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Esmog-Umts e Dna-rischi sanitari



Attenzione!!! - "Dai telefinini una minaccia per il DNA?" - "Nuovi UMTS:
allarme salute". Questo è il titolo del comunicato n. 20 di GAIA - estate
2004 (trimestrale edito dal Movimento dei consumatori).
UMTS è la terza generazione di telefonia mobile, al nostro cellulare
aggiungiamo alcuni servizi (internet, e-mail, immagini ....). Sono così
essenziali in mancanza di una tecnologia meno invasiva e pericolosa? Vale i
possibili danni che potrebbe causare al nostro DNA?! Valutatelo voi
leggendo attentamente il documento riportato in calce, dopo alcune note.

Eccezionale!!! Questa è la notizia che i comitati aspettavano: mette in
guardia ed evidenzia i rischi sanitari dell'UMTS!!!

TUTTI UNITI CONTRO L'IMMISSIONE DI QUESTA NUOVA TECNOLOGIA MAGGIORMENTE
PERICOLOSA!!!
SEGUIAMO L'ESEMPIO DELLA DANIMARCA .... FATTIBILISSIMO!!! I NOSTRI SINDACI
COSA HANNO DA DIRE IN MERITO??!!
Cosa è avvenuto finora?
Il fenomeno "antenna selvaggia" è avvenuto senza reali regole di garanzia
sanitaria per l'immissione, direttamente a contatto con i luoghi di vita,
di nuovi impianti tecnologici di cui prima non è stata provata l'innocuità
(antenne per la telefonia cellulare e radioemittenti). Tutto è stato
possibile, dopo avere rispettato (?) il limite di inquinamento di 6 V/m,
ritenuto discutibilmente precauzionale anche se ben diverso da quanto
espresso (0,6 V/m) dalle raccomandazioni del Congresso scientifico di
Salisburgo (Austria) del 7-8 giugno 2000. Riteniamo non applicato il
principio di precauzione osservando gli effetti, quanto è avvenuto ed è
visibile sul territorio: bobi irradianti a pochi metri dalle finestre senza
nessuna protezione, concentrazioni che incrementano fortemente il rischio
all'esposizione prolungata, collocazioni più basse rispetto all'abitato
circostante ponendo a rischio immediato le troppe famiglie coinvolte,
informazione che continua a non arrivare ai cittadini che non possono
presentare le osservazioni previste dalla Legge regionale, totale mancanza
di un minimo coordinamento nelle nuove immissioni avvenute senza il
supporto di una cartografia aggiornata e su presentazione di progetti
mancanti di parti di edificio essenziali, collocazioni regolarizzate con
troppa facilità anche se diverse da quanto depositato, impianti nuovi
dichiarati come riconfigurazioni (modifiche a strutture già esistenti).
Comportamenti poco rispettosi che si evincono dal recente comunicato
rigirato da Mario Cicchetti Italia Nostra Genova .... "Ricevo comunicato
elaborato ieri sera dal gruppo di Fontanegli che trasmetto in  allegato.
........ L'azienda H3G, che fa capo a potenti operatori di Hong Kong, ha
paradossalmente scelto il sito in località Neie di Fontanegli pur non
essendo questa area accessibile. A sorpresa gli uffici del Comune hanno
rilasciato il 15/06/04 la concessione edilizia senza accertare la
possibilità di effettuare regolari lavori, a meno di invadere terreni di
proprietà o di disponibilità altrui. Il 28/07/04 l'impresa costruttrice, in
assenza di permessi degli impianti interessati, ha invaso campi  coltivati,
prati ed ha abbattuto reti di recinzioni con  escavatori. Una vera
aggressione, non contemplata dalla licenza edilizia.  Non risulta che a 13
giorni dai fatti, denunciati con querela ai Carabinieri,  gli uffici del
Comune siano intervenuti. La costruzione dell'antenna con metodi
sopraffattori non è accettata dagli abitanti che stanno resistendo al
sopruso."
Serve pianificare e uno stop ai nuovi impianti Umts!
Dopo anni di contestazione e di proposte dei comitati contro l'elettrosmog
molti Comuni, tra cui Bologna, tardano a mettere in pratica interventi sul
Piano regolatore atti ad individuare siti idonei, insieme ai cittadini
interessati, potere riconosciuto da una sentenza della Corte Costituzionale
(n. 307/2003). Un serio progetto di pianificazione, concordato tra le
parti, risulterebbe più rispettoso della salute ed affronterebbe in modo
pubblico quanto finora prevalentemente gestito tra privati e lautamente
corrisposto (da un lato il gestore e dall'altro un cittadino che
solitamente abita altrove, mettendo a rischio la salute di altri, oppure
assicurazioni, cooperative, Istituto dei Ciechi ecc.).
Cosa aspettiamo? considerando che, con molta probabilità, comunque nel
rispetto di quanto è previsto dalla Legge regionale, si possono usare i
siti precedentemente scelti così maldestramente anche per collocarvi i
nuovi impianti UMTS così fortemente contestati dai cittadini italiani e dai
sindaci danesi, nonostante ricerche specifiche in merito parlino chiaro
"Nel 1997 uno studio firmato dal dottor Henry Lay, negli Stati Uniti, ha
dimostrato che questa particolare frequenza è in grado di "rompere" i
filamenti del Dna".
Angela Donati "Alberi non antenne" - Bologna



