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rassegna stampa:Ogm, cosa bolle in pentola al Mipaf



Lunedì incontro tecnico sulle sementi OGM al ministero dell'agricoltura, e
l'aria che tira non è delle migliori per la nostre terre e le nostre
produzioni agricole. E' possibile che la lobbye del trangenico faccia
passare il principio che anche per le sementi bisogna introdurre una soglia
di tolleranza! Quello che in questi anni Monsanto, Pioneer e tanti altri
leader nel mercato sementiero hanno creato con una politica illegale, ma
molto concreta, di inquinamento diffuso delle coltivazioni verrebbe premiato
invece che perseguito, consegnando la nostra agricoltura, con quella
europea, nelle mani di pochissime multinazionali agroalimentari. Un suicidio
che dobbiamo fermare con l'opposizione sociale ma anche individuale. Dal
basso ciascuno di noi può inviare, in giornata, al ministro Alemanno un
semplice telegramma contenente la richiesta di mantenere per altri anni
moratoria comunitaria presente et confermare tolleranza zero OGM.
Di seguito un articolo sul problema.

a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Il Manifesto" del 19.09.03

La semina
Il tavolo dei semi modificati
Lunedì incontro tecnico in vista del consiglio agricolo europeo. Menù: la
«soglia di tolleranza» nelle sementi
Vigilia di scontro all'Ue: si decide il futuro degli ogm in agricoltura
LUCA FAZIO-MILANO
Il seme, mai. Il principio secondo cui nei semi non ci deve essere alcuna
soglia di tolleranza è inviolabile per chi si sta battendo contro gli
organismi geneticamente modificati. Il perché lo hanno spiegato gli
scienziati: il polline ha ricadute di centinaia di chilometri, gli insetti
non conoscono barriere e quindi una presenza minima di ogm nei semi
provocherebbe la contaminazione di tutta l'agricoltura. Eppure, a pochi
giorni dalla riunione del Consiglio agricolo europeo fissato per il 29
settembre, quello dove verranno discusse le linee guida sulla coesistenza
tra colture ogm e ogm-free, alcuni tecnici si ritroveranno a Bruxelles
proprio per ipotizzare, per la prima volta, soglie di tolleranza. Lunedì
prossimo si discuterà di semi di colza (ipotesi: gm fino allo 0,3%), mais,
pomodoro, barbabietola, patata (gm allo 0,5%) e soia (gm allo 0,7%). Una
trappola insidiosa soprattutto perché a prendere una decisione cruciale per
il futuro dell'agricoltura saranno chiamati semplici funzionari dei
ministeri dei paesi europei (sarà il dottor Manzo a fare le veci del
ministro Alemanno). E se il colpo dovesse riuscire, sarebbe del tutto
inutile parlare di coesistenza tra due sistemi agricoli che sono destinati a
respingersi.
L'Aiab (Associazione italiana agricoltura biologica) non a caso ha già
lanciato l'allarme facendo appello «a tutto il mondo agricolo perché si
mobiliti ed eviti questa sciagura». Vigilare è il minimo che si possa fare,
visto che lunedì il tavolo dei tecnici potrebbe licenziare un accordo che,
grazie a una procedura semplificata, non passa al vaglio del ministero
competente ma del primo consiglio dei ministri in agenda. E' così che lo
scorso inverno è stato il ministro Moratti (educazione) a ratificare la
decisione di avallare l'utilizzo di vite transgenica. «Il burocrate che
partecipa ai lavori del comitato sementi - spiega Luca Colombo, del
Consiglio diritti genetici - deve ricevere un preciso mandato politico teso
a impedire il varo di qualsiasi soglia di tolleranza per gli ogm, e deve
aderire rigorosamente a questa indicazione senza indulgere in arbitri
interpretativi, come è accaduto in passato su questa materia».
Anche l'associazione Verdi Ambiente & Società è sul piede di guerra.
«Abbiamo mandato una diffida di natura legale - spiega Ivan Verga,
vicepresidente - perché rischiano di mettere mano a un provvedimento che può
pregiudicare l'integrità delle sementi convenzionali e biologiche». Stefano
Masini, responsabile ambiente di Coldiretti, ribadisce che «se passa la
soglia cade tutto il castello della coesistenza». Dal canto suo, afferma col
tono di chi già conosce la risposta, Masini spera che «il ministro faccia
sapere al suo funzionario come la pensa». Tutti sanno che il nero/verde
Alemanno è disposto a far le barricate per mantenere la soglia zero per le
sementi.
Dribblata la trappola della soglia, a fine mese il campo sarà libero per
battersi nel consiglio agricolo europeo. E' lì che i ministri di Italia,
Francia e Germania cercheranno un varco per rendere più severe le norme che
regoleranno la coesistenza tra colture ogm e ogm free, sancita sulla carta
dalle linee guida già approvate dalla commissione.
La strada che Alemanno vuole percorrere è quella di poter fare una legge
nazionale per bloccare l'avanzata degli ogm. Per Monsanto & soci potrebbe
essere una corsa a ostacoli. Aree omogenee per garantire ampi spazi di
territorio ogm-free a macchia di leopardo e per togliere terreno alle
coltivazioni ogm; norme di sicurezza rigide, e costose, per evitare la
contaminazione; norme che favoriscono gli accordi volontari tra contadini
non disposti a seminare ogm, in modo da isolare e scoraggiare quei pochi che
magari cederanno alle lusinghe delle multinazioanli; e poi, ci sono diverse
regioni italiane disposte ad aprire vertenze con l'Unione europea sulla
legittimità di seminare ogm nel loro territorio.
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