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] Novità sul III Valico genova milano




Da "LA REPUBBLICA"

Tunnel e cunicoli: il Belpaese diventa gruviera
di GIOVANNI VALENTINI
Il Belpaese rischia di diventare una gruviera. Mi riferisco ai "buchi" che
il ministro Pietro Lunardi, in qualche caso con la complicità di Giulio
Tremonti, ministro dell'Economia, sta apportando alle montagne italiane. A
detta del WWF sono opere inutili o abusive, comunque di forte impatto
ambientale e sociale, destinate a produrre danni all'assetto del territorio
e quindi alle popolazioni che vi abitano. Si tratta di gallerie e
infrastrutture che non hanno ancora concluso il loro iter di approvazione.
In attesa della ratifica del progetto definitivo di alcune opere definite
strategiche, e contro la stessa normativa di attuazione della cosiddetta
Legge Obiettivo, il ministro Lunardi ha autorizzato l'apertura di cantieri
per "opere funzionali" che minacciano di produrre altri scempi alla natura e
al paesaggio. Il trucco prevalente è quello di mascherare vere e proprie
gallerie di servizio o addirittura tratti dei tunnel principali come
"indagini geognostiche", cioè ricognizioni e sondaggi del terreno.

....

Un altro caso è quello del Terzo Valico dei Giovi, sulla linea ferroviaria
ad Alta Velocità Milano-Genova. Con una delibera di fine settembre scorso,
il Cipe ha approvato il progetto preliminare, autorizzando una serie di
interventi (cunicoli esplorativi, strade, cave e "finestre") che, in base
alla legge del 2002, non si possono realizzare. La normativa in vigore
consente solo ricerche archeologiche, bonifiche e ,appunto, "indagini
geognostiche". Per di più la delibera riapre anche le attività di cantiere
che erano state sospese nel 1998 da una ordinanza del ministro Edo Ronchi e
su cui il WWF, insieme a Italia Nostra e a Legambiente, ha inviato di
recente una Diffida a tutti i ministeri interessati e alle Ferrovie dello
Stato affinché non vengano realizzati prima dell'approvazione del progetto
definitivo.

Lo stesso WWF è stato ammesso come parte civile nel processo per truffa
aggravata nei confronti dello Stato che si è aperto il 12 gennaio a Milano
proprio per la "campagna di indagini geognostiche" condotta a suo tempo
nell'ambito dei lavori propedeutici per la realizzazione della linea. Tra
gli imputati c'è il senatore Grillo, all'epoca dei fatti sottosegretario al
Bilancio e oggi presidente della Commissione Ambiente del Senato.

Il Pubblico Ministero ha riconosciuto che le opere, oltre a essere del tutto
inutili, hanno provocato un grave danno ambientale. Con il suo esposto, il
WWF aveva denunciato sia alla Magistratura ligure, a quella piemontese e a
quella milanese l'inutilità dei lavori e la difformità delle gallerie di
servizio rispetto al progetto elaborato dal consorzio Cociv, il general
contractor a cui è affidata la realizzazione del tratto ad Alta Velocità
Genova-Milano. Su questa base, per prevenire il rischio ambientale, il 28
febbraio 1998 i cantieri erano stati sequestrati dal Nucleo operativo
ecologico dei carabinieri.

Per completare il quadro delle illegalità, le opere da "avviare in via
anticipata" che hanno ottenuto l'approvazione del Cipe non sono a carico del
General contractor, come stabilito dalla legge, bensì dello Stato attraverso
le Ferrovie. L'importo previsto è di 450 milioni di euro, di cui 319 nel
primo biennio come lotto funzionale. Ma la delibera del Cipe stabilisce che
i finanziamenti preliminari con il sistema bancario debbano essere contratti
da Rete Ferroviaria SpA, cioè dallo Stato, mentre in assenza di gare la
normativa vigente accolla al general contractor gli oneri relativi alla
progettazione definitiva. E adesso è auspicabile che intervenga quanto prima
la Corte dei Conti.