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Fw: comunicato: FINANZIARIA, LA MAGGIORANZA TORNA ALLA CARICA PEREDIFICARE SUI TERRENI INCENDIATI
- Subject: Fw: comunicato: FINANZIARIA, LA MAGGIORANZA TORNA ALLA CARICA PEREDIFICARE SUI TERRENI INCENDIATI
- From: "Dott. Domenico Agresti" <mimmo.inge@inwind.it>
- Date: Sun, 9 Nov 2003 20:37:11 +0100
----- Original Message -----
From: ItaliaNostra-Ufficio Stampa
To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Wednesday, November 05, 2003 5:41 PM
Subject: comunicato: FINANZIARIA, LA MAGGIORANZA TORNA ALLA CARICA PER
EDIFICARE SUI TERRENI INCENDIATI
Comunicato stampa
TERRENI INCENDIATI:
LA MAGGIORANZA TORNA ALLA CARICA
La riproposizione del cosiddetto emendamento Grillo sui terreni incendiati
fatta dalla maggioranza con la clamorosa astensione di parte
dell'opposizione è a questo punto scandalosa.
Il nuovo emendamento, inserito questa volta nel testo della legge
finanziaria, elimina il divieto di nuove costruzione per dieci anni nelle
aree percorse dal fuoco, per le costruzioni già previste dai piani
regolatori prima dell'incendio, ma prive di concessione edilizia. In
pratica, se passa questa modifica , si potranno realizzare abitazioni,
infrastrutture, insediamenti industriali e attività produttive, anche su
terreni e boschi incendiati.
E' appena il caso di ricordare che le disposizioni della legge quadro
sugli incendi (353/2000) sono state considerate «principi fondamentali
dell'ordinamento» (ai sensi dell'art. 117 della Costituzione) e che ha
innovato profondamente la materia , anche con divieti e sanzioni più
pesanti attese da anni. Lo scopo di questa legge è la conservazione e
difesa dagli incendi del patrimonio boschivo nazionale, che viene
dichiarato «bene insostituibile per la qualità della vita». Tra le novità
principali proprio le norme che possono fungere da deterrente e quindi
costituire un valido strumento di prevenzione degli incendi boschivi. In
particolare , il divieto di nuove costruzioni per dieci anni ( e di
modifica della destinazione d'uso per quindici anni) e la possibilità di
applicare anche le sanzioni penali previste dalle leggi in materia
urbanistico-edilizia ( dall'art. 20 della legge 47/1985 ) comprese la
demolizione ed il ripristino dei luoghi.
"Riteniamo che" dichiara...." questa modifica potrà incentivare il già
gravissimo fenomeno degli incendi dolosi , perchè di fatto fa cadere uno
degli strumenti più efficaci ai fini della prevenzione incendi boschivi,
ossia l'impossibilità assoluta di costruire per dieci anni. Con la proposta
di Grillo per costruire basterà che l'edificazione fosse prevista da un
non meglio specificato "strumento urbanistico", prima dell'incendio.
Poichè l'Italia è il paese delle incertezze giuridiche e, soprattutto in
materia di leggi urbanistiche e paesaggistiche, di stratificazioni e
incongruenze tra le diverse
l eggi, si creerà ulteriore confusione applicativa e possibilità di
interpretazioni diverse da comune e comune. Ad esempio , ci chiediamo come
dovrà essere applicata la nuova norma per le centinaia di comuni privi di
piano regolatore: in questi rivivrebbe il divieto di costruire? Ed ancora,
cosa succederà nei comuni con piani regolatore vecchi di decenni, o in
fase dei revisione ? E se si tratta di una zona incendiata all'interno di
un Parco o di un 'area vincolata qual è lo "strumento urbanistico
vigente" quello del Comune o quello del parco, o il piano paesistico che
secondo la legge è superiore anche ai piani comunali?
Il Parlamento deve prendere coscienza che, con una modifica di poche
righe, potrà rendersi corresponsabile della distruzione di migliaia di
ettari di patrimonio boschivo dove, alle ferite, a volte rimarginabili,
seguite ad un incendio si andranno a sovrapporre quelle , sempre
irreversibili, della speculazione edilizia.
Ufficio Stampa WWF Italia - tel. 06-84497377
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