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turbogas 61



Domani saremo in Consiglio regionale. Ancora una volta e, se le cose non
prenderanno una svolta diversa, non sarà l'ultima volta. Domani nessuno
potrà più permettersi di giocare a nascondino speculando sulle volontà dei
cittadini, tutti i consiglieri regionali saranno chiamati ad esprimere un
parere. Vi è già una mozione vincolante presentata dalle opposizione, vi
sono le possibilità e le disponibilità di scriverne un'altra per farla
firmare da tutti, maggioranza e opposizione. Non saranno consentite né
scuse, né distinguo, né giustificazioni. Sappiamo che qualcuno farà in modo
che il Consiglio salti, che non si raggiunga il numero legale, perché
quella di domani è l'ultima seduta dopo la pausa elettorale. I giocolieri
sappiano che saremo attenti, che nessuno ci potrà prendere in giro.
L'invito che rivolgiamo è che in gran numero riusciamo ad essere presenti
domani.

Quello che segue è il comunicato emesso dal Coordinamento regionale.

LA CAROVANA NON SI FERMA

AVANTI, SEMPRE, PER IL MOLISE

Le scomposte reazioni dei poteri forti, del grande capitale che, attraverso
i troppo accondiscendenti amministratori locali, sponsorizzano la
costruzione della centrale turbogas di Termoli non scalfiscono nel modo più
assoluto lo spirito e le motivazioni con le quali i Comitati di cittadini,
le organizzazioni agricole e quanti, semplici cittadini molisani, conducono
da tempo una battaglia di civiltà e dignità per la regione Molise mai così
pesantemente mortificata dall'imposizione forzata (dall'esterno, ma
accettata da molti anche all'interno) di uno sviluppo economico e sociale
che non gli può appartenere.

Le critiche "pilotate", gli sberleffi gratuiti, riportati ad arte su alcuni
organi di stampa, ogni qual volta la gente del Molise manifesta
democraticamente il proprio dissenso a scelte che ritiene sbagliate - in
ciò confortata da puntuali osservazioni scientifiche contro il progetto di
centrali di così enormi dimensioni - non fanno altro che confermare (se c'è
ne fosse ancora bisogno) la malafede di una parte delle forze in campo che
con protervia persegue l'obiettivo del massimo profitto infischiandosene
della volontà popolare molisana.

Tutto questo il Coordinamento regionale dei comitati contro le turbogas lo
avevamo ampiamente messo in preventivo sapendo che la lotta sarebbe stata
lunga e non facile.

Ciò che noi sentiamo di poter confermare è che il nostro impegno continuerà
per far sì che simili sciagure - e altre ancora -, non abbiano a
verificarsi nella nostra regione. Allo stesso tempo siamo impegnati ad
individuare con attenzione e serietà chi effettivamente e degno della
fiducia dei cittadini del Molise e chi, invece, come un burattino si lascia
colpevolmente guidare dall'esterno (noi, invece, non abbiamo poltrone da
difendere, né  terreni da vendere).

Quale sede è la più adatta per un simile percorso se non la massima
istituzione della regione, il Consiglio regionale?

È per questo che martedì 18 maggio, alle ore 11,00, saremo ancora presenti
nella sede di via IV novembre a Campobasso. Nella seduta di martedì
prossimo il Coordinamento si aspetta che il Consiglio regionale discuta un
atto vincolante riguardante sia la centrale di Termoli che quelle di
Venafro e Montenero di Bisaccia. In queste ultime settimane vi sono state
impegnative dichiarazioni di alte figure istituzionali, sia a livello
regionale che nazionale, non prendere atto di questo e tirarne le dovute
conseguenze sarebbe, a nostro avviso, grave ed inaccettabile.

Nel ribadire la richiesta di sospensione cautelativa dei lavori della
centrale di Termoli e di ogni iter per quelle di Venafro e Montenero, non
abbiamo alcun dubbio nell'affermare che fin quando non vi saranno atti e
decisioni concrete, a partire da questo martedì torneremo ancora nelle sedi
istituzionali della Regione.



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