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Consiglio di Stato



Una sentenza che non sposta una virgola

Il Consiglio di Stato ha rigettato il ricorso presentato contro la
costruzione della centrale turbogas di Termoli. Il rispetto istituzionale
non ci impedisce di sottolineare due aspetti che consideriamo quantomeno
assurdo. Come è possibile definire "intesa tra Stato e Regione" un atto
assunto da un singolo funzionario della Regione? Un atto mai discusso né in
Consiglio Regionale né in Giunta. Un atto sul quale pendono ben due denunce
presentate alla Procura della Repubblica e sulle quali i cittadini con
attenzione seguono gli sviluppi e attendono notizie. Non solo, quanto
affermato dal Consiglio di Stato non tiene in nessun conto le prese di
posizioni del Consiglio regionale che in due circostanze, e sempre
all'unanimità, il 24 giugno del 2003 e il 18 maggio del 2004, hanno
affermato il contrario di quello su cui si poggia il rigetto del Consiglio
di Stato. In secondo luogo non può essere assolutamente condivisibile un
concetto di sicurezza che non tiene in nessun conto degli insediamenti già
presenti sul sito, del contesto nel quale la centrale va ad inserirsi,
della mancanza di dati sull'inquinamento esistente, sui rischi - provati -
di alluvione e sulle innumerevoli concause che vanno ad affiancarsi alla
pericolosità della centrale turbogas.

Il Coordinamento regionale contro le turbogas, pur non avendo mai riposto
cieca fiducia in questo pronunciamento, prende atto della sentenza nonché
del preannunciato ricorso contro questi gravi e palesi errori.

Per il Coordinamento restano in piedi tutte le ipotesi di lavoro
predisposte, gli impegni assunti e quelli che andremo ad assumere. Del
resto, le nostre attuali istanze e motivazioni nulla hanno a che vedere con
le questioni affrontate dal Consiglio di Stato e con la sentenza prodotta .
Noi rinnoviamo la richiesta di sospensione cautelativa della costruzione
della centrale di Termoli e il blocco di ogni iter per le altre due
centrali previste in Molise; chiediamo una nuova procedura di Valutazione
di Impatto Ambientale che tenga conto dei nuovi studi sulle polveri sottili
e che, nel caso di Termoli, consideri il contesto nel quale la centrale
dovrebbe inserirsi; chiediamo il rispetto degli atti che sono stati assunti
dal massimo organo di rappresentanza democratica del Molise, il Consiglio
Regionale, e che nessuno può trattare alla stregua di carta straccia.

È in questo percorso che si inserisce l'incontro che il Coordinamento ha
avuto ieri (lunedì 7 maggio) con tutti i capigruppo al Consiglio comunale
di Termoli. È in questo senso che con grande soddisfazione abbiamo appreso
che il prossimo 21 giugno è stato convocato un Consiglio comunale con
all'ordine del giorno i provvedimenti da adottare in merito alla questione
turbogas. A questo va aggiunto l'apprezzamento per quanto comunicatoci dai
capigruppo i quali hanno assunto il solenne impegno di preparare un atto
unitario in grado di porre le concrete condizioni affinché la centrale
venga fermata. Lo chiedono le istituzioni, gli scienziati e gli esperti, lo
chiedono i medici. Lo chiede, soprattutto, la popolazione.

È per questo che a tutti i molisani che hanno a cuore il nostro territorio,
la nostra sicurezza, il nostro futuro, rivolgiamo l'appello ad essere il
prossimo 21 giugno a Termoli.

Coordinamento regionale contro le turbogas

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Il 6 giugno scorso alcuni quotidiani locali riportano i risultati di una
ricerca sul Nucleo Industriale di Termoli tesa a verificare i rischi di
patologie tumorali e respiratorie. Messa così la notizia chi avrebbe da
ridire? A guardarla con più attenzione si scopre che qualcosa non funziona
e poco convince. Innanzitutto il committente dello studio è il Nucleo
Industriale stesso (della serie: "chiedi all'acquaiolo se l'acqua è
fresca"), in secondo luogo una ricerca prettamente sanitaria a chi viene
affidata? Ad una società di Auditing che, tradotto in italiano corrente,
sta a significare che si tratta di studio di commercialisti?

Le riflessioni, le critiche e le proposte su questa vicenda sono state
articolate attraverso un comunicato a firma del Coordinamento Ambiente -
Salute, del Comitato Civico Termolese e del

Comitato Pro-Alluvionati Riovivo-Marinelle.

Il testo integrale lo si può leggere su. www.ilpontemolise.com

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