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Continua la campagna contro le fiere degli uccelli



Comunicato del 4 settembre 2004

LAC, LAV, UNA ED ENPA DI TREVISO, DOMENICA 5 SETTEMBRE
EFFETTUERANNO DEI PRESIDI ALLE FIERE DEGLI UCCELLI DI
BRUGNERA (PN), TREBASELEGHE (PD), CONEGLIANO (TV) E
RONCADE (TV).

LAC Lega Abolizione Caccia, LAV Lega Anti Vivisezione, UNA Uomo
Natura Animali ed ENPA Ente Nazionale Protezione Animali, Sezioni di
Treviso ed il neonato Coordinamento "Stop Fimov - liberi di volare"
(www.stop-fimov.tk), proseguono la campagna di sensibilizzazione del
pubblico, per il boicottaggio delle fiere degli uccelli.
Fiere e concorsi canori sono ritenuti momenti di esaltazione dello
sfruttamento degli animali, detenzione degli stessi in condizioni
incompatibili con la loro natura ed umiliazione di esseri viventi
prima abituati ad attraversare interi continenti e ora condannati a vita
in microgabbie.
Le associazioni ed il coordinamento 'Stop fimov' denunciano
pubblicamente queste fiere, per i contenuti fortemente diseducativi,
per le condizioni di esposizione degli animali, obbligati spesso a
rimanere rinchiusi in gabbie anguste ed in condizioni contrarie alla loro
etologia, come nel caso dei richiami vivi (Tordi bottacci, Tordi sasselli,
Merli, Allodole, Lucherini, Cardellini, Fringuelli e Prispoloni), utilizzati
nelle cosiddette competizioni canore, dove non possono nemmeno
aprire le ali.
Domenica 5 settembre le associazioni effettueranno dei presidi presso le
fiere di Brugnera (PN), Trebaseleghe (PD), Conegliano (TV) e Roncade
(TV), dalle ore 7.30 alle ore 11.30. I volontari distribuiranno ai
visitatori alcune migliaia di volantini informativi (cf. volantino sul sito
www.lacveneto.it).
Ha dichiarato Andrea Zanoni, Presidente della LAC del Veneto: "L'usanza di
tenere uccelli in gabbia è una realtà che spezza il cuore a chi ha un minimo
di sensibilità. Meravigliose creature, nate per essere libere, vengono
recluse in strettissimi spazi per allietare con il loro canto e la loro
bellezza esseri umani poveri d'animo. Il richiamo vivo, che ha in se
l'istinto vitale di muoversi tra spazi illimitati e di stare con i suoi
simili, è recluso per sempre in una gabbia di pochi centimetri, dove
passa i suoi giorni tutti uguali, i mesi e gli anni fino alla morte,
sognando campi ed alberi che non vedrà mai e canta la sua disperazione
senza possibilità di sfuggire al triste destino di un dramma
incomprensibile.
Chi detiene uccelli in gabbia non pensa certo alla sofferenza dell'animale
condannato innocentemente a vivere la sua esistenza nell'angusto spazio
di una gabbietta, perché il piacere che procura la vista della triste
creatura è più importante della sua sofferenza: è come imprigionare
per tutta la vita un uomo nel vano di un ascensore".
Ha aggiunto Gabriele Martin, Consigliere Nazionale della LAC: "E' ora di
voltare pagina e di abolire finalmente le fiere degli uccelli ed i concorsi
canori. Ben vengano campagne come quella indetta dal neonato
Coordinamento 'Stop Fimov - liberi di volare', sorto per informare i
cittadini sul dramma delle fiere con animali e per contrastare le fiere
ornitico - venatorie organizzate nel nostro Paese".

LAC Lega Abolizione Caccia - Sezione del Veneto - Via Bellucci, n.16 - 31100
Treviso

INFO: Gabriele Martin: 328 2684562.

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