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il futuro dei computer
- Subject: il futuro dei computer
- From: Andrea Agostini <lonanoda at tin.it>
- Date: Fri, 03 Jan 2003 15:57:26 +0100
dalla stampa Martedi' 24 Dicembre Un futuro di computer invisibili 23 dicembre 2002 di Bill Gates Fra pochi anni il sistema medio di entertainment domestico potrebbe non apparire molto diverso da quello che è ora, ma probabilmente sarà disponibile un collegamento a Internet che consentirà di scaricare e ascoltare musica e video digitali, visualizzare pagine di artwork e testi musicali alla televisione, e persino interrompere l'ascolto in caso di arrivo di un importante messaggio. Il pc sarà dotato di un processore centrale, una memoria su disco, hardware grafico e un’interfaccia intuitiva per l’utente. Aggiungendo un mouse senza fili e una tastiera, questo sistema di entertainment inizierà ad essere molto simile a un personal computer. Questi sistemi saranno acquistati e usati su vasta scala? Assolutamente sì. Saranno riconosciuti come computer? Probabilmente no. Secondo Gartner Dataquest, società di ricerca americana, l'industria informatica mondiale ha realizzato nel 2002 il suo miliardesimo pc e si prevede che nei prossimi sei anni ne sarà costruito un altro miliardo. Il primo miliardo di computer era costituito quasi totalmente da portatili tradizionali e da laptop, ma il secondo miliardo di pc sarà molto diverso. Saranno ottimizzati per le finalità che le persone intendono effettivamente realizzare - saranno pc formato block notes per prendere appunti in occasione di riunioni o per leggere una e-mail stando seduti sul divano, pc per l’entertainment che riproducano musica e film sulla televisione del salotto e pc tascabili che consentano di restare connessi e informati in qualunque posto si trovino. A questo va aggiunto il boom dei computer assemblati - il tipo di processore usato nella telefonia mobile, nei distributori di carburante e nei punti vendita dei centri commerciali - che stanno rapidamente raggiungendo la potenza e la complessità dei pc convenzionali. A una prima stima risulta che negli Stati Uniti le persone interagiscono già quotidianamente, che lo sappiano o meno, con circa 150 sistemi assemblati. Questi sistemi - che utilizzano circa il 90 per cento dei microprocessori prodotti attualmente - adotteranno inevitabilmente gran parte delle caratteristiche dei pc e saranno in grado di comunicare con le loro controparti, cioè i pc tradizionali. Diventeranno anche onnipresenti in modo sbalorditivo. Nel 2001, secondo la Semiconductor Industry Association, l'industria mondiale dei microchip, ha prodotto circa 60 milioni di transistor per ogni uomo, donna e bambino della terra. Questo numero raggiungerà il miliardo nel 2010. Al tempo stesso, l’attuale pc per impiego generale continuerà a svolgere un ruolo importante - e sempre più centrale - nella vita della maggior parte delle persone, ma sarà anche al centro di un’ampia gamma di apparecchiature intelligenti, attualmente non considerate dai più come «computer». Questo scenario è in netto contrasto con i computer di appena qualche anno fa - nell’era pre-Internet - quando questi erano ancora apparecchi generalmente passivi, collocati in un angolo tranquillo della casa o nel soggiorno. Riandando indietro nel tempo, i pc venivano usati per lo più per scrivere lettere e documenti, per giocare o per gestire i bilanci familiari. Erano poco usati come strumento di comunicazione, con l’eccezione di qualche rete primitiva di e-mail e sistemi di bacheca elettronica (bulletin-board). Il pc non era ancora diventato un elemento essenziale per la maggior parte delle persone - non agli attuali livelli della televisione, del telefono o dell’automobile. Ma oggi siamo ai primi anni di un decennio veramente digitale, in cui l'intelligenza del pc sta trovando la sua strada in tutti i tipi di apparecchiature, trasformandole da strumenti passivi in strumenti estremamente significativi e indispensabili per la vita d’ogni giorno. Molte delle tecnologie fondamentali dei computer - potere di elaborazione, capacità di memoria, funzioni grafiche e connessione alla rete - stanno compiendo continui progressi e a una velocità che eguaglia o persino supera la legge di Moore (famosa per avere previsto in modo preciso che il numero di transistor su un chip per computer sarebbe raddoppiato con scadenza biennale). I computer stanno diventando più piccoli, più potenti, con minor consumo di corrente e molto meno costosi, rendendo più facile la potenza di elaborazione dei dati e la possibilità di connessione degli apparecchi di uso quotidiano. Anche le interfacce utente - inclusi riconoscimento vocale e calligrafico - stanno diventando sempre più efficienti e facili da usare. La questione si fa interessante: davanti alla maggiori possibilità di incorporare questi apparecchi poco costosi, flessibili e personalizzabili, nella quotidianità, i computer stessi gradatamente «spariranno» nella struttura della nostra vita. Anche se siamo ancora lontani da un mondo popolato da macchine intelligenti senza corpo, i sistemi informatici del prossimo decennio saranno così persuasivi e «naturali» da diventare progressivamente invisibili. Al tempo stesso, i computer saranno diffusi a tal punto che li daremo per scontati, esattamente come oggi la maggior parte delle persone nei paesi sviluppati fa affidamento sul servizio telefonico. La diffusione e la semi-invisibilità dei computer saranno supportate da nuove tecnologie, come display flessibili, a costo contenuto, chip delle dimensioni di un'unghia per Mems (sistemi microelettromeccanici), in grado di memorizzare terabyte di dati, oppure computer alimentati a induzione che si affidano al calore e al movimento dell'ambiente per funzionare senza batterie. Cambierà anche l’economia dei computer. I costi minori faciliteranno ai produttori di elettronica il compito di includere l’intelligenza e la possibilità di connessione persino nelle apparecchiature più comuni. Alla fine, la potenza stessa dei computer potrebbe diventare troppo ridotta per essere misurata. Tutto questo porterà a un cambiamento fondamentale nell'approccio ai computer. Usarli sarà come usare l'elettricità quando si accende la luce. I computer, come l'elettricità, avranno un ruolo in quasi ogni attività, ma il sistema informatico stesso non sarà più un'esperienza fuori del comune. Saremo focalizzati su quello che è possibile fare con i computer, non sugli apparecchi stessi. Essi saranno ovunque attorno a noi, essenziali per quasi ogni aspetto della nostra vita, ma in effetti saranno «scomparsi».
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