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Fw: comunicato: FINANZIARIA, LA MAGGIORANZA TORNA ALLA CARICA PEREDIFICARE SUI TERRENI INCENDIATI



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From: ItaliaNostra-Ufficio Stampa
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Wednesday, November 05, 2003 5:41 PM
Subject: comunicato: FINANZIARIA, LA MAGGIORANZA TORNA ALLA CARICA PER
EDIFICARE SUI TERRENI INCENDIATI












Comunicato stampa





TERRENI INCENDIATI:
LA MAGGIORANZA TORNA ALLA CARICA


La riproposizione del cosiddetto emendamento Grillo sui terreni incendiati
fatta dalla maggioranza con la clamorosa astensione di parte
dell'opposizione è a questo punto scandalosa.

Il nuovo  emendamento, inserito questa volta nel testo della legge
finanziaria, elimina il divieto di nuove costruzione per dieci anni nelle
aree percorse dal fuoco, per le costruzioni già previste dai piani
regolatori prima  dell'incendio, ma prive di concessione edilizia. In
pratica, se passa  questa modifica , si potranno  realizzare abitazioni,
infrastrutture, insediamenti industriali e attività produttive, anche su
terreni  e boschi incendiati.

E' appena il caso di ricordare  che  le   disposizioni della legge quadro
sugli incendi (353/2000) sono state considerate  «principi fondamentali
dell'ordinamento» (ai sensi dell'art. 117 della Costituzione) e che ha
innovato profondamente   la materia , anche con divieti  e sanzioni più
pesanti   attese  da anni. Lo scopo di questa legge è la conservazione e
difesa dagli incendi del patrimonio boschivo nazionale, che viene
dichiarato «bene insostituibile per la qualità della vita». Tra le novità
principali proprio  le norme che possono fungere da deterrente e quindi
costituire un valido strumento di prevenzione degli incendi boschivi. In
particolare , il divieto di nuove costruzioni per dieci anni ( e di
modifica della destinazione d'uso per quindici anni) e la possibilità di
applicare   anche le sanzioni   penali  previste dalle leggi in materia
urbanistico-edilizia  ( dall'art. 20 della legge 47/1985 ) comprese la
demolizione ed il ripristino dei  luoghi.

 "Riteniamo che" dichiara...." questa modifica potrà incentivare il già
gravissimo fenomeno degli incendi dolosi , perchè di fatto fa cadere uno
degli strumenti più efficaci ai fini della prevenzione incendi boschivi,
ossia l'impossibilità assoluta di costruire per dieci anni. Con la proposta
di Grillo per costruire basterà che l'edificazione fosse prevista da  un
non meglio specificato "strumento urbanistico", prima dell'incendio.
Poichè l'Italia è il paese delle incertezze giuridiche e, soprattutto  in
materia di leggi urbanistiche e paesaggistiche, di stratificazioni e
incongruenze tra  le diverse

l eggi, si creerà   ulteriore confusione applicativa e possibilità di
interpretazioni diverse da comune e comune. Ad esempio , ci chiediamo come
dovrà essere  applicata la nuova norma per le centinaia di comuni privi di
piano regolatore: in questi rivivrebbe il divieto di costruire? Ed ancora,
cosa succederà   nei comuni  con piani regolatore vecchi di decenni, o in
fase dei revisione ? E se si tratta di una zona  incendiata  all'interno di
un Parco o di un 'area  vincolata  qual è lo "strumento urbanistico
vigente" quello del Comune o quello del parco, o il piano paesistico che
secondo la legge è superiore anche ai  piani comunali?

  Il  Parlamento deve  prendere coscienza che, con  una modifica  di poche
righe,  potrà rendersi corresponsabile della  distruzione di migliaia  di
ettari  di patrimonio boschivo dove, alle ferite, a volte  rimarginabili,
seguite ad un incendio si andranno a sovrapporre quelle , sempre
irreversibili, della speculazione edilizia.



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