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scorie nucleari: WWW.SOSLUCANIA.ORG
>From: "annina124\@libero\.it"
>To: "alessia fois" , "giusi pesenti" , "pierluigi felotti"
>Date: Mon, 17 Nov 2003 11:47:51 +0100
>
>aiutiamo più che possiamo il popolo lucano, diffondiamo questo messaggio
e inviamo il messaggio riportato più sotto al governo, facendo sentire la
voce di tutta l'italia contro uno scempio che si cerca di portere in una
delle terre più belle della nostra italia.
>
>lottiamo insieme, confido nella vostra sensibilità
>
>Anna
>
>
>DOPO I REGALI DEL CENTRO SINISTRA
>
>(FENICE, PETROLIO, CEMENTIFICAZIONE DELLE COSTE)
>
>
>
>ECCO IL REGALONE DI BERLUSCONI.
>
>
>
> CIMITERO NUCLEARE IN LUCANIA
>
>***********************
>
>BASTA!
>
>I Lucani hanno già dato e ora dicono NO al deposito nazionale di scorie
nucleari in Basilicata.
>
>Lo Stato Italiano, da noi ha avuto tutto:
>
>- il nostro sangue, (ieri i migliaia di lucani massacrati e deportati dai
Piemontesi in nome dell’unità d’Italia, oggi un lucano e tanti meridionali
uccisi a Nassiriya),
>
>- i nostri figli (migliaia i lucani emigrati),
>
>- la nostra dignità (i contributi pubblici che hanno costruito un sistema
clientelare che, mentre ci elargiva elemosine, rimpinguava le casse delle
ricche imprese del Nord che si inventavano investimenti in Lucania e
tornavano a casa con i soldi lasciandoci in eredità cimiteri di zone
industriali!),
>
>- le ricche pianure del melfese (Lo Stato Italiano ha regalato alla FIAT
lo stabilimento di Melfi, cercando di farci credere che era un investimento
per la Lucania, ma ci ha regalato la FENICE, il termodistruttore che
nessuna regione voleva),
>
>- la nostra acqua (utilizzata da altre regioni, in nome della solidarietà
nazionale)
>
>- il nostro petrolio (le regioni del nord, ricche di petrolio come la
Lucania, lo conservano come riserva strategica),
>
>- i nostri boschi, distrutti dalle piattaforme petrolifere;
>
>- la nostra aria, inquinata dalle immissioni dei pozzi, dei centri di
stoccaggio del greggio;
>
>- le nostre strade, intasate dalle autocisterne che trasportano il petrolio.
>
>
>
>La Regione Basilicata ha accettato di mettere a disposizione il suo
territorio per un mal compensato spirito di solidarietà nazionale.
>
>Sos Lucania ha sempre e duramente attaccato questa politica miope e
scellerata che ha portato a far credere al governo nazionale che noi lucani
siamo irrilevanti perché accettiamo tutto.
>
>Oggi non è più il tempo delle polemiche, prima di essere di destra, di
centro o di sinistra, pro o contro il governo nazionale o regionale, siamo
Lucani.
>
>E’ arrivata l’ora di dire basta! Adesso non abbiamo alternative: o il
governo ritira il decreto o noi moriamo come regione, come popolo.
>
>
>
>SOS LUCANIA propone:
>
>1) Di indire una giornata di sciopero di tutti i Lucani, in tutta Italia.
Il governo capirà che non siamo solo 600.000! Chiedendo che con noi
scioperino tutti coloro che vogliono impedire l’estinzione del popolo lucano.
>
>2) Che tutti i lucani che rivestono incarichi elettivi ed istituzionali,
a cominciare dai parlamentari eletti in Lucania o di origine lucana,
chiedano il ritiro del provvedimento del governo, minacciando le dimissioni
dalle cariche in caso di diniego della richiesta.
>
>3) Che tutti gli organi rappresentativi (Comuni, Province, Comunità
Montane, Regione) adottino atti deliberativi in cui si esprime il netto
rifiuto al cimite-ro nucleare nella nostra regione, preannunciando
formalmente le dimissioni dei componenti e lo scioglimento degli organi
stessi in caso di non ritiro del provvedimento governativo. Possiamo
mandare in tilt il sistema amministrativo lucano ed italiano. Pensate solo
a dove potrà trovare lo Stato i commissari prefettizi necessari, i
presidenti di seggio, gli scrutatori, se nessun lucano accetterà di
svolgere queste funzioni, se nessun lucano andrà a votare e se nessun
lucano si candiderà.
>
>4) Di spedire, via fax (06 6791131) via e-mail (urpdie@governo.it) o in
qualsiasi modo (Sig. Presidente del Consiglio dei Ministri, Palazzo Chigi,
P.zza Colonna 370, 00187 Roma) il seguente messaggio:
>
>
>
>“Chiedo il ritiro del provvedimento del Consiglio dei Ministri con il
quale il Governo Italiano ha individuato in Basilicata il deposito unico
nazionale delle scorie nucleari nel comune di Scanzano Ionico in
Basilicata. I lucani non devono estinguersi”.
>
>
>
>Inondiamo il sito web ed il fax del Presidente del Consiglio, facciamo
capire che i lucani esistono.
>
>Accettiamo la solidarietà di tutti, anzi la aspettiamo ma non accetteremo
nessun tipo di strumentalizzazione: nessuno metta il suo nome o la sua
sigla sulla nostra protesta, nessuna organizzazione, partito, gruppo o
gruppuscolo pensi di venire in Basilicata per farsi pubblicità o per creare
disordini inutili se non dannosi.
>
>Questa è la nostra lotta, la nostra protesta, siamo noi Lucani (bianchi,
rossi, verdi, neri o turchini) a decidere e a dire NO.
>
>Abbiamo capacità e strumenti per organizzarci e vincere.
>
> 15/11/2003 – WWW.SOSLUCANIA.ORG
http://www.soslucania.org