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rassegna stampa:Blue tongue, allevatori sul filo



a  cura di AltrAgricoltura Nord Est 

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Tratto da "La Sicilia" - 5/12/03
Blue tongue, allevatori sul filo
L'attesa.
Nessuna certezza per la categoria che aspetta con ansia l'ordinanza del
ministro Sirchia

Sospesi in un limbo, in attesa che il ministro per la Salute Girolamo
Sirchia emetta la nuova ordinanza sulla campagna di vaccinazione della blue
tongue. Sia gli allevatori che i veterinari della provincia di Ragusa
vivono quest'ennesima attesa, unico sentimento che le due categorie
condividono in questo momento di profondo disorientamento. I veterinari
iblei sono tornati da Bruxelles, dove si è svolto un incontro di tutti i
veterinari, il 3 e il 4 dicembre, alla presenza del ministro Sirchia
dedicato alla problematica della blue tongue.
«Siamo tornati con le idee leggermente più chiare, ma nulla di certo
ancora. L'orientamento del Governo nazionale sulla base delle direttive
ricevute da Bruxelles e alla luce delle risultanze del simposio
internazionale di Taormina - dice il dirigente del dipartimento Prevenzione
dell'Ausl 7 di Ragusa Giuseppe Licitra - è quello di prevedere che la
prossima campagna di vaccinazione venga attuata solo rispettando la volontà
degli allevatori, naturalmente prevedendo dei benefici per chi autorizza la
vaccinazione». Licitra non esclude che quest'orientamento possa mutare
nelle prossime ore, quando sarà concretizzato in un'ordinanza del
ministero. «Nel passato è accaduto che le ordinanze ministeriali - ammette
il veterinario - non rispettassero quello che era stato promesso in
precedenza negli incontri verbali. Quindi siamo in attesa dell'ordinanza di
Sirchia, per sapere come comportarci». Gli allevatori attendono, con la
stessa impazienza dei veterinari, ma per motivi diversi, di conoscere le
decisioni del Governo. Il movimento spontaneo sorto fra gli allevatori
della provincia, che si sono riuniti per l'ultima volta mercoledì sera nel
capoluogo, ha deciso di attendere il provvedimento ministeriale, prima di
adottare delle strategie, attraverso una battaglia legale o azioni di lotta
sindacale. «La questione è controversa - dice l'allevatore Giovanni
Occhipinti - perché stiamo delineando una vertenza su più fronti,
allargando il dibattito a tutte le questioni che riguardano la zootecnia,
dalle quote latte e al problema delle multe, al tema delle pratiche
arretrate che non ci sono state ancora pagate dall'Ispettorato provinciale
agrario». Sintomo di un malessere sempre più profondo, gli operatori del
settore hanno fatto di tutti i problemi un unico calderone, delineando una
vertenza che rischia di scoppiare in una protesta da un momento all'altro.
«Io personalmente - dice l'allevatore Occhipinti - ho due pratiche di cui
attendo l'esito da dieci anni, per l'acquisto di due macchinari. Poi ho
un'altra pratica relativa alla siccità del 2001 e come me, migliaia di
allevatori aspettano che l'Ispettorato paghi questi arretrati». Se la
prossima ordinanza sulla blue tongue lascerà uno spiraglio aperto nei
confronti della categoria, allora non ci sarà un muro contro muro.
Impopolare, invece, sarebbe la scelta di imporre alla categoria la terza
campagna vaccinale proprio per la fermezza degli allevatori nel non volere
somministrare il vaccino per la teza volta. «Noi non vaccineremo più i
nostri capi - ribadisce Occhipinti - il passato è passato, abbiamo
vaccinato due volte, adesso sappiamo che non avrebbero dovuto iniettare
quel vaccino ai nostri bovini».
Rossella Schembri
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