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Fw: A una verde africana il Nobel per la pace



I VERDI / ALE AL PARLAMENTO EUROPEO
COMUNICATO STAMPA - Bruxelles, 8 Ottobre 2004
 
A una verde africana il Nobel per la pace 
Frassoni: Un riconoscimento all'impegno delle donne

Commentando la notizia del conferimento del premio Nobel per la pace al vice 
ministro per l'Ambiente del Kenya, Wangari Mathaai, Monica Frassoni, Presidente 
del gruppo Verdi/ALE al Parlamento europeo, ha detto:

"E' con estremo piacere che vediamo assegnare, per la seconda volta di seguito, 
il premio Nobel per la pace a una donna: segno che c'è un desiderio di 
valorizzare l'impegno delle donne nei paesi musulmani e/o in via di sviluppo. 
Dopo il riconoscimento dato l'anno scorso all'iraniana Shirin Ebadi, si è 
voluto premiare una donna per la quale l'impegno per la pace e per l'ambiente 
sono, giustamente, una cosa sola. Wangari Mathaai, prima di divenire l'attuale 
vice ministro per l'ambiente del Kenya, è stata infatti la leader del movimento 
Green Belt, grazie al quale sono stati piantati più di 30 milioni di alberi in 
tutta l'Africa."

"Noi verdi al Parlamento europeo conosciamo da lungo tempo Wangari Mathaai, 
insieme alla quale abbiamo rafforzato il movimento ecologista africano ed 
europeo. Nel 1998, i Verdi europei hanno organizzato con i Verdi africani, tra 
cui Wangari Mathaai, una conferenza euro-africana sulle preoccupazioni comuni 
in campo ambientale, dello sviluppo sostenibile, degli OGM, della revisione 
dell'accordo di Lomè e dell'emigrazione. Nel 2003 il nostro gruppo ha 
organizzato a Nairobi insieme a Wangari Mathaai il sesto summit del P7, 
l'iniziativa lanciata da Paul Lannoye nel 1997 in risposta al G8. Il tema 
dell'incontro era "Globalizzazione e impoverimento dei popoli."