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rassegna stampa 10 03 04 su ogm
ma il ministro Alemanno vuole o no gli ogm? quanto può durare il gioco delle
tre carte
N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura@italytrading.com
Agenzia asca 10 03 04
15:18 OGM: VERDI, DECISIONE LONDRA ATTO TOTALMENTE IRRESPONSABILE
(ASCA) - Roma, 10 mar - ''Se da una parte Londra, con un atto
totalmente irresponsabile, ha autorizzato la coltivazione
sperimentale di una varieta' di mais transgenico, senza aver
stabilito regole chiare per impedire la contaminazione,
dall'altra bisogna ricordare che l'Ue pochi giorni fa, il 18
febbraio, ha confermato la moratoria, vigente dal '98,
negando l'autorizzazione per un'altra varieta' di mais
transgenico''. Lo dichiara la senatrice dei Verdi Loredana De
Petris, capogruppo in Commissione Agricoltura.
''Nonostante siano stati molti i Paesi membri che nella
discussione sulla direttiva sementi si sono schierati per la
tolleranza zero e, quindi, sono stati contrari
all'introduzione di soglie di tolleranza, il pericolo di
introdurre coltivazioni OGM e' comunque altissimo''.
Per questo e' necessario - ha aggiunto De Petris - ''il
varo nel nostro Paese di una legge chiara e rigorosa a difesa
della nostra agricoltura sia convenzionale, sia biologica e
di qualita'. Altrimenti l'introduzione di coltivazioni
transgeniche la danneggerebbe e contaminerebbe
irrimediabilmente. Nella stessa direzione vanno le normative
della maggioranza delle Regioni italiane che hanno dichiarato
il loro territori OGM-free. E in questo senso sono orientate
anche la maggioranza dei consumatori e degli agricoltori
italiani. Il problema e' che il Governo, come si evince dalle
dichiarazioni del Ministro Alemanno, ha scelto di non
decidere accantonando, da tempo, la proposta di decreto dello
stesso Ministro dell'Agricoltura. La contrarieta'
all'introduzione del transgenico viene manifestata anche
dalla maggioranza dei parlamentari che ha costituito un
Intergruppo parlamentare.
L'agricoltura italiana, - conclude la senatrice -
conosciuta e apprezzata in tutto il mondo per i suoi
prodotti, non ha bisogno degli OGM, anzi ne verrebbe
gravemente penalizzata''
TGcom
Governo Gb: ok a mais transgenico
E Alemanno: "Saremo invasi da Ogm"
La Gran Bretagna apre al mais trangenico. Seppure con alcune limitazioni e
dopo accurasti test delle associazioni mediche britanniche, il governo
inglese ha ne autorizzato la coltivazione introducendo il Paese nel mercato
Ogm. E arrivano puntuali le polimiche. Dall'Italia, il ministro delle
Politiche agricole, Gianni Alemanno lancia l'allarme: "L'Italia rischia
l'invazione degli Ogm".
"Ora - afferma il ministro in un'intervista al Corriere della Sera - è
ancora più urgente varare la legge italiana. Abbiamo tempo fino alla
prossima semina d'autunno. Se non provvederà il governo lo faranno i gruppi
parlamentari".
Per il ministro Alemanno "occorre difendere le nostre coltivazioni
tradizionali e in partricolare difendere il diritto dei consumatori e dei
produttori a scegliere. Una scelta - aggiunge - che sarebbe impedita se si
provocasse una contaminazione diffusa tale da far sparire progressivamente
le coltivazioni ogm-free".
E sul diritto di esistere dei produttori che non scelgono la via del
transgenico, il governo inglese prova a rassicurare. Il ministro
dell'Ambiente Margaret Beckett ha dichiarato che il governo sta studiando
un piano per risarcire gli agricoltori danneggiati dalla contaminazione di
varietà Ogm, ma ha precisato che tali indennizzi dovranno essere finanziati
dalle società che producono semi trangenici.
Resta da vedere però se ciò sarà possibile, in quanto l'industria
biotecnologica si oppone fermamente all'idea di dover pagare tali
risarcimenti. Restano comuque parzialmente aperte le porte ai coltivatori
che intendano passare al transgenico. Le licenze che autorizzano la
coltivazione del mais Ogm, inoltre, scadranno nel 2006 e gli agricoltori
che vogliono rinnovarle dovranno acconsentire ad ulteriori test sulle loro
piantagioni.