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Dai telefonini una minaccia per il DNA?

NUOVI UTMS: ALLARME SALUTE
Michele Boato, Beatrice Bardelli, Giulio Labbro Francia


UMTS: "Universal mobile telephone system", è la terza generazione di
servizi telefonici mobili. La prima era la rete analogica, la seconda
quella Gsm, che ha invaso l´Italia con 56,7 milioni di utenti nel 2003. Con
l´Umts (500.000 abbonati in Italia nel 2003), alla telefonia mobile si
aggiungono Internet, e-mail, fax, banche dati da scaricare o trasmettere,
ecc. E´ l´inizio della fine delle telecomunicazioni fisse? Ma con la salute
come la mettiamo? Questo cellulare superintelligente comporta qualche
rischio sulla nostra pelle?

A Bologna un gruppo del CNR, coordinato dal dottor Fiorenzo Marinelli, sta
conducendo varie ricerche su questo campo. Il "sistema Umts lavora con
radiofrequenze di circa 2450 Mega Herz" ci ha detto "nel 1997 uno studio
firmato dal dottor Henry Lay, negli Stati Uniti, ha dimostrato che questa
particolare frequenza è in grado di "rompere" i filamenti del Dna, cioè di
alterare la struttura della molecola chiave degli esseri viventi. E´ una
osservazione sperimentale da tenere nella giusta considerazione, e da
approfondire con ulteriori indagini. Peccato che i fondi per questo tipo di
ricerche siano sempre meno, non sappiamo che fine abbiano fatto i 246
miliardi di lire stanziati nella vendita delle licenze Umts, per studiare
gli effetti delle emissioni elettromagnetiche."

UMTS: ALLARME IN SVEZIA PER LA SALUTE
Il consiglio dell´Unione nazionale svedese degli affittuari non accetta
l´installazione delle antenne per la telefonia mobile di terza generazione
sulle case. L´Unione raggruppa il 45% degli affittuari di tutta la Svezia e
ha fatto sapere che si opporrà a questa tecnologia, finché non saranno
chiariti gli effetti sulla salute. "Allo stato attuale la scienza non ha
chiarito abbastanza se le antenne per l´Umts possono influire sulla salute
umana: fino a quando non ci sarà chiarezza non faremo costruire antenne
sulle abitazioni o nelle loro vicinanze" ha detto il portavoce dell´Unione,
Peder Palmstierna.

IN DANIMARCA SI MUOVONO I SINDACI
Le cose si stanno muovendo anche in Danimarca: tutti i partiti politici
hanno chiesto un dibattito in Parlamento sugli effetti sanitari delle
antenne Umts, alla presenza dei Ministri della Salute, Ricerca Scientifica
e Informazione, sui possibili danni alla salute provocati dalle antenne
Umts.

