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LA UE ARCHIVIA LA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER L'INCENERITORE DI DALMINE



COMUNICATO STAMPA


INCENERITORE DI DALMINE: LA COMMISSIONE EUROPEA ARCHIVIA LA PROCEDURA DI
INFRAZIONE "PERO' IL COMUNE AVEVA RAGIONE"
I VERDI:  SCELTA SCIAGURATA CHE METTE IN PERICOLO LA PROCEDURA DI
VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (V.I.A.) IN EUROPA


Il Sindaco di Dalmine, Francesca Bruschi, e il Presidente del Consiglio
Comunale, Marcello Saponaro, lo hanno annunciato negli incontri pubblici
dei giorni scorsi a Dalmine:  la procedura di infrazione contro l'Italia
per la mancata applicazione della procedura di Valutazione di Impatto
Ambientale nei confronti dell'inceneritore REA di Dalmine è stata
archiviata.

La commissione Europea, Direzione Generale Ambiente, per bocca del Capo
Unità George Kremlis ha inviato infatti nei giorni scorsi una lettera al
Sindaco di Dalmine nella quale conferma, nuovamente, che il Comune di
Dalmine aveva ragione:  la VIA non è stata fatta, andava fatta, eppure la
procedura sarà archiviata. Sostiene George Kremlis che " i servizi della
Commissione sono giunti alla conclusione che le disposizioni della
direttiva VIA non sono state rispettate nel caso di specie" (...) e
tuttavia...  " la VIA è concepita per agire preventivamente, prima
dell'autorizzazione, al fine di rendere edotte e responsabilizzare le
autorità competenti sugli impatti ambientali di determinati progetti.
Pertanto, proprio per la sua natura preventiva, essa non è utilmente
applicabile una volta che l'opera sia stata costruita" (...). "Alla luce di
quanto precede, in riferimento al reclamo da Lei presentato, la Commissione
ritiene che nessun effetto utile deriverebbe dalla continuazione della
procedura di infrazione in oggetto"  (...) "Pertanto Le comunico che i
servizi della Commissione proporranno l'archiviazione del reclamo in
oggetto".

E' una scelta sciagurata - hanno dichiarato Marcello Saponaro, Presidente
del Consiglio Comunale di Dalmine e Monica Frassoni, Parlamentare Europeo
dei Verdi.  "E' come se un giudice assolvesse un ladro perchè la
legislazione contro i furti ha valore preventivo e quindi non è più
applicabile quando la rapina e' stata fatta".

La decisione è grave non soltanto perchè, ancora una volta, si sanciscono
le eccezioni, le procedure fuori dalle regole, le accelerazioni fatte senza
valutare i danni ambientali che segnarono l'approvazione nel 1997
dell'Inceneritore di Dalmine da parte delle amministrazioni leghiste del
Comune di Dalmine e della Provincia di Bergamo. La decisione è ancor più
grave - sostengono Saponaro e Frassoni - anche perchè potrebbe diventare un
precedente per altre opere, ancor più impattanti per il territorio e
pericolose per la salute.

Cosa andranno a dire la prossima volta i funzionari europei - si chiedono
Monica Frassoni e Marcello Saponaro - ai cittadini dei Comuni dove sono
previste opere quali la Pedemontana, la Gronda ferroviaria, la Bre.Be.Mi.,
la IFP, le centrali a Turbogas, tutte quelle opere cioè che la Regione
Lombardia e la Provincia di Bergamo vogliono calare sul territorio
Bergamasco, con l'area Dalmine-Zingonia quale epicentro?

Nelle prossime settimane i Verdi valuteranno quali iniziative possono
essere prese per ripristinare in pieno il diritto e la corretta
applicazione della Valutazione di Impatto Ambientale a Bergamo e in Europa.
"Una società ricca  e industrializzata quale la nostra - hanno dichiarato
infine Saponaro e Frassoni - ha un dovere in più nei confronti delle
generazioni future e nella tutela della qualità della vita".

Dalmine 29 maggio 2004



Per maggiori informazioni:
Marcello Saponaro
Cell. 335 1218378
www.dalmen.it