Il governo britannico ci tiene a porre dei paletti all'introduzione degli
Ogm. La Beckett ha precisato che il Regno Unito si opporrà alla
coltivazione, in qualsiasi parte dell'Unione Europea, di altre colture Ogm
sulle quali erano stati condotti i test su larga scala commissionati dal
governo. Secondo la British Medical Association, l'associazione medica
britannica, l'analisi delle "ricerche compiute indica che vi è una
probabilità molto bassa che gli ogm possano causare effetti pericolosi
sulla salute".
dal Corriere della Sera 10 03 04
Alemanno: ora l'Italia rischia di essere invasa dal transgenico
ROMA - "Ora è ancora più urgente varare la legge italiana. Abbiamo tempo
fino alla prossima semina d'autunno. Se non provvederà il governo lo
faranno i gruppi parlamentari". A lanciare l'allarme anti-contaminazione,
nel giorno in cui la Gran Bretagna dà il via libera alla coltivazione di
una varietà di mais transgenico, è il ministro delle Politiche agricole,
Gianni Alemanno.
Questa decisione cambia l'orientamento europeo nei confronti degli
organismi geneticamente modificati?
"In realtà la Gran Bretagna è sempre stata aperta verso gli Ogm. Del resto
lì c'è una proprietà fondiaria più accorpata che da noi. Quindi possono
gestire meglio il rapporto tra colture tradizionali e quelle geneticamente
modificate, tentando di evitare la contaminazione".
Allora cosa la preoccupa della scelta inglese?
"Il problema è la clausola europea. Dopo un certo periodo che un prodotto
viene autorizzato in un Paese scatta un automatismo per cui diventa
commercializzabile anche nelle altre nazioni. Quel mais potrebbe arrivare
anche da noi".
Le ricerche compiute dalla British medical association indicano come molto
bassa la probabilità che gli Ogm possano causare effetti pericolosi alla
salute.
"Il problema non è questo. Ma difendere le nostre coltivazioni tradizionali
e in particolare difendere il diritto dei consumatori e dei produttori a
scegliere. Una scelta che sarebbe impedita se si provocasse una
contaminazione diffusa tale da far sparire progressivamente le coltivazioni
ogm-free".
Ma la normativa europea non lo impedisce?
"Bisogna distinguere tra campi diversi. L'Ue ha introdotto l'obbligo di una
rigida procedura scientifica prima di commercializzare gli Ogm e quello di
indicarne sempre la presenza nei prodotti alimentari con l'etichettatura.
Ma nel campo squisitamente agricolo si è limitata a dare delle linee guida:
delegando i paesi membri a legiferare per consentire la coesistenza tra
filiere agricole Ogm e filiere agricole Ogm-free".
A che punto è la nostra legge?
"Da dicembre è all'esame della presidenza del Consiglio dei ministri".
Perché non è ancora stata varata?
"Per ora non c'era una grande urgenza, perché comunque le autorizzazioni
dei singoli Paesi per vendere le sementi non sono state trasferite a
registro auropeo. Quindi non sono autorizzate e disponibili nel nostro
Paese sementi Ogm ".
Ma se il governo non fosse in grado di definire le nuove regole?
"Il governo in ogni caso dovrebbe determinare una linea perché così viene
chiesto dall'Ue. Ma se non ci sbrighiamo probabilmente a prendere
l'iniziativa sarà prima il Parlamento, dove esiste un forte intergruppo con
parlamentari di tutti i partiti contrari agli Ogm".
La nuova normativa vieta l'avanzata degli Ogm?
"Non vieta nulla, ma mantiene una posizione di estrema prudenza perché,
attraverso i pollini trasportati dal vento e attraverso gli insetti, è
facile che un campo seminato Ogm contamini non solo i campi vicini, ma
anche gli altri che sono in aree agricole omogenee. Questo è
particolarmente grave per l'Italia che ha proprietà agricole molto piccole
e frammentate".
Secondo il ministro inglese dell'Ambiente, però, la questione
dell'impollinazione è ancora aperta.
"Infatti. Per questo nella legge che abbiamo predisposto si richiede un
accertamento tecnico e scientifico preventivo sulla portata di questo
fenomeno della contaminazione".
Undici regioni si sono dichiarate Ogm-free. Questo influirà?
"Il fatto che siano di centrodestra e di centrosinistra le regioni che
vogliono tutto il loro territorio libero da Ogm dimostra quanto sia
sensibile il nostro territorio al problema. Però le leggi regionali possono
essere impugnate, a livello nazionale, e di fronte alla Corte di Giustizia,
come è accaduto alla Carinzia. E' per questo che serve una legge nazionale
al più presto".
Virginia Piccolillo