Inoltre i sindaci di Copenhagen, Aalborg e molte altre città danesi, che
crescono di giorno in giorno, hanno deciso di bloccare l´installazione
delle antenne sulle proprietà pubbliche, finché non sarà certo che sono
innocue. Si sta tentando di bloccarle anche nelle proprietà private.

UNA RICERCA OLANDESE CONFERMA I RISCHI SANITARI
Si è conclusa recentemente una ricerca sugli effetti dei campi
elettromagnetici condotta dal TNO (Netherlands Organization for Applied
Scientific Research), Istituto di ricerca del Governo Olandese. La ricerca
è stata voluta da ben tre Ministeri (Sanità, Telecomunicazioni ed Economia)
su forte pressione dei cittadini. Il Parlamento Olandese ne ha discusso in
commissione il 23 ottobre e ha deciso di inviare il report alla Commissione
europea, con cui i tre Ministeri discuteranno i risultati.
La ricerca è stata condotta su 72 persone, di cui la metà
"elettrosensibili". Esse sono state esposte ad un campo di 1 Volt/metro,
alle frequenze degli Umts. Si è riscontrata una  relazione statisticamente
significativa tra le alterazioni allo stato di benessere dei soggetti (mal
di testa, nausea, vertigini) e l´esposizione ad un campo elettromagnetico
simile a quello dell´Umts, anche in assenza di fenomeni di riscaldamento
del corpo umano.
E´ in programma una seconda ricerca di verifica dei risultati.

NESSUNO ASSICURA IL TELEFONINO

Nessuna società d´assicurazione è disposta più ad assicurare le imprese che
producono cellulari. Il rischio che un domani un utente, o io suoi eredi,
possa fare causa per danni"è giudicato incalcolabile". La rivelazione è
comparsa in gennaio sulla Süddeutsche Zeitung": "Benché manchino ancora
sicure prove scientifiche sulla pericolosità dei cellulari", gli
assicuratori preferiscono andare sul sicuro. Gli scienziati non sono ancora
d´accordo? Bene, noi non ci fidiamo, spiegano le compagnie assicurative,
siamo già rimaste scottate dall´amianto. Negli Anni Settanta, veniva usato
a tonnellate per rendere sicuri i palazzi contro gli  incendi, e tutti
sostenevano che era assolutamente innocuo. Anzi, le compagnie
d´assicurazione pretendevano per stipulare le polizze d´antincendio che gli
edifici fossero imbottiti da amianto. Poi si è scoperto che era altamente
cancerogeno, e si sono dovuti pagare danni per miliardi di dollari,
soprattutto in America. E se anche con i telefonini finisse così?
I contratti, ovviamente, dovrebbero coprire il rischio su scala
internazionale, e ci si preoccupa che una causa venga intentata dagli
utenti magari  negli Stati Uniti dove i giudici sono estremamente generosi
nello stabilire i rimborsi. "Abbiamo rifiutato le offerte dei produttori di
telefonini", hanno confermato al quotidiano di Monaco le due più grandi
compagnie di mediazione assicurativa: la "Marsh"e la "Aon".
Le due società conoscono il mercato mondiale perché fanno da intermediarie
tra le compagnie d´assicurazione e le grandi industrie. Georg Bräuchle,
direttore commerciale presso la "Marsh Deutschland" ha dichiarato che "per
la prima volta i contratti per i cellulari sono stati esclusi per il 2004".
"Anche noi abbiamo detto no", conferma un portavoce della Aon tedesca. "E
per quanto ci riguarda, già da tempo, abbiamo rinunciato a coprire il
rischio dei portatili!, rivela il portavoce della Allianz, la più grande
compagnia assicurativa tedesca.


Dal n° 20 di GAIA - estate 2004
trimestrale edito dal Movimento dei Consumatori

la notizia verrà pubblicata sul sito
http://alberinonantenne.interfree.it  (Attività)