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comunicato stampa cospa nazionale
Vi giriamo uncomunicato del COSPA nazionale relativo alla posizione della
regione Lombardia ha assunto in questi giorni in merito alla crisi del
settore lattiero caseario approfonditesi con il caso Parmalat
a cura di Altragricoltura Nordest
N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura@italytrading.com
MILK WARRIORS
COSPA NAZIONALE
COMUNICATO STAMPA:
FATTI E NON CHIACCHIERE
Non di pannicelli caldi ha bisogno il settore lattiero caseario italiano,
ed in particolare quello lombardo, come invece lo sono le recenti promesse
di intervento in materia fatte dal Presidente della regione Lombardia
Formigoni e dall'assessore all'agricoltura Beccalossi . Il settore
lattiero caseario regionale lombardo e nazionale sono in ginocchio,
hanno bisogno di coraggio e di un senso di responsabilità che non si
riesce a cogliere nelle indicazioni del presidente della regione Lombardia
. Non sono, infatti , certamente da ritenersi azioni coraggiose la promessa
di contributi in conto interesse sui prestiti agli allevatori coinvolti
nello spaventoso Crak della Parmalat , o peggio, i promessi contributi a
quelle aziende che per legge hanno distrutto il latte perché all'analisi
erano presenti le aflatossine , anzi riteniamo questa sia una azione
controproducente se non viene legata a un decisa svolta di cambiamento
sui metodi di allevamento e di alimentazione delle vacche da latte . Ben
altre attenzione merita il settore lattiero caseario italiano ed in
particolare quello lombardo che sono:
1. Avere riconosciuto il diritto come aziende ad esistere, sapere con
certezza cioè, se si potrà continuare a lavorare e tenere aperte le aziende
anche dopo l'applicazione del decreto Alemanno;
2. Di avere le assegnazioni alla produzione in base alle produzioni ;
3. Di una vera politica agricola nazionale e regionale che dia precise
indicazioni sulla tracciabilità del prodotto da monte a valle della filiera.
Anche la regione Lombardia può fare molto in questo senso, per esempio,
convocando come suo diritto, una riunione stato e regioni che ponga
all'ordine del giorno la questione della zootecnia da latte lombarda e
nazionale, chiedendo il ritiro del decreto Alemanno, l'apertura di una vera
trattativa con la comunità europea, per i diritti alla produzione partendo
dal concetto della sovranità alimentare.
Un concetto sempre più sentito dai cittadini consumatori ma che sfugge non
solo ai nostri amministratori regionali e ministri nazionali, in
particolare ad Alemanno, ma consapevolmente, anche alle strutture
sindacali storiche cosi attente a nascondere le loro responsabilità nel
vergognoso capitolo della gestione delle quote latte nel nostro Paese.
Adesso ci vuole il coraggio di cambiare, di riconoscere finalmente che la
filiera del latte è cosa a se, cui la politica nell'interesse collettivo
deve prestare attenzione per le sue ricadute sociali, economiche ed
ambientaliste.
Un interesse che non vuol dire gridare al vento solidarietà agli allevatori
senza un discorso coerente o peggio il coraggio del riscontro nei fatti
in particolare per le forze che sono al governo, ma azioni concrete,
precise, forti e risolutive; queste cose si attendono gli allevatori e i
cittadini consumatori.
Noi allevatori del Cospa nazionale abbiamo già espresso il nostro punto di
vista in ben sette anni di lotte ma ripeterlo può essere utile anche per
chi non ha voluto ascoltarci .
Il Cospa nazionale chiede:
ß La revisione urgente delle politiche comunitarie in materia di quote di
produzione del latte, in particolare chiediamo l'estrapolazione dal monte
quote il latte neccessario per al produzione delle Dop,
ß una revisione delle politiche nazionali relative ai criteri di
assegnazione delle medesime;
ß La revisione dell'attuale meccanismo di calcolo dei super prelievi
eliminando le compensazioni prioritarie;
ß Il ritiro del già fallito decreto del ministro Alemanno in materia di
quote latte;
ß La revisione degli statuti dei consorzi delle DOP, in particolare quelle
del Consorzio del Grana Padano, la revisione delle commissioni e dei
meccanismi di formazione dei prezzi delle borse merci casearie di Mantova,
Cremona e Milano;
ß Una battaglia serrata e vincente contro il latte in nero e le relative
oscure trame dei nostri industriali del settore;
ß Una politica agricola che garantisca, il ciclo corto , la provenienza
certa del prodotto, il metodo di allevamento ed in particolare
l'alimentazione FREE OGM degli animali.
Se gli attuali politici non faranno quanto richiesto noi allevatori del
Cospa comunque andremo avanti, per la salvaguardia delle nostre aziende e
per legittima difesa continueremo a produrre il latte, organizzandoci fin
da ora per difenderci dalle infami multe dello stato e dalle regioni. Gli
allevatori del Cospa Nazionale, infatti, non si sono mai illusi che le
forze politiche, nella vergognosa questione delle quote latte del nostro
paese, potessero veramente fare qualcosa di diverso dal decreto Alemanno,
che porrà la parola " fine" alle nostre aziende. Noi ci opporremo al
decreto Alemanno, che è una legge contro gli interessi del nostro Paese,
che distruggerà migliaia di aziende e peggio è contro i cittadini
consumatori negando il diritto sacrosanto alla sicurezza alimentare
costringendoli nel futuro a consumare per se stessi e per i loro figli solo
latte estero e di dubbia provenienza.
Copsa Nazionale /AltrAgricoltura
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