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Tumori ambientali a Brindisi: comunicato stampa di Medicina democratica
- Subject: Tumori ambientali a Brindisi: comunicato stampa di Medicina democratica
- From: "maurizio portaluri" <portaluri at hotmail.com> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Fri, 15 Oct 2004 18:25:48 +0200
Medicina Democratica - Movimento di Lotta per la Salute - ONLUS
Sezione di Brindisi, Via Settimio Severo 59 lì, 11 OTTOBRE 2004
Al Presidente della Provincia di Brindisi
Dr. Michele Errico
Al Sindaco di Brindisi
On. Domenico Mennitti
Agli Organi di Informazione
I TUMORI AMBIENTALI E DA LAVORO A BRINDISI ATTENDONO ANCORA UNA RISPOSTA
DALLA POLITICA.
Le istituzioni locali devono prendere più piena coscienza degli effetti
prodotti sulla popolazione brindisina e su un gran numero di lavoratori da
decenni di attività industriali svolte senza veri controlli da parte di
un'autorità pubblica dotata del personale e delle strumentazioni
necessarie. L'azione di informazione che il "Comitato Vittime del
Petrolchimico" sta conducendo non svolge solo un'attività di attenzione in
merito ai processi civili e penali per eventuali responsabilità con danni
dei lavoratori colpiti e delle loro famiglie. Ma si propone anche di
richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle istituzioni sulle
malattie dei lavoratori di altre industrie, su coloro che continuano ad
ammalarsi di mesotelioma e di altre malattie da amianto, sui casi di tumori
rari che si verificano tra gli adolescenti, sull'eccesso di tumori che si
registra nelle popolazioni residenti a ridosso dell'area industriale.
Non si dovrebbe permettere che in un'area definita per legge ad alto
rischio di crisi ambientale le informazioni sulla diffusione delle malattie
siano così datate e talvolta generiche. Si dovrebbe invero chiedere, e lo
potrebbero fare il Comune capoluogo e la Provincia, all'Istituto Superiore
di Sanità di condurre studi epidemiologici su gruppi lavorativi particolari
e su alcune porzioni di popolazione più a rischio come quelle vicine
all'area industriale.
Allo stesso modo le istituzioni locali dovrebbero rappresentare all'INAIL
l'esigenza che un così alto numero di cittadini con malattie notoriamente
collegate alle lavorazioni esistenti non può continuare a essere privato di
riconoscimenti previdenziali in via amministrativa ed essere invece
costretto ad estenuanti controversie giudiziarie.
Il risarcimento dei danni sanitari è un aspetto non trascurabile della
bonifica del nostro territorio. Si tratta di ristorare famiglie che hanno
perso la salute e la vita dei propri cari per un profitto che solo in parte
ha prodotto ricadute durature nella nostra realtà se è vero, come è vero,
che continuamente si aprono crisi occupazionali in tutti i settori
industriali. Per questo la richiesta di riapertura delle indagini
giudiziarie per le vittime del cloruro di vinile e la loro estensione a
tutte le lavorazioni con presenza di cancerogeni nell'area industriale,
dentro e fuori gli ambiti lavorativi, deve essere fatta propria dagli Enti
locali sia con l'organizzazione di un concreto sostegno politico nei
riguardi di quanti sono stati danneggiati, pensando a favorire anche una
"riabilitazione" sociale, ma anche con il sostegno legale rappresentato
dalla costituzione di parte civile nei procedimenti giudiziari in corso.
Rientra a pieno titolo nella stessa vertenza politica il problema dei
controlli sulle emissioni industriali, sul suolo e sulle acque.
Amministrazioni che intendano veramente chiudere con un passato di supina
acquiescenza nei riguardi degli insediamenti industriali non possono non
porre al Governo della Regione Puglia il problema della capacità dell'ARPA
di condurre controlli tempestivi, autonomi ed efficaci sull'inquinamento.
Per questo va finalmente integrata la stagione delle "centraline" con
quella fondamentale dei controlli sui camini, sui combustibili, sulle
coltivazioni e sui prodotti agricoli specialmente se coltivati intorno
all'area industriale.
Sono queste le reali questioni che la tragica vicenda delle vittime del
petrolchimico continua a sollevare. Questioni che richiedono a chi ci
amministra precise iniziative ed ineludibili impegni.
Gino Stasi
Presidente Sezione Ionico Salentino
3291184097
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