentole per la pasta. In alternativa è possibile riempire la vasca da bagno con venti litri d'acqua. In entrambi i casi, quando si esce da casa è consigliabile portarsi dietro una bottiglia d'acqua per le proprie necessità, e di scalare questa quota dal deposito di 20 litri. La terza opzione è quella di limitarsi a un risparmio responsabile dell'acqua domestica, consultando la scheda dei consumi che trovate qui in basso. In altre parole, chi aderisce all'iniziativa "20 litri di solidarietà" il 22 marzo NON può: -fare un bagno in vasca; - fare una doccia; - lavarsi i denti lasciando scorrere l'acqua; - usare lavastoviglie e la lavatrice. - Chi tira lo sciacquone, poi, deve sapere che consuma in un colpo solo circa metà della sua riserva quotidiana. Si è condannati allora a rimanere sporchi? No. Come accade in Africa bisogna dosare attentamente la poca acqua di cui si dispone, senza sprecare nulla. - E' possibile ad esempio farsi una doccia utilizzando un secchio da 5 litri, e un bicchiere con il quale versarsi l'acqua sul corpo per le varie operazioni (insaponare e sciacquare). - E' possibile lavarsi i denti con un bicchiere d'acqua. - E' possibile utilizzare l'acqua sporca dei piatti o dei panni per evacuare il water. Risparmiare l'acqua non deve essere solo il gioco di un giorno, ma può e deve diventare una buona abitudine. L'acqua è un bene prezioso e irriproducibile anche in Italia: già oggi il 27% del territorio è minacciato dall'inaridimento, mentre un italiano su tre non può aprire i rubinetti con tranquillità. Per risparmiare basta fare un po' di attenzione e utilizzare qualche accorgimento: - Fare la doccia, non il bagno: per fare un bagno ci vuole più del doppio dell'acqua e dell'energia elettrica necessarie per una doccia. - Diminuire la capienza dello scarico mettendo alcuni mattoni all'interno dello sciacquone; - Chiudere il rubinetto e non fare scorrere l'acqua mentre ci si lava denti e mani; - Aggiustare le perdite: un rubinetto che gocciola consuma circa 5 litri al giorno. Se a perdere è il rubinetto dell'acqua calda, si spreca la stessa quantità di energia necessaria a riempire una vasca di acqua calda; - Utilizzare lavatrici e lavapiatti solo a pieno carico, e evitare il prelavaggio. Federica Serra AMREF Italia Onlus Via Settembrini 30, 00195 Roma Tel. 06.320.22.22 Fax. 06.320.22.27 www.amref.it adv at amref.it
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