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arresti



Sul numero di agosto del nostro giornale Tito Barbieri, in un passaggio,
così commentava la relazione agli industriali del presidente Di Dario "Per
il presidente Di Dario, avvezzo al clima venafrano, la legalità non è un
tema degno di nota, tant'è che l'ha ignorato nella relazione"

Ora, alla luce delle ultime notizie, le preoccupazioni che da mesi
segnaliamo, assumono contorni tristemente reali.

Quattro gli arrestati, 23 raggiunti da informazioni di garanzie. Pesanti le
accuse: associazione per delinquere di stampo mafioso, frode in appalti
pubblici e truffa aggravata.

E siamo ancora al primo lotto (quello di Venafro) di una realizzazione che
dovrebbe fare da apripista alla superstrada Termoli-San Vittore. Cosa
accadrà (ammesso che accadrà) quando dovranno essere appaltati ben seimila
miliardi? Cosa avranno ora da dichiarare Berlusconi e Iorio che su questa
superstrada hanno speso milioni di parole?

Tra gli indagati risulta esserci anche l'assessore regionale
all'agricoltura Aldo Patriciello, il vicepresidente della Regione Molise.
Patriciello, l'uomo politico (e non solo) più potente della regione. Quello
che dopo aver fatto denunciare dalle sue innumerevoli aziende il
giornalista di "diario" Alberico Giostra non ha perso tempo per omaggiare
anche noi di un innumerevole numero di denunce.

Mentre siamo convinti che la giustizia deve poter lavorare per pronunciare
parole definitive e chiare non si può da subito nascondere il lato politico
e istituzionale dell'intera vicenda.

Patriciello è la seconda massima figura istituzionale del Molise, è
possibile presentarsi ai cittadini e alle altre istituzioni con un uomo
indagato per reati così gravi?

Patriciello dovrebbe avere il buon senso di rassegnare immediatamente le
sue dimissioni da ogni incarico istituzionale.

Vista la poca abitudini a simili nobili gesti dovrebbe essere il Presidente
Iorio a ritirargli con effetto immediato ogni incarico attribuitogli.

Anche su questo c'è poco da sperare.

Tocca allora alle opposizioni uscire dal letargo, chiedere l'urgente
convocazione del Consiglio regionale, mobilitare le popolazioni affinché
siano presenti. Richiedere che nelle istituzioni sia garantita legalità e
democrazia.

Ogni silenzio avrebbe il sapore della complicità.



(sul nostro sito <http://www.ilpontemolise.com/>www.ilpontemolise.com gli
aggiornamenti sulla vicenda)