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L'allevamento mette a rischio il tonno rosso del Mediterraneo
- Subject: L'allevamento mette a rischio il tonno rosso del Mediterraneo
- From: "F A B I O C C H I::" <eco_fabiocchi at tin.it>
- Date: Mon, 7 Jun 2004 23:03:10 +0200
L'allevamento mette a rischio il tonno rosso del Mediterraneo
Presentato un nuovo rapporto del WWF sulle sovvenzioni che favoriscono la
diffusione degli allevamenti di tonno rosso: una minaccia per la specie >>
Foto: impianto di allevamento dei tonni in Croazia
Un nuovo rapporto del WWF lanciato oggi mette sotto accusa l'Unione
Europea a causa delle sovvenzioni che favoriscono l'espansione dell'allevamento
di tonno rosso: una pratica che potrebbe portare, nel giro di pochi anni,
all'estinzione commerciale del tonno, una specie già oltremodo sfruttata e già
fortemente a rischio.
Il rapporto "L'allevamento del tonno nel Mediterraneo: è in gioco lo
stock di tonno rosso" , pubblicato alla vigilia della Giornata Mondiale degli
Oceani, rimprovera la Comunità Europea per le sue sovvenzioni agli impianti di
acquacoltura coinvolti nell'allevamento del tonno - che consiste nel mettere
all'ingrasso, quale moderno "fois gras", i tonni catturati vivi in natura - e
mette in discussione il fatto che l'allevamento dei tonni non ha nulla a che
vedere con l'acquacoltura in cui invece i pesci nascono e vengono allevati in
cattività.
Il WWF critica inoltre la Comunità Europea per l'espansione e la
modernizzazione delle sciabiche - le uniche imbarcazioni da pesca usate per
catturare vivo il tonno rosso - attraverso la FIFG (Strumento Finanziario di
Guida alla Pesca). Secondo il WWF, quasi tutti i tonni vengono catturati su
larga scala con modernissime sciabiche e trasferiti in gabbie galleggianti.
Il WWF invita urgentemente la Comunità Europea a rivedere la propria
legislazione, che consente agli allevamenti di tonno di beneficiare dei sussidi
all'acquacoltura, e di fissare un quota specifica per la cattura e la posa dei
tonni nelle gabbie. Il WWF invita inoltre ad un più trasparente sistema di
registrazione delle catture che assicuri la tracciabilità di tutti i tonni
provenienti dagli allevamenti del Mediterraneo e successivamente
commercializzati. Il rapporto evidenzia anche il fatto che l'industria
dell'allevamento del tonno ha incrementato la pressione di pesca sugli stock
dei pesci più piccoli, come le acciughe, necessari al nutrimento dei tonni in
gabbia.
"Finchè la pesca con le sciabiche e l'industria dell'allevamento del
tonno saranno considerate come tappe di uno stesso processo, la gestione degli
stock di tonno rosso non sarà sostenibile," afferma Paolo Guglielmi,
Responsabile dell'Unità Mare del Programma Mediterraneo del WWF. " Il recente
ingresso nella Comunità Europea di paesi come Malta o Cipro, che hanno
importanti attività di allevamento di tonno, rendono ancor più urgente il
passaggio verso politiche ed attività migliori."
Nel frattempo, il WWF richiama l'immediata necessità di una rigida
moratoria che limiti lo sviluppo di "nuovi allevamenti" nel Mediterraneo.
L'allevamento del tonno è governato soprattutto dal mercato giapponese
per la preparazione di "sushi" e "sashimi". Nel Mediterraneo è aumentato di
quasi il 50 per cento l'anno scorso, fino a raggiungere le 21.000 tonnellate,
cosa del tutto incompatibile per la conservazione di una sana popolazione di
tonno rosso. Gli allevamenti di tonno nel Mediterraneo si trovano in Spagna,
Italia, Turchia, Malta, Cipro, Croazia, Tunisia e Libia. Fuori dal
Mediterraneo, l'industria dell'allevamento si sta rapidamente espandendo in
paesi come l'Australia, il Messico, gli Stati Uniti e il Giappone.
http://www.panda.org/news_facts/publications/marine/publication.cfm?uNewsID=